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Juventus, arma letale Vlahovic: Tudor ha il suo bomber di riserva

Serbo super sub e difesa solida, Tudor può sorridere dopo due giornate

di Luca Bucceri
01 Set 2025 - 10:41
 © IPA

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Le prime due giornate di campionato consegnano alla Juventus di Igor Tudor due certezze: la solidità difensiva e il fiuto del gol di Dusan Vlahovic. Due su due su due per i bianconeri, due vittorie, due clean sheet e due gol segnati dal serbo che, neanche a farlo a posta (forse) proprio quando è messo di più in discussione e con in agguato il fantasma RKM (leggasi Randal Kolo Muani), dà il meglio di sé impiegando una manciata di minuti per essere decisivo. E la Vecchia Signora, sorniona, sorride.

Una Juve che soffre e che sa soffrire, che si difende e trova il momento giusto per far male al Genoa. Insomma, una Juve cinica e opportunista, anche con un pizzico di fortuna e quel soffio della dea bendata che aiuta nel finale tra la parata di Di Gregorio e la traversa baciata da Masini. Quando i pianeti sono allineati, c'è poco da fare. Anche quando l'avversaria ha la difesa schierata e difficile da superare, quando ci metti 41' per affacciarti alla porta e creare la prima occasione da gol. Nonostante tutto, quando c'è concentrazione e la Juve fa la tosta come vuole Tudor, alla fine un modo per sorridere si trova.

E se poi in panchina hai riserve di lusso, tutto appare più semplice. Certo, parliamo col senno del poi, perché nessuno avrebbe mai scommesso su un apporto tale da un Vlahovic deresponsabilizzato e da un Kostic rientrato dal prestito in Turchia e di sicuro non prima scelta per l'11 titolare. Ma sembra proprio questa la differenza: quando il peso della responsabilità viene meno, tutto viene meglio. Guardare Vlahovic per credere, perché quando non ha pressione e non serve per forza rispondere alle critiche, fa la differenza ed è decisivo.

Ma Genoa-Juventus non è solo Vlahovic. È anche il secondo clean sheet di fila dei bianconeri che con una coppia rodata come Bremer e Gatti può contare sulla solidità e l'esperienza in fase difensiva, permettendo a chi li affianca (leggasi Kelly o Kalulu) di giocare con più tranquillità.

Solo due giornate, ma parecchie risposte per Tudor. E ora viene il bello, perché al rientro dalla sosta i bianconeri saranno chiamati a un mese ricco di sfide di un certo calibro, dal derby d'Italia con l'Inter alla Champions League con Dortmund e Villarreal intervallata dalle gare contro Verona e Atalanta e seguita dalla sfida al Milan dell'ex Allegri. Insomma, un mese che già metterà a dura prova la Vecchia Signora, con Tudor che spera di continuare a vedere i suoi tosti e concentrati.

Genoa-Juventus, le immagini della sfida di Marassi

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