Juve, parte la missione Tottenham

Bianconeri a Londra mercoledì con l'obiettivo qualificazione e la testa all'amico Astori

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La cosa più difficile sarà giocare. Con la testa libera, in qualche modo, dopo questi giorni drammatici e la morte improvvisa di Davide Astori. La cosa più difficile è provare a inseguire una normalità. Gli allenamenti, la preparazione di una partita chiave, la concentrazione. Alla Juve toccherà il compito di fare il primo passo del nostro mondo verso il pallone. A Londra, mercoledì, in una partita che sarebbe complicata già di suo e che adesso diventa tremenda. Astori ha giocato fianco a fianco con mezza Juve, in Nazionale. Quindi resterà nella testa di Buffon o Chiellini, di Barzagli o Marchisio. E sarà in campo, in qualche modo, anche a Wembley.

Tutto mentre la Juve si gioca un bel pezzo di stagione. Si parte dal 2-2 di Torino, quindi non c'è alternativa alla vittoria. In questo senso, ovviamente, l'obiettivo principale sarà quello di non prendere gol. Se il Tottenham segna, non è chiusa ma quasi. Allegri dovrà quindi preparare una partita attenta, cercando di far male agli Spurs senza perdere mai l'equilibrio. Il modulo sarà certamente il 4-3-3 con Chiellini che si riprenderà il posto al fianco di Benatia, tra l'altro acciaccato, e Lichtsteiner e Alex Sandro sugli esterni. Mediana titolare, a tre: Khedira sul centro-destra, Pjanic in regia, Matuidi a far legna sul centro-sinistra dove sarà chiamato a coprire le spalle ad Alex Sandro cercando di non farsi mangiare da Eriksen e Dele Alli, che andranno ad attaccare su quel lato. In attacco è tutto legato a Higuain. L'argentino sarà convocato e troverà spazio almeno in panchina (si è allenato in gruppo), ma Allegri confida ancora di poterlo utilizzare dall'inizio tenendosi Dybala come carta da buttare in corsa sul tavolo del match. Douglas Costa e Mandzukic completeranno il reparto avanzato anche se proprio il croato, ancora alle prese con qualche problema fisico, tiene in ansia Allegri. Non è da escludere, quindi, che alla fine possano giocare Higuain al centro dell'attacco con Dybale e Douglas Costa ai suoi lati.

In casa Tottenham non dovrebbero esserci grosse novità, fatta eccezione per Lamela, che questa volta partirà dalla panchina. La formazione di Pochettino sta bene. Lo dicono i risultati e il modo in cui i risultati sono stati ottenuti. Quindi la partita sarà con ogni probabilità molto interessante e vibrante. Rispetto all'andata di Torino, anche se il 2-0 quasi immediato condizionò l'andamento della gara, la Juve non potrà permettersi di lasciare campo e pallone agli Spurs. Dovrà insomma fare la partita, gestirne i ritmi e gli strappi e non permettere a Kane e compagni di indirizzarla. Difesa e ripartenze dovrebbero essere un buon modo per il Tottenham per far male alla Juve, ma l'andata - e anche i risultati in Premier - ha dimostrato che Pochettino sa difendere poco e male. L'alternativa è perciò giocarsela a viso aperto con il rischio concreto di lasciare spazio alla Juve. Queste ore che dividono Allegri dal primo vero bivio stagionale serviranno per capire in quali condizioni i bianconeri arriveranno all'appuntamento più importante. Aspettando Higuain e i gol di Higuain. E provando a tenersi il ricordo di Astori in un angolino.

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