I 25 anni della Porsche Carrera GT
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Una delle supercar più travolgenti di inizio millennio, ricordata per il suo 5.7 litri V10 aspirato e per il suono, indimenticabile, dello scarico
di Tommaso Marcoli© Ufficio Stampa
Tutti coloro che conoscono la storia dell'automobile, avranno presente cosa ha significato la Porsche Carrera GT. Presentata al salone di Ginevra nel 2000 come concept car, suscitò da subito entusiasmo e raccolse attorno a sé molto interesse commerciale. Per fortuna a Zuffenhausen decisero di metterla in produzione: fu una delle supercar più travolgenti e desiderate di inizio anni '00. Prestazioni da sportiva vera, bellissima ma - soprattutto - una melodia che dagli scarichi suona come musica.
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Uno sviluppo insolito
Un motore a 10 cilindri non è mai davvero appartenuto alla tradizione Porsche. Il boxer (4 o 6 cilindri) è la cifra della 911 e con le serie 924 e 928 si è sperimentato il 4 cilindri in linea e il V8. Perché allora si arrivò a costruirne uno? L'arrivo di Piech alla Presidenza del gruppo Volkswagen coincise con un periodo di grande sperimentazione tecnica e competitiva. Porsche avrebbe dovuto correre nella serie endurance LMP1 e, per l'occasione, sviluppò il 5.7 litri V10 aspirato. Il manager austriaco preferì che alle attività sportive partecipasse Audi e a Stoccarda diede risorse per sviluppare un nuovo progetto: il Cayenne. Il motore però era pronto, toccava metterlo da qualche parte.
Indimenticabile
Pensarono di riutilizzare il propulsore per una vettura stradale prodotta in piccola serie. Nacque da questi presupposti la Carrera GT. L'occasione fu ghiotta per dar un senso alle ricerche in tecnologia dei materiali e in dinamica di guida. Il telaio e la carrozzeria sono realizzati in fibra di carbonio e fu una delle prime applicazioni di questo tipo in campo automobilistico. La trazione è soltanto posteriore e per la trasmissione si scelse un manuale a 6 marce sebbene Porsche avesse a disposizione l'automatico Tiptronic e il doppia frizione PDK. A collaudare l'assetto contribuì l'ex pilota Walter Röhl che si occupò della messa a punto al Nurburgring.
Che suono
Se c'è un elemento che ha reso la Carrera GT una leggenda, questo è sicuramente il suo suono. Merito del V10 aspirato e di una calibrazione dell'impianto di scarico perfettamente capace di esaltare al meglio le note acute e robuste del propulsore, trasformandole in melodia. Ancora oggi, chiunque abbia l'opportunità di ascoltare una Carrera GT - da ferma o in movimento - non può non riconoscerle questa qualità.
Fondamentale
Porsche produsse 1.270 Carrera GT di cui 604 destinate al mercato USA. Rappresentò un momento di svolta perché introdusse innovazioni che poi sarebbero state riproposte su modelli di serie: l'utilizzo esteso della fibra di carbonio, i freni in materiale composito, il dado monoblocco per il serraggio degli pneumatici. Soprattutto, la Carrera GT portò Porsche nell'Olimpo, ridiede fiducia al marchio e ricostruì una consapevolezza - dopo un periodo burrascoso - all'interno e all'esterno. Fu importante tanto quanto il SUV Cayenne e regalò a tutti gli appassionati di automobili un motivo in più per sognare.