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Trapani-Brescia, appuntamento con la storia: in palio la finale

I due club sognano il primo scudetto: i granata di Repesa hanno freschezza e profondità, i biancoblu di Poeta si aggrappano all'esperienza di Della Valle e Bilan

30 Mag 2025 - 07:00
 © Ciamillo-Castoria

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La parte alta del tabellone delle semifinali playoff di LBA 2024/25 è quella della tradizione e delle conferme dei vertici della pallacanestro italiana, con un Virtus Segafredo Bologna-EA7 Emporio Armani Milano visto già nelle ultime 4 primavere inoltrate con in palio il trofeo della Serie A. Da un punto di vista narrativo, più interessante e stimolante è invece la parte bassa: tra Trapani Shark e Germani Brescia si contano un paio di semifinali appena nella storia delle società (entrambe dei lombardi, nel 2018 e nel 2024).

Se venisse confermato fattore campo e testa di serie al momento della compilazione della griglia, verrebbe scritta non solo una nuova finalista per la prima volta nell'albo della Serie A, ma sarebbe un traguardo ancora più notevole: se anche la Bertram Yachts Tortona era giunta alle semifinali playoff da neopromossa (2021/22), Trapani sarebbe la prima a giocarsi la finale scudetto avendo disputato la A2 nell'annata precedente.

GARA 1: venerdì 30 maggio, ore 20.45, Pala Shark

GARA 2: domenica 1 giugno, ore 20.45, Pala Shark

GARA 3: mercoledì 4 giugno, ore 20.45, Palaleonessa A2A

GARA 4 (eventuale): venerdì 6 giugno, orario da definire, Palaleonessa A2A

GARA 5 (eventuale): domenica 8 giugno, orario da definire, Pala Shark

© Ciamillo-Castoria

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COME CI ARRIVANO

Unica a chiudere la serie di quarti di finale alla prima occasione possibile, la squadra che ha goduto del maggior riposo tra tutte (8 giorni tra il successo a Reggio Emilia in gara-3 e la palla a due della serie con Brescia) è Trapani. Un 3-0 netto sulla carta, ma non per questo scontato: i biancorossi di Priftis hanno replicato la pallacanestro solida e fisica mostrata da inizio anno, coi siciliani costretti a convivere con le serate negative di alcuni protagonisti (Notae in gara-1, Horton in gara-2, Petrucelli in gara-3). L'aggiunta nelle rotazioni di Ogbeide e la serata da ex al PalaBigi di Langston Galloway hanno confermato però le sensazioni delle due notti del Pala Shark: Trapani ne aveva di più, non solo quando si sarebbe trattato di giocare a basket e non "a wrestling".

Dominante in gara-1, dominata in gara-2, vincente in trasferta ma non nella "consueta" casa dell'avversaria in gara-3, il drama causato dal blackout del palazzetto con gara-4 in bilico e la vittoria al supplementare: impossibile definire "banale" il quarto di finale vinto da Brescia su Trieste. Miro Bilan è passato dai 12 tiri da 2 tentati in gara-1 agli 11 sommati tra gara-2 e gara-3 ai 15 nel successo all'overtime di gara-4; le rotazioni di coach Poeta si sono asciugate, coi minuti di Dowe e Mobio assottigliati di serata in serata; alla lunga, le variazioni tattiche e strategiche di Trieste si sono scontrate con le certezze costruite da Brescia nei mesi di stagione regolare, canestri clutch di Nikola Ivanovic compresi.

© Ciamillo-Castoria

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I FACCIA A FACCIA STAGIONALI

Brescia-Trapani 74-95 (LBA, 6° turno, 2 novembre 2024, Palaleonessa A2A): forse l'unico vero passaggio a vuoto a livello psicologico della stagione regolare dei lombardi, certificato dal 17-32 del primo quarto e dai 24 punti di distacco toccati più volte dal rientro dagli spogliatoi. Implacabile il saldo palle perse/recuperate di Brescia, indicativo di quanto la fisicità e l'intensità di Trapani siano state soverchianti in ogni zone del campo: 17 palle perse (così tante soltanto nel ritorno a Bologna) e 2 recuperi (minimo stagionale). Nel festival offensivo dei siciliani, dei 4 giocatori con almeno 16 punti segnati spicca Akwasi Yeboah: per l'ala britannica 21 punti (5/5 da 2, 3/5 da 3, 2/3 ai liberi).

Trapani-Brescia 94-88 (LBA, 23° turno, 23 marzo 2025, Pala Shark): due squadre tra le 4 appaiate in vetta alla classifica, un palazzetto sold out con le tifoserie gemellate, l'anticipo del mezzogiorno della domenica. Gli ingredienti per una sfida dai contenuti altissimi c'erano tutti, ma siciliani e lombardi hanno esagerato, nel senso migliore del termine: l'esplosione offensiva di JD Notae a cavallo tra 3° e 4° quarto è uno dei momenti individuali più spettacolari dell'anno (26 punti con 11/16 al tiro e 7 assist per l'americano), ma tutte le rimonte e controrimonte tra Repesa e Poeta hanno contribuito a renderla una delle sfide più belle dell'anno.

L'UOMO PIÙ IN FORMA

È necessario e noioso ripetersi, ma le sfide contro Reggio Emilia hanno confermato Langston Galloway come il più caldo tra gli esterni siciliani. Ancor più delle medie dei quarti di finale (14.3 punti col 57.9% da 3 in quasi 24' sul parquet a gara), a mantenersi fuori categoria è la capacità del 33enne della Louisiana di selezionare le responsabilità nei momenti più "pesanti" delle partite: Trapani non difetta certo di personalità, soprattutto nel reparto guardie, ma in primis Repesa sa che conviene che sarà l'ex Suns e Pistons a dirigere le operazioni nel momento in cui si dovranno azzannare le notti con Brescia.

Una gara-1 vissuta ancora col dolore al pollice destro, fasciato e condizionante per la fiducia nel prendersi i suoi tiri, ma un prosieguo di serie con Trieste con sempre maggiore protagonismo e minutaggio (il più impiegato in entrambe la sfide in trasferta, al Palaverde di Treviso e in riva all'Adriatico): Demetre Rivers esce dai quarti di finale con una condizione in crescendo. Quale miglior notizia per Brescia e coach Poeta, che avranno bisogno della sua versatilità difensiva per "nascondere" Della Valle sulle guardie esplosive di Trapani e della sua efficacia sugli scarichi per punire i corpi che i siciliani getteranno addosso a Ivanovic e agli altri portatori di palla di Brescia.

L'INCOGNITA

Valeva per i quarti di finale, vale per la semifinale, varrà per l'eventuale finale di LBA. Per Trapani - giocatori, società, Pala Shark - si tratta della prima volta a questi livelli, che già all'esordio playoff ha rischiato di giocare un brutto scherzo. "Mi aspettavo che la squadra fosse tesa, ma così tesa mai vista nella mia vita.  A un certo punto in un timeout ho detto che mi dispiaceva perché non potevo fare la foto delle loro facce. Mi guardavano ma non mi vedevano. Una roba inspiegabile. Può succedere, forse abbiamo messo troppa pressione. Tanti non hanno mai giocato i playoff", aveva dichiarato Repesa al termine di gara-1 con la Reggiana. "Tutti hanno fame, vogliono far vedere che valgono sia come singoli che come squadra. Questa è la nostra forza e lo è stata tutta la stagione", ha sentenziato il coach dopo lo 0-3 del PalaBigi. Quale versione dei granata impatterà la serie, quella intimorita o quella affamata?

3/18, 5/20, 7/25, 8/21: il rendimento della Germani nelle sfide contro Trieste coi piedi oltre l'arco dei 6.75 mt si presta a una duplice valutazione. Si può considerare la serie coi giuliani come un'eccezione negativa, con sia volume che percentuale di conversione peggiori rispetto alle 30 gare di regular season (27.3% su 21 tentativi contro il 39.5% su 23.3 conclusioni da 3), con addirittura un progressivo miglioramento man mano che la serie progrediva; si può altrimenti considerare un campanello d'allarme, specialmente se unito all'11/35 complessivo che la Germani ha registrato nelle gare di regular season contro Trapani. Riusciranno gli aggiustamenti dello staff di Poeta a trovare rimedio a questa tendenza?

© Ciamillo-Castoria

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LA CHIAVE TATTICA

I 7' sul parquet contro Reggio Emilia sono gli unici con cui ipotizzare l'impatto di Derek Ogbeide in semifinale. Decisamente troppo poco, considerando che non si vedeva il nigeriano con passaporto canadese in campo dal 16 marzo, con la canotta dell'Hapoel Gerusalemme indosso. Avere a disposizione 206 cm x 113 kg da opporre a Miro Bilan non è per tutti, ma non avere ancora l'ex Pistoia al 100% (coach Repesa stesso ha sottolineato come il suo arrivo a Pasqua notasse un netto ritardo di condizione) potrebbe rivelarsi più un peso che una risorsa.

La sfida del Pala Shark di regular season, pur senza la regia di Ivanovic, ha rivelato il tasto dolente della struttura trapanese su cui Brescia potrebbe spingere con insistenza: la difesa in isolamento di Amar Alibegovic. Puntato dal palleggio sui cambi da Della Valle, cercato Burnell sugli scarichi per penalizzare i suoi eccessivi aiuti, portato a scuola di lettura ed esperienza da Ndour. Se sul piano dell'energia e del fisico non dovrebbe esserci partita, né con Amar né tantomeno col resto di guardie e ali trapanesi, la ricerca bresciana di situazioni di 1vs1 con l'ex Virtus Roma e Bologna potrebbe portare Repesa a decisioni drastiche.

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