La replica della semifinale di Berlino 2024 vede i turchi di Melli con maggiori certezze e i campioni in carica con ancor più pressione
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Il 24 maggio dello scorso anno, la doppia doppia di Mathias Lessort e un secondo tempo da 35-21 hanno fatto compiere il penultimo passo ai Greens prima di alzare al cielo la 7° Eurolega della propria storia. Dei 24 giocatori andati a referto in quel Fenerbahce-Panahinaikos, 13 saranno coinvolti nella seconda semifinale di EL consecutiva tra turchi e greci: dalle 17 italiane della Etihad Arena (19 locali), la sete di rivincita di coach Jasikevicius e la fame di riconferma di Ergin Ataman e i suoi caratterizzeranno la prima portata della Final 4 2025 di Eurolega ad Abu Dhabi.
COME CI ARRIVANO
Il Fenerbahce di Jasikevicius si è confermato, per la seconda stagione consecutiva, un punto di riferimento per tutta l'Eurolega in quanto a solidità e continuità: 23 vittorie e 11 sconfitte in regular season, a una sola lunghezza dall'Olympiacos capolista; 3-0 netto e autoritario, pur con qualche difficoltà creata dal sistema irreplicabile del Paris Basketball, nei quarti di finale di playoff. Se a questi numeri si aggiungono la vittoria della Coppa di Turchia a metà febbraio, le sole 3 sconfitte su 30 gare di stagione regolare nel campionato turco (la strada per il titolo, da testa di serie #1, prevederà i quarti col Büyükçekmece e l'eventuale semifinale con una tra Tofas Bursa e i semifinalisti di EuroCup del Bahcesehir) e le condizioni generali di forma - se si esclude il lungodegente Wilbekin, nessun gialloblu dovrebbe essere indisponibile - gli intoppi vissuti sin qui dagli uomini di Jasi si sono limitati all'infermeria piena di inizio stagione.
"Sì, Mathias verrà con noi. Lessort sarà con la squadra e giocherà la Final 4": le parole di coach Ataman a SKWEEK, a pochi giorni dalla partenza di Abu Dhabi, sono la miglior ricarica di energia di cui il Panathinaikos potesse beneficiare per approcciare il weekend della Etihad Arena. Il 22-12 della stagione regolare e la vittoria nella serie con l'Anadolu Efes a gara-5 dei playoff parlano di una stagione di Eurolega altalenante, per risultati e rendimento: tutto previsto, per un gruppo costruito sul puro talento dei suoi esterni e dipendente dallo stato di forma delle sue stelle. Un campionato greco mai realmente competitivo (gara-1 della Finale coi cugini dell'Olympiacos, remake della finale di Coppa di Grecia vinta dal Pana, è in programma venerdì 30 maggio, per vendicare magari una gara secca leggermente più importante che potrà essersi giocata 5 giorni prima...) ha spostato l'intero focus dei Greens sulla stagione europea: il rientro del centro francese, infortunatosi al perone a fine dicembre 2024, è IL tema della vigilia.
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COSÌ IN REGULAR SEASON
Fenerbahce-Panathinaikos 76-81 (Round 5, 25 ottobre 2024): la gara della Ülker Sports Arena rappresenta al meglio le montagne russe del Pana campione di Eurolega uscente all'inizio della stagione regolare. Reduce dalle sconfitte con Paris e Real Madrid, la squadra di Ataman costruisce un vantaggio di 13 punti (47-60) grazie a un'ottima circolazione del pallone, favorita dalla visione di gioco del nuovo arrivato Lorenzo Brown (5 assist per l'ex Maccabi). Dopo 3 quarti ai limiti della perfezione, la luce si spegne: Biberovic trova tutto a un tratto l'ispirazione offensiva e, grazie alla maggior parte dei suoi 16 punti finali, porta avanti il Fener a metà 4° quarto (70-65). Per il Pana, però, si è trattato solo di un breve blackout: il 6-16 finale è firmato Sloukas-Lessort. Per i gialloblu è il 2° stop di fila in casa dopo quello del Round 3 con la Stella Rossa.
Panathinaikos-Fenerbahce 91-90 (Round 25, 4 febbraio 2025): non può che essere Kostas Sloukas a decidere la tiratissima sfida di OAKA. Al termine di una serata da 23 punti (3/4 da 2, 4/6 da 3, 5/5 ai liberi), 5 rimbalzi e 3 assist c'è il 2/2 dell'ex della gara della lunetta per il pareggio a quota 90. L'altro grande "complice" della rimonta dei Greens è, inaspettatamente, il miglior giocatore della partita per il Fenerbahce: dopo aver registrato 21 punti e 9 rimbalzi, Nigel Hayes-Davis sbaglia la tripla che avrebbe consegnato la vittoria a coach Jasikevicius e, sul rimbalzo raccolto da Nunn e successiva "preghiera" da metà campo sulla sirena, si fa ingolosire dal pallone commettendo fallo: il futuro MVP della regular season di Eurolega realizza il libero decisivo e interrompe la striscia di 6 vittorie consecutive dei turchi.
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LA STELLA
16.8 punti, 5.2 rimbalzi, 1.6 assist, 1.1 palle rubate: le cifre della stagione regolare di Nigel Hayes-Davis (leggermente peggiorate ai playoff contro Paris, ma il campione di sole 3 partite non può renderlo una preoccupazione) hanno permesso al 31enne americano di essere inserito nel miglior quintetto di Eurolega per la seconda stagione consecutiva. MVP del Round 14 - 33 punti (6/9 da 2, 6/10 da 3, 3/4 ai liberi) in casa del Real Madrid - il prodotto di Wisconsin ha trovato il compromesso con le richieste di coach Jasikevicius, già conosciuto durante l’esperienza al di sotto delle aspettative dell’ala a Barcellona: unico a sopravvivere nel naufragio della semifinale 2024 (autore di 14 dei 57 punti del Fener), alla sua brillantezza spetterà risaltare nella costellazione di grandi giocatori dei turchi.
MVP del Round 26, 31 e 33 della regular season, MVP del mese di febbraio, miglior realizzatore della stagione regolare, All-EuroLeague First Team per il secondo anno di fila, MVP anche di gara-3 degli ultimi playoff: il miglior giocatore dell'Eurolega 2024/25, riconosciuto dai votanti per il premio di MVP sopra Vezenkov e TJ Shorts, non poteva che essere Kendrick Nunn. La guardia del Panathinaikos ha confermato lo splendido finale di stagione scorsa, culminato coi 21 punti in finale col Real Madrid, mostrandosi come il giocatore più dominante d'Europa: nessuno come l'ex Lakers e Heat, messo nelle condizioni mentali di poter vincere una partita da solo, sa tradurre in pratica questa volontà. I playoff contro l'Efes e la difesa orchestrata da coach Banchi hanno infilato qualche sassolino negli ingranaggi del #25: Nunn avrà fatto tesoro?
L'UOMO PIÙ IN FORMA
Una decina di gare di regular season saltate per infortunio (9 nemmeno a roster, più i brevi scampoli con ASVEL e Barcellona che ne avevano causato lo stop) ma una serie più che convincente contro Paris: "Questo è il motivo per cui il Fenerbahce mi ha voluto qui", ha dichiarato Wade Baldwin IV nei giorni scorsi ai microfoni di EuroLeague TV, e come dargli torto. Dopo essersi fermato per 3 volte a gara-5 dei quarti di finale (Bayern Monaco 2021, Maccabi Tel Aviv 2023 e 2024), la guardia americana vivrà finalmente il fine settimana che più si addice a giocatori del suo talento. Descritto da coach Trinchieri come uno dei giocatori più "pensanti" e cerebrali mai allenati, il 29enne del New Jersey si è lasciato alle spalle il periodo di adattamento al sistema-Fenerbahce: non è impossibile immaginarsi che diversi dei palloni più "scottanti" di Abu Dhabi passeranno dalle sue mani.
Quanti giocatori sono stati capaci, nella storia di Eurolega, di riscrivere il proprio massimo in carriera per punti segnati in due sfide consecutive dei playoff, per di più in gara-4 e gara-5? Cedi Osman l'ha fatto: i 50 punti complessivamente realizzati nelle ultime uscite da ex con l'Efes (22 e 28, con la gara di OAKA condita anche da 8 rimbalzi e 7 falli subiti) hanno reso il turco l'MVP dei Greens nei playoff con più tensione emotiva dell'epoca recente di Eurolega. Tornato in Europa nell'estate 2024 dopo 7 stagioni in NBA, convinto dal CT della propria nazionale a seguirlo anche nella stagione col club, l'ala 30enne è la risorsa principale a cui si affida Ataman quando vuole che il Panathinaikos alzi i ritmi e l'intensità della sua pallacanestro. Per l'ex Cavs e Spurs sarà la prima Final 4 di Eurolega di sempre: se seguisse la scia dell'ultimo mese...
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L'INCOGNITA
Il fastidio al piede, riacutizzatosi in gara-2 contro Paris, dovrebbe essere alle spalle: Nicolò Melli è tornato a disposizione di coach Jasikevicius già nell'ultima sfida di campionato (3 punti, 5 rimbalzi e 1 assist in 16' nel vittorioso derby col Galatasaray del 17 maggio). È dall'inizio di stagione, col capitano di Italbasket tornato a Istanbul dopo le esperienze in NBA e a Milano, che lo staff gialloblu sta centellinando l'impiego di Nik per averlo il più fresco e lucido possibile in questo periodo della stagione: troppo importante la sua regia difensiva, troppo importante la sua attività da bloccante e rimbalzista nei meccanismi offensivi del Fenerbahce.
Le storie Instagram del presidente Giannakopoulos a minacciare Eurolega di non accordare la licenza pluriennale (la firma è poi arrivata, nonostante le polemiche per gli arbitraggi...) e gli scontri verbali di coach Ataman col pubblico di Istanbul nella serie contro l'Efes sono la punta dell'iceberg della costante tensione che anima la stagione del Panathinaikos: per continuare a scrivere la storia di Eurolega, raggiungendo l'8° titolo della storia nell'anno del centenario dei rivali storici dell'Olympiacos, la strategia scelta da dirigenza e staff ateniese è quella di continuare ad alzare la posta in gioco, a livello emotivo e comunicativo. Vincerà il banco o, per la 4° volta negli ultimi 5 anni, avrà ragione Ataman?
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LA CHIAVE TATTICA
12 tiri liberi tentati contro i 25 del Pana nella sfida di ottobre, 18 contro 25 nella replica di OAKA: per una semifinale che è facile immaginarsi possa decidersi sul filo del rasoio come i precedenti in regular season, la disciplina del Fenerbahce nella protezione del proprio canestro sui tentativi di avvicinamento del Pana dovranno obbligatoriamente migliorare. La tematica riguardante i punti facili "regalati" si estende a una gestione più accorta dei fischi a sfavore: i turchi sono sì profondi in ogni ruolo, ma il saldo dei falli commessi negli incontri di stagione regolare (46-31) è stato sicuramente individuato da Jasikevicius come un aspetto da migliorare.
Come si gioca una Final 4 di Eurolega dopo quasi 5 mesi di stop per la frattura del perone? La risposta la fornirà Mathias Lessort al momento del rientro sul parquet nella semifinale della Etihad Arena: il Panathinaikos ha saputo fare a meno di lui anche nel 91-90 di febbraio, ma l'aggiunta di un lungo come Bango nelle rotazioni del Fener potrebbe creare qualche disagio in più. La personalità del francese non suggerisce che sia incluso il termine "paura" nel vocabolario di Lessort, ma il livello della posta in palio non permette un impatto che non sia immediatamente quello dei giorni migliori.
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