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Trapani, appuntamento con la storia contro l'orgoglio di Reggio Emilia

La sconfitta con Bologna non ha frenato le ambizioni dei siciliani dell'ex Galloway, mentre i biancorossi dovranno ritrovare al più presto la loro miglior versione 

17 Mag 2025 - 07:00
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Gli ultimi due mesi di regular season non lascerebbero dubbi: tra Trapani Shark e UNAHOTELS Reggio Emilia, in un contesto "normale", oggi non ci sarebbe partita. Sabato 17 maggio inizia però un capitolo tutto nuovo della storia di questa LBA, i playoff, dove l'entusiasmo dell'intera Sicilia potrebbe trasformarsi in opprimente tensione e gli inciampi emiliani in corsa entusiasta. Jasmin Repesa e Dimitris Priftis ne hanno viste a decine, di serie playoff del genere: chi la spunterà in questo caso?

GARA 1: sabato 17 maggio, ore 20.45, PalaShark

GARA 2: lunedì 19 maggio, ore 20.30, PalaShark

GARA 3: giovedì 22 maggio, ore 20, PalaBigi

GARA 4 (eventuale): sabato 24 maggio, orario da definire, PalaBigi

GARA 5 (eventuale): lunedì 26 maggio, orario da definire, PalaShark

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COME ARRIVANO

Più che le 9 vittorie nelle 11 gare post "incubo Coppa Italia", sono le sconfitte maturate a Sassari e Bologna a confermare lo spessore di questa Trapani: Dinamo e Virtus hanno dovuto fare un prolungato sforzo extra per superare gli uomini di Repesa. Quante altre squadre potranno farlo non in gara secca, bensì in una serie al meglio delle 5? Solamente Milano, sulla carta, ha una panchina più profonda dei siciliani: Derek Ogbeide, arrivato da poche settimane al posto di Pleiss, non si è ancora visto, e chissà che non diventi decisivo di qui a qualche giorno...

Nessuna squadra, tra quelle qualificate ai playoff, ha accumulato così tante sconfitte (5) dalla ripresa delle operazioni post settimana di Coppa torinese come Reggio Emilia: le tossine di Top 16 e quarti di finale di BCL, con l'eliminazione per mano della futura vincitrice Malaga, sono state smaltite in campionato, con un attacco incapace di superare quota 70 punti in 3 delle ultime 7 gare. Tutto da buttare? Assolutamente no: se Dimitris Priftis è tra i candidati al premio di Coach dell'Anno, un motivo ci sarà.

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I FACCIA A FACCIA STAGIONALI

Trapani-Reggio Emilia 109-73 (LBA, 13° turno, 29 dicembre 2024): il lunch match domenicale in terra siciliana assomiglia all'antipasto della serata da record che Trapani vivrà contro Trieste quasi 3 mesi dopo. Il +24 all'intervallo mostra come gli ospiti non abbiano mai trovato ritmo, surclassati dalla precisione degli uomini di Repesa da 3 (18/34 alla sirena finale) e dalla pressione esercitata dai quintetti granata sulla circolazione offensiva (16 palle perse, 3.4 in più della media stagionale). MVP dell'incontro, a dimostrazione del dominio totale di Trapani, una delle "seconde linee" siciliane: per Riccardo Rossato 18 punti in 16' (1/1 da 2, 4/5 da 3 e 4/4 ai liberi).

Reggio Emilia-Trapani 89-94 (LBA, 21° turno, 9 marzo 2025): dopo 10' iniziali che confermano il momentum dell'andata, un secondo quarto da 32-18 riporta Reggio Emilia dentro il confronto coi siciliani. Gli uomini di Priftis toccano addirittura il +12 nel terzo quarto (51-39), ma quella del PalaBigi la prima gara della stagione di LBA impreziosita veramente da un "momento Notae": a cavallo dell'ultima frazione, buona parte dei 21 punti della guardia di Repesa ribaltano l'esito dell'incontro e danno il via al miglior periodo per rendimento e prestazioni della stagione siciliana.

L'UOMO PIÙ IN FORMA

Sembra averlo fatto apposta, Langston Galloway, a centellinare gli sforzi durante la stagione regolare per raggiungere il picco di forma in corrispondenza della serie playoff contro la squadra che non ha deciso di riabbracciare in estate, dopo un 2023/24 da candidato MVP di LBA. Nelle due sfide in stagione contro Reggio Emilia, l'ex Detroit Pistons e Phoenix Suns si è limitato a un totale di 23 punti, con un ritorno da ex al PalaBigi assai impreciso (1/3 da 2 e 1/4 da 3): ulteriori sassolini nelle scarpe da togliersi, per il miglior giocatore del maggio 2025 trapanese.

Al termine di un periodo con percentuali pessime da parte di tutti gli esterni emiliani, vale la pena menzionare l'uomo con la parabola più imprevista della stagione della UNAHOTELS: con l'arrivo di Faried a stagione in corso, non solo il minutaggio ma anche la permanenza di Stephane Gombauld è stata in seria discussione. "Riciclatosi" sempre più da ala grande, concedendo qualche giro di riposo in più a Cheatham, il francese ex Sassari si è ritagliato un ruolo molto utile nella logica di turnover degli stranieri - al completo, Reggio Emilia dovrà ruotare 6 dei 7 tesserati non di formazione italiana a roster -: il 27enne di Saint Claude non sarà l'uomo della serie, ma renderà più facile il lavoro a quelli che potranno diventarlo.

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L'INCOGNITA

Guardando la serie dal punto di vista trapanese, due sono le domande che possono turbare un avvicinamento altrimenti più che positivo. Prima: questo gruppo, che non ha mai giocato una partita infrasettimanale in stagione, come si adatterà ai ritmi serrati del calendario dei playoff, da 3 gare in 6 giorni, contro una Reggio Emilia abituata a viaggiare in giro per l'Europa grazie al cammino di BCL? Seconda: dando per scontato che un coaching staff guidato da Jasmin Repesa e un roster con ultratrentenni come Galloway, Horton, Petrucelli e Alibegovic abbia sufficiente esperienza per gestire la tensione, riuscirà a farlo anche "l'esterno", a livello di tifoseria e dirigenza, ai primi playoff nella storia della città?

Se la solidità difensiva di Reggio Emilia è sempre passata dalle prestazioni dei suoi lunghi, proprio le condizioni dei centri di coach Priftis sono le più allarmanti in vista delle sfide contro Horton, Alibegovic (e forse Ogbeide): la scavigliata di Momo Faye contro Trento dovrebbe essere stata tamponata con l'assenza nell'ultima di regular season con Pistoia, ma per un fisico come quello del senegalese (208 cm x 101 kg) un rientro affrettato ha un tasso di rischio persino superiore; sulla serenità di Kenneth Faried, invece, nulla si può imputare dall'esterno. Tornato a disposizione dopo la pausa concessa per la morte della madre, Manimal non è ancora tornato quello di prima: la sua vitalità contagiosa è troppo importante, soprattutto al PalaBigi, per caricare il resto dei compagni.

LA CHIAVE TATTICA

Come sempre da inizio stagione, il fattore decisivo per Trapani sarà la presa in carico e la gestione assennata del ritmo partita. I precedenti stagionali con la Reggiana e le medie di tutta la regular season indicano nelle palle perse causate agli avversari uno degli espedienti principali: i corpi di Robinson, Petrucelli e Yeboah, insieme alle mani rapidissime di Notae, Galloway e Horton, hanno forzato 16 palle perse per 40', 3 in più di qualsiasi altra qualificata ai playoff. I limiti di taglia (Winston, Smith) o sensibilità tecnica (Uglietti, Barford) degli esterni di Reggio Emilia sono una preda assai invitante per le fauci trapanesi.

Se l'attacco della UNAHOTELS è apparso spesso farraginoso in regular season, la dieta di tiro della squadra di Priftis si adatta però meglio alla pallacanestro giocata solitamente ai playoff, dove i contatti sul perimetro sono più tollerati e le vie verso il ferro sono spesso ostruite. Il 12.5% delle conclusioni di Reggio Emilia nelle 30 gare di stagione regolare sono arrivate dal midrange: con un'efficienza media tra i roster qualificati alla post season, la propensione di diversi giocatori biancorossi, dall'1 al 4 (soprattutto nei quintetti con Cheatham) è battezzare questa zona grigia, senza doversi snaturare, dove esperienza e talento individuale avranno un peso specifico maggiore.

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