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INTERVISTA ESCLUSIVA

Jole Galli sogna a occhi aperti in vista di Milano-Cortina 2026: "Gareggiare dove sono cresciuta non ha prezzo"

La 30enne di Livigno proverà a regalare all'Italia la prima storica medaglia nello skicross femminile 

di Marco Cangelli
09 Dic 2025 - 11:48

Jole Galli sta per vivere il sogno di gareggiare alle Olimpiadi Invernali proprio sulla pista di casa. La 30enne valtellinese sarà uno dei fari dello skicross azzurro a Milano-Cortina 2026 puntando a conquistare una storica medaglia proprio a Livigno, lì dove è cresciuta e ha costruito un lungo percorso che l'ha portata sino alle due vittorie in Coppa del Mondo dello scorso anno. Galli è pronta ora a ripartire da Val Thorens dove andrà in scena la prima corsa stagionale, con l'obiettivo di affinare la forma per il momento più importante di un'intera carriera.

Come vive le Olimpiadi in casa?

Avere le Olimpiadi in casa è qualcosa che non avevo nemmeno immaginato. Gareggiare sulle piste dove sono cresciuta, tra la mia gente e sulla mia neve, non ha prezzo. È un sogno che si avvera, e non vedo l’ora di viverlo.

Ha già visto il nuovo tracciato di Livigno?

Dalla finestra di casa tengo sott'occhio i lavori della pista che ogni giorno pian piano prende forma. Ho visto dei disegni del tracciato ma la pista vera e propria sarà una sorpresa anche per me.

Sente la pressione di gareggiare davanti al suo pubblico?

Avere persone che tifano per me mi ha sempre dato una grande carica. Sentire quell’energia e quel sostegno mi spinge a dare ancora di più. Credo che lo sport unisca le nazioni, in questo caso il pubblico non tiferà solo l'Italiana ma per Jole, la ragazzina che conoscono da sempre. Questo penso sia magico e inspiegabile.

Com’è riuscita a riprendersi dopo il grave infortunio?

L'infortunio dell'anno scorso è stato tosto sotto tanti punti di vista. Era già il terzo, ho avuto parecchio dolore fisico e mentalmente ho dovuto raccogliere tutte le forze per fare una riabilitazione lunga. Ho avuto intorno a me professionisti e amici che mi hanno aiutata, tutta la fatica è servita soprattutto a ripartire senza paura. Tanto lavoro meticoloso per avere in cambio delle certezze.

Come si è sentita quando è salita per la prima volta sul gradino più alto del podio?

Poter dire per almeno una volta di essere stata la più forte del mondo è magico. Arrivavo da giorni difficili e in quel momento si è azzerato tutto, mi sono passati davanti vari momenti della mia carriera e nonostante io sia una perfezionista mai contenta quella vittoria mi ha resa estremamente orgogliosa. 

Punta a giocarsi una medaglia sul podio?

Ovviamente a eventi come le Olimpiadi si punta a una medaglia.

Non ci voglio pensare per il momento, ma sto lavorando sodo per migliorarmi ancora e non accontentarmi mai. Per essere il più forte devi essere un passo avanti agli altri.

Quali sono le avversarie che teme maggiormente?

Ci sono delle atlete che rispetto molto ma non temo le avversarie, penso che la gara più difficile sia sempre con sé stessi. Ogni volta che supero una paura, ho un piccolo miglioramento, sono fiera di me perché penso di avvicinarmi un pochino di più al mio obiettivo.

Quanto aiuta poter contare su uno spirito di squadra con i suoi colleghi maschi nelle gare mixed?

Mi fido e stimo molto i miei compagni. Quando corriamo insieme sento che abbiamo sempre qualcosa in più, grazie alla complicità e all’affiatamento che ci uniscono. Condivisione penso sia la parola chiave.

Quali valori vi ha trasmesso far parte del Team Samsung Galaxy?

Condivisione penso sia la parola chiave.

Quali sono i suoi programmi dopo le Olimpiadi?

I miei programmi sono sempre una sorpresa, dopo le Olimpiadi finiremo la Coppa del Mondo e poi vedremo a cosa altro puntare.