NBA

Nba: Milwaukee conferma il primato a Est, Golden State espugna Dallas

Rientra Doncic, ma i Mavericks vanno ko per due punti. Memphis ritrova Morant e batte Houston, Embiid ko nella vittoria dei 76ers. Successi preziosi per i Bucks e i Lakers

 

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Nba: Milwaukee conferma il primato a Est, Golden State espugna Dallas - foto 1
© Getty Images

La grande prestazione nella notte-Nba è quella dei Milwaukee Bucks, che consolidano il primato a Est travolgendo gli Spurs: 31 punti per Antetokounmpo. Vince e resta prima a Ovest, invece, Denver. Sorridono anche i Grizzly, che ritrovano Morant e battono di un soffio Houston, mentre Embiid va ko nella vittoria dei 76ers a Chicago. Golden State espugna Dallas tra le polemiche, i Lakers sconfiggono Phoenix. 5 punti per Fontecchio nel ko di Utah.

DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 125-127
La seconda vittoria consecutiva in trasferta dei Golden State Warriors, che raggiungono questo traguardo per la prima volta dalle Finals dello scorso giugno, è preziosissima e contestata. Dallas farà infatti ricorso per una schiacciata di Looney nel terzo quarto, decisiva coi suoi due punti, sul quale potrebbe esserci stato un errore arbitrale. Partita equilibrata, coi Mavs che ritrovano Doncic e lottano colpo su colpo: al riposo si va sul +2 per Golden State, che riesce a mantenere un piccolo margine anche nel terzo quarto (+3) e portare a casa il successo. Il miglior realizzatore dei Warriors è Kuminga con 22 punti, mentre Steph Curry si ferma a quota 20 punti con 13 assist. A Dallas non bastano i 30 punti, con 7 rimbalzi e 17 assist, di Luka Doncic. Manca Irving per un problema al piede destro, così sono Hardy (27) e Wood (19) a sostenere il rientrante sloveno. Non basta però per evitare un ko che fa scivolare i Mavs in zona play-in con un record negativo (36-37) e al nono posto a Ovest. Sesta piazza, invece, per Golden State (38-36). 

MILWAUKEE BUCKS-SAN ANTONIO SPURS 130-94
Successo travolgente per i Milwaukee Bucks, che confermano e consolidano il loro primato a Est in quella che è una partita dominata dall'inizio alla fine. Dopo il +15 di metà partita, Giannis e compagni dilagano col +28 nel terzo quarto e l'ulteriore allungo finale: arriva così la 52a vittoria stagionale, contro una San Antonio mai in partita. Il trascinatore è ovviamente Giannis Antetokounmpo, che si risparmia il terzo quarto e gioca solo 24 minuti, mettendo comunque a referto 31 punti e 14 rimbalzi. Buona prova per Portis e Middleton, con 19 punti a testa, mentre il miglior realizzatore per i disastrati Spurs è Vassell (16). Il successo consente a Milwaukee di mantenere due vittorie e mezzo di margine sui Celtics, secondi a Est: score di 52 successi e 20 ko per i Bucks. Sempre penultimi a Ovest, invece, gli Spurs (19-54). 

WASHINGTON WIZARDS-DENVER NUGGETS 104-118
Partono come un diesel e travolgono gli avversari nel terzo quarto i Denver Nuggets, che vincono grazie ad un parziale monstre da 36-19 dopo il riposo di metà partita. Nulla possono fare i Wizards, che sembrano alzare bandiera bianca per i play-in, con una prova negativa di tutta la squadra: ai 25 punti di Porzingis si aggiungono infatti i 16 di Avdija e poco altro. Al contrario, i Nuggets trovano un Nikola Jokic in grande spolvero: 31 punti con 12/16 dal campo, 12 rimbalzi e 7 assist in quella che è una prestazione-monstre per l'efficienza sul parquet del serbo. Lo supportano alla perfezione Michael Porter Jr. (21) e Jamal Murray (17), in una vittoria senza appello per i Nuggets, sempre saldamente primi a Ovest con 49 vittorie e 24 ko. 12a piazza, invece, per Washington a Est (32-41): i play-in distano due vittorie e mezza, ma i Wizards sono reduci da quattro ko consecutivi e in seria difficoltà. 

CHICAGO BULLS-PHILADELPHIA 76ERS 91-116
James Harden marca visita e Joel Embiid va ko dopo soli sedici minuti per un problema al polpaccio, ma i Philadelphia 76ers travolgono comunque un'opaca versione dei Bulls, andati al riposo di metà partita con soli 48 punti realizzati e un nettissimo -28 dai rivali. Chicago non rientra mai in partita e assiste a una partita disastrosa del suo quintetto, coi 16 punti di LaVine e le prestazioni deludenti di DeRozan (4) e Vucevic (8): i padroni di casa devono ricorrere così alla panchina, da dove arrivano i 19 punti di Coby White. Per Philadelphia, invece, il miglior realizzatore è Melton (25), seguito da Maxey (21) e Harris (20). Si ferma a quota 12 punti, 7 rimbalzi e 7 assist Joel Embiid dopo l'infortunio, che potrebbe fargli saltare un paio di partite. I 76ers restano comunque saldamente terzi nell'Eastern Conference (49-23), a una sola vittoria da Boston. Decima posizione e play-in da difendere, invece, per Chicago (34-38). 

MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 113-112
Memphis ritrova Ja Morant, autore di 17 punti in 24 minuti, e ottiene una vittoria sofferta contro gli Houston Rockets. Il fanalino di coda della Western Confernece vende infatti cara la pelle, mostrando la crescita dei suoi giovani e rimontando dal -11 di metà partita, per poi arrendersi solo per un punto. Oltre al ritrovato Ja Morant, che spera di essersi messo alle spalle il periodo più difficile della sua giovane carriera, il trascinatore dei Memphis Grizzlies in questa vittoria è Jaren Jackson Jr: 37 punti per lui, con Bane a supportarlo a quota 20 e l'assenza di Dillon Brooks per squalifica. Houston, invece, gioca con coraggio e cade con onore: sono ben 32 i punti per Jalen Green, ma la sorpresa è Kenyon Martin a quota 31. Tripla doppia, invece, per Kevin Porter Jr. con 14 punti, 10 rimbalzi e altrettanti assist. Non bastano per evitare la 55a sconfitta stagionale dei Rockets, ultimissimi a Ovest con sole 18 vittorie. Memphis, invece, resta seconda nella Western Conference (45-27).  

LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 122-111
Successo importantissimo per i Los Angeles Lakers, che battono i Suns per la prima volta dai playoff 2021, con un'ottima prova di squadra nell'ennesima gara senza LeBron James. Il +7 di metà partita viene difeso e ampliato dalla formazione losangelina, che ha in Anthony Davis il suo leader: 27 punti e nove rimbalzi per lui, ben supportato da D'Angelo Russell (26) e da uno scatenato Austin Reaves cher firma 25 punti con 11 assist. Sono così sette le vittorie (con cinque ko) nell'assenza di King James per i Lakers, che agganciano la nona posizione dei Dallas Mavericks a Ovest (36-37). Resta al quarto posto, ma con grandi difficoltà, Phoenix: quinto ko in sei gare per i Suns, a cui non bastano i 33 punti di Booker e i 18 di Chris Paul. Un periodo negativo da archiviare per i Suns, sempre quarti a Ovest (38-34), per evitare di mettere a rischio quanto si è costruito sin qui. 

MIAMI HEAT-NEW YORK KNICKS 127-120
Scivolano a Miami i New York Knicks, nonostante un quintetto in doppia cifra. Il quarto periodo è quello decisivo, con lo scatto degli Heat firmato da Jimmy Butler e Tyler Herro. Il veterano firma 35 punti con nove assist e 11/19 dal campo, mentre la giovane e talentuosa guardia si ferma a quota 22: di questi, 14 arrivano proprio nell'ultimo quarto vincente di Miami, che sorride anche per i 19 punti di Gabe Vincent. Ko che non fa male per i New York Knicks, sempre quinti a Est (42-32), ma brucia per le modalità con cui è arrivato. La prova offensiva della formazione della Grande Mela è stata infatti più che soddisfacente, con tre giocatori sopra i venti punti: 26 per RJ Barrett, 25 per Brunson, 22 per Grimes con Randle sottotono (15). Proprio la contro-prestazione dell'All-Star è decisiva nel ko dei Knicks, che consente a Miami di avvicinarsi al sesto posto che vorrebbe dire playoff diretti: Heat settimi (40-34) e in scia ai Nets, che sfideranno nel prossimo match per tentare il sorpasso. 

UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 115-127
Rientra Markkanen, ma cadono gli Utah Jazz contro una Portland che ottiene una vittoria d'orgoglio. I Trail Blazers, distanti tre vittorie e mezzo dai play-in e virtualmente out dalla post-season col loro 13° posto a Ovest (32-40), vanno al riposo sul +12 e lo mantengono fino al termine. A nulla serve il parziale rientro nel terzo quarto dei Jazz (88-91), che crollano fisicamente nell'ultimo periodo e vanificano la super-prestazione di Markkanen: 40 punti per il finlandese, poco assistito dai compagni. Ne mette a referto solo cinque, con un rimbalzo e due assist, Simone Fontecchio in uscita dalla panchina (20' giocati). Utah è così 11a e virtualmente out dai play-in, col sorpasso dei Lakers per una sola vittoria: 35 successi e 37 ko per i Jazz, ancora in corsa. Per Porland, invece, il trascinatore è semrpe Damien Lillard: 30 punti e 12 assist per la star dei Blazers, che fa brillare anche Sharpe (24), Watford (21) e Nurkic (20). Le sue grandi prove, a meno di un miracolo sportivo, non saranno sufficienti per portare Portland alla post-season. 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-ATLANTA HAWKS 125-124
Una partita equilibratissima viene risolta in extremis dai Minnesota Timberwolves, che trovano la carta v incente con Karl-Anthony Towns, al ritorno dopo 51 partite d'assenza e decisivo con un tiro libero sulla sirena. I Timberwolves effettuano così il definitivo sorpasso e vincono 125-124, consolidando la setitma piazza a Ovest (37-37): oltre ai 22 punti di Towns, da segnalare i 26 di Naz Reid e i 25 di McDaniels. Agli Atlanta Hawks, sempre in partita, non basta la grande prestazione di Trae Young: 29 punti con 8 assist per la stella degli ospiti, che mancano il canestro della vittoria nei concitati tre secondi finali. Un risultato che mantiene comunque gli Hawks all'ottavo posto a Est, con 36 vittorie e 37 ko.

TORONTO RAPTORS-INDIANA PACERS 114-118
Successo prezioso in trasferta per gli Indiana Pacers, che provano la rimonta in ottica play-in sconfiggendo gli opachi Toronto Raptors con ben tre canadesi nel quintetto (Nembhard, Mathurin, Brissett). Il +10 del primo quarto viene difeso dai Pacers nei successivi periodi, per strappare una vittoria che porta la firma indelebile di Nembhard: 25 punti e 10 assist nella sua prima partita Nba in carriera sul suolo canadese, con Turner (16) e Mathurin (15) a supportarlo. Ai Raptors non bastano i 31 punti di Siakam e i 28 di VanVleet, con Pöltl a quota 23. Arriva una sconfitta pesantissima, che fa scivolare Toronto al nono posto a Est (35-38). Undicesima piazza, invece, per Indiana (33-40), che insidia le contendenti ai play-in e proverà nelle prossime gare a superare Chicago.

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