Un libro ricostruisce nei dettagli la svolta sportiva e imprenditoriale avvenuta negli anni Sessanta del secolo scorso
di Stefano Gatti© Getty Images
Può la storia di una trattativa industriale appassionare e coinvolgere dal suo nascere come idea fino alle firme in calce ad un accordo? La risposta è sì e la prova provata si trova tra le pagine e lungo i capitoli di "La trattativa" (appunto), il libro che Luca Dal Monte ha scritto per Edizioni Minerva: "la vera storia (come recita lo strillo in copertina), di come Ford, Alfa Romeo e Fiat cercarono di acquistare la Ferrari e come solo una ci riuscì". Il segreto del successo (del volume) sta nel suo carattere di romanzo... a puntate, avvincente come una spy-story.
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L'intreccio si sviluppa capitolo dopo capitolo secondo accelerazioni, frenate, brusche ripartenze e incidenti... di percorso, quasi la trattativa fosse un Gran Premio di Formula Uno o - meglio ancora - la 24 Ore di Le Mans. Sì perché a scaldare subito il motore è la sfida Ferrari-Ford che caratterizzò per buona parte degli anni Sessanta la classica di durata francese: lo scenario ideale per un confronto che - nelle stanze dei bottoni della Casa di Maranello e di quella americana a Dearborn - si fece più volte teso e dall'esito incerto: come se non più che in pista. Due sfide in una: quella sportiva e quella imprenditoriale, tra loro strettamente legate e "comunicanti".
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Il contesto sportivo e in un certo senso esotico rende la prima parte del libro assai interessante, legata com'è al rapporto rigorosamente a distanza tra due giganti dell'automobilismo mondiale: Enzo Ferrari e Henry Ford II naturalmente. Più nostrani e si potrebbe dire "intimistici" i capitoli centrali nei quali a rimontare è la candidatura Alfa Romeo. Con l'ipotesi di un "ritorno al futuro" tra il Cavallino Rampante e il Biscione che finì in buona sostanza per aprire la strada all'accordo con la Fiat, tale fa garantire (entro certi limiti) ad Enzo Ferrari ciò che il Drake cercava: l'indipendenza della Scuderia di Maranello, quel... Cuore Sportivo che Enzo avrebbe aperto di più solo all'Alfa Romeo.
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Il finale torna ad essere coinvolgente, soprattutto nel rapporto estremamente dinamico e vivace (nei fatti e nel racconto) tra Ferrari e Gianni Agnelli. Di nuovo un confronto tra due figure di primissimo piano nella storia dell'automobilismo (dell'automotive, si direbbe oggi) a livello planetario.
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Di "La trattativa" abbiamo apprezzato la ricchezza di aneddoti e di retroscena dell'intera vicenda ma anche la profondità della conoscenza dell'autore sulla figura umana di Enzo Ferrari: anche chi ha letto molto su di lui trova tra queste pagine alcuni aneddoti inediti e aspetti poco conosciuti della vita del fondatore della Casa del Cavallino Rampante. È insomma una lettura tanto per gli "iniziati" al mondo Ferrari e alla sua storia quanto per chi - più giovane anagraficamente e "intellettualmente" - vuole andare oltre alla passione per le Rosse, curioso di capirne le origini e la ragione d'essere. Riconcilia con una Ferrari che - in apparenza - non ha più legami evidenti con le origini di cui sopra ma - ad esempio visitando Maranello, il Museo Ferrari o la Pista di Fiorano - annusa un passato che Enzo Ferrari volle - come ragione di vita - trasformare in progresso, modernità e futuro. Quello che oggi noi possiamo testimoniare visitando la "Ferrariland" maranelliana oppure tifando per le Rosse di Hamilton e Leclerc a Monza, Silverstone o Spa-Francorchamps.
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LA TRATTATIVA
C’è un momento nella storia dell’automobilismo in cui il futuro della Ferrari ha rischiato di imboccare strade completamente diverse da quelle che conosciamo. A distanza di oltre mezzo secolo, Luca Dal Monte - uno dei massimi esperti mondiali della storia Ferrari e già autore di biografie definitive su Enzo Ferrari e sul Cavallino Rampante - ricostruisce per la prima volta, con documenti inediti e testimonianze esclusive, la vicenda straordinaria che ha visto tre giganti dell’automobile mondiale contendersi l’acquisto della Casa di Maranello: Ford, Alfa Romeo e Fiat.
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La trattativa (Edizioni Minerva, 2025) non è solo il racconto di una complessa vicenda commerciale. È una vera e propria spy-story industriale che attraversa quasi per intero gli anni Sessanta, quando Enzo Ferrari - sopravvissuto a tragedie personali e battaglie giudiziarie che avevano minacciato di distruggere la sua impresa - si trova di fronte alla scelta cruciale di cedere, o meno, il controllo del sogno che aveva costruito dal nulla.
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DIETRO LE QUINTE DELLA SFIDA FORD-FERRARI
Nel 1963, quando Henry Ford II decide di modernizzare l’immagine della Ford, la Ferrari diventa il trofeo più ambito. La Casa americana è pronta a tutto per acquistare non solo la fabbrica, ma soprattutto il prestigio e il know-how tecnico che la Ferrari rappresenta nel mondo. La Ford progetta non solo di rilevare l’azienda, ma anche di estendere il marchio Ferrari ai modelli Ford più sportivi e di usare Maranello come laboratorio europeo per le competizioni internazionali.
Enzo Ferrari, genio e uomo d’affari astuto, detta però le sue condizioni: totale autonomia tecnica e sportiva. Una clausola che la Ford non accetterà mai del tutto. La trattativa con Ford, ricostruita in questo libro attraverso le relazioni riservate della Casa americana - alcune classificate “Eyes Only” e mai pubblicate prima - rivela come la differenza di visione culturale e imprenditoriale tra i due mondi abbia portato alla clamorosa rottura.
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ALFA ROMEO: IL SOGNO MANCATO
Tra Ford e Fiat spunta una terza protagonista: Alfa Romeo. Per Ferrari, un ritorno alle origini e una soluzione che avrebbe potuto garantire continuità e autonomia. Nel libro, grazie a documenti privati e corrispondenze top secret, emergono i tentativi di mediazione tra Enzo Ferrari, Alfa e Gianni Agnelli, fino a incontri riservati di cui la storiografia ufficiale non ha mai parlato.
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LA FIAT E LA DECISIONE DEFINITIVA
Dopo il fallimento della trattativa con Ford e il tramonto dell’ipotesi Alfa Romeo, nel 1969 arriva l’accordo con la Fiat. Ma anche qui la negoziazione è tutt'altro che semplice. Enzo Ferrari riesce a ottenere ciò che aveva sempre voluto: il sostegno industriale necessario per competere sui mercati mondiali e nelle competizioni sportive, senza mai cedere il controllo della sua scuderia.
Con rigore storico e taglio narrativo, Dal Monte ricostruisce non solo i fatti ma anche il contesto culturale, economico e politico di quegli anni. Il volume offre uno spaccato unico sul carattere e sulla visione di Enzo Ferrari: uomo capace di affascinare, spiazzare e - soprattutto - non farsi mai mettere all’angolo.
Fonti esclusive, testimonianze dirette, carteggi privati e dossier aziendali compongono un mosaico che ridefinisce le dinamiche dell’automobilismo globale e racconta come la Ferrari sia riuscita a mantenere la sua identità contro tutto e tutti.
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L’AUTORE
Luca Dal Monte è nato a Cremona nel 1963. I suoi libri sono letti e tradotti in tutto il mondo. Il suo Ferrari Rex ha vinto il Premio Selezione Bancarella Sport ed è stato finalista del Motoring Book of the Year Award del Royal Automobile Club. Il “New York Times” l’ha indicata come "la biografia definitiva" di Enzo Ferrari. Il suo "Ferrari. Presunto colpevole" è stato insignito del Premio Sandro Ciotti - Panathlon Milano e del Premio Coni. Oltre a numerose e fortunate opere di saggistica, ha al suo attivo anche tre romanzi e due libri di racconti. "La trattativa" è il suo primo libro per Minerva.