Il 9/16 da 3 all'intervallo della Germani indirizza il primo episodio della serie con Trapani (92-93): a respingere gli assalti disperati dei granata ci pensano Dowe e i canestri del senegalese
© Ciamillo-Castoria
La Serie A 2024/25 ha insegnato che, per sconfiggere Trapani al Pala Shark, è necessaria un'impresa. L'ultima a riuscirci era stata Tortona, il 26 ottobre 2024: 216 giorni dopo, nella gara-1 di semifinale playoff, la terza squadra italiana a vincere in stagione in Sicilia dopo Virtus Bologna e Bertram Yachts è stata la Germani Brescia.
Una squadra, quella guidata da coach Poeta, che anche in una delle trasferte più toste di questa LBA (la Virtus ha perso solo con Trieste in regular season, Milano contro Tortona e Bologna, tutte le altre hanno almeno 3 sconfitte casalinghe nel curriculum stagionale) ha trovato risposte positive da tutti, specialmente in attacco.
Inizio di 3° quarto, la difesa di Trapani aumenta di intensità ma Brescia riesce a conservare il possesso, la palla arriva all'MVP della regular season Bilan con poco tempo sul cronometro dei 24", il centro croato anticipa l'intercetto di Yeoboah ed esegue un semigancio sulla linea di fondo. Suona la sirena che terminerebbe l'azione, con la palla però già in aria e la traiettoria destinata al fondo della retina. È 47-61 Brescia, e la sensazione trasmessa dalla pallacanestro lombarda è che meglio di così non si possa attaccare.
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Il gruppo biancoblu ha approcciato la serie alla perfezione: al Pala Shark ha segnato i primi 17 tiri liberi guadagnati sfruttando l'eccessiva foga trapanese sui tiratori, ha toccato il +14 dopo 23' perdendo solamente 5 palloni e realizzando 9 delle prime 16 triple tentate. Lo ha fatto trovando con costanza Bilan e Burnell nel pitturato, creando tiri aperti per Rivers, generando ritmo e fiducia per trovare anche trovare canestri "imprevisti" come la tripla da metà campo di Ivanovic allo scadere del 2° quarto.
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Lo ha fatto, soprattutto, dividendosi i possessi a seconda del momento della gara e delle scelte difensive di Trapani. 5 uomini in doppia cifra, con Burnell fermo a quota 9 punti, e tutti i 10 biancoblu scesi sul parquet con almeno 4 punti a referto: individuare l'uomo da cavalcare al momento giusto, affinché per l'intero collettivo fosse sempre il momento giusto.
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Due esempi su tutti, oltre al consueto trio Ivanovic-Della Valle-Bilan? Chris Dowe, che aveva trovato proprio nella gara di ritorno del Pala Shark in regular season la prima vera giornata all'altezza del suo talento nel 2024/25, ha saputo far venire la partita a sé: la tripla fuori equilibrio del 78-85 e la gestione del possesso sull'87-91, resistendo alla pressione a tutto campo di Robinson e fregando Horton con la finta a centro area, sono state un paio delle ultime mazzate bresciane sulla gara-1.
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Confermando di essere la kryptonite di Amar Alibegovic, la serata di Maurice Ndour è risultata forse ancor più determinante: togliendo ogni certezza al bosniaco di Trapani, il 32enne ex Kuban ha sporcato pochissimo il tabellino in attacco (6/7 al tiro, grazie alla perfetta esecuzione del jumper dalla media distanza concesso dalla difesa di Trapani), garantito presenza nei pressi dei ferri (5 rimbalzi e 3 stoppate) e contribuito al flusso dell'attacco di Brescia (2 assist).
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Trovare altre 2 serate simili contro questa Trapani, che nonostante l'1/13 da 3 con cui ha iniziato la serie (alla sirena finale di gara-1 il totale è stato 5/21) ha sprecato un paio di possibilità di tornare avanti nel 4° quarto, non sarà semplice. Ma fosse anche questa, l'episodio migliore della semifinale di Brescia, i complimenti alla squadra di Poeta sarebbero più che meritati. Appuntamento tra meno di 48 ore (gara-2 è lunedì 1 giugno, ore 20.45), sempre al Pala Shark di Trapani.