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I LIBRI

"Patrizio Oliva - la mia storia" e "Storie maledette della boxe": due testi per veri appassionati

Dario Torromeo ci regala due pubblicazioni che ci fanno apprezzare ancora di più il pugilato

04 Giu 2025 - 12:39
 © sportmediaset

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Il pugilato è uno sport senza mezzi termini. O lo si ama follemente, oppure si tende a ignorarlo. Lo stesso vale per i giornalisti che lo raccontano. Non si scrive di boxe per caso (o meglio: può capitare ma i risultati disastrosi sono facilmente leggibili), bisogna partire da una passione vera e profonda. Gli schizzi di sangue sulla camicia bianca a bordo ring devono essere un aspetto come un altro della quotidianità. Altrimenti meglio accomodarsi nei salotti dove si parla di golf.

Dario Torromeo fa parte di una ristretta cerchia di giornalisti che hanno trasformato il pugilato in letteratura. Lo ha raccontato in tutte le sue sfaccettature. Ha frequentato le grandi riunioni in cui c’era un clou rappresentato da un campionato del mondo. Ha girato il mondo intervistando i più grandi pugili della storia, conosce a memoria vittorie, sconfitte, vizi e virtù di qualunque atleta abbia ottenuto risultati degni di nota con addosso un paio di guantoni. Grazie al suo lavoro ha sicuramente trasformato molti lettori da rappresentanti della categoria “no boxe” alla fazione del “viva la boxe”. La sua lunghissima carriera da inviato del Corriere dello Sport è lì a testimoniarlo. Carta canta.

Nel giro di pochissimo tempo, Torromeo ha dato alle stampe due libri che testimoniano questa infinita passione e questa deliziosa capacità di farla vivere al lettore. In “Patrizio Oliva – La mia storia”, il protagonista è ovviamente solo uno, che poi è uno dei più grandi pugili della nostra storia. Oliva si racconta a tutto tondo, non solo la sua vita di atleta che molti conoscono nei dettagli, ma anche e soprattutto la sua drammatica vicenda personale, con la morte del fratello Ciro quando era giovanissimo e il senso di tristezza che ha accompagnato tutta la sua vita. 

Ma Oliva è anche il pugile che ha fatto sognare l’Italia vincendo la medaglia d’oro a Mosca 1980, che ha combattuto per titoli mondiali in giro per il mondo, che ha dedicato una sostanziosa parte della sua vita a insegnare la nobile arte ai giovani. Un libro in cui c’è tanta tristezza ma ci sono anche tanti messaggi positivi, un elogio del pugilato, delle sue potenzialità, della tremenda forza vitale che può infondere in un uomo, giovane o meno giovane.

Freschissimo di stampa è invece “Storie maledette della boxe” (Quando la nobile arte di trasforma in inferno). Qui siamo in presenza di un racconto corale. Torromeo tira fuori storie custodite nel cassetto della memoria e le fa precedere da una frase di Bruce Springsteen: “È difficile essere un santo in città, quando sei soltanto un ragazzo di strada”. Si parte da Brad Rone, che perse 26 match consecutivi prima di morire in una rissa nel 2003. Ma si passa attraverso nomi illustri, come quello di Mike Tyson, di Sonny Liston, di Carlos Monzon. Eroi sul ring, spesso disadattati nella vita vera. Alcuni di loro si sono salvati al termine del loro calvario, altri sono stati condannati a morte dalla loro stessa essenza. Un libro vissuto e sentito, che ci racconta esistenze maledette, drammi personali e famigliari, vicoli ciechi e strade senza uscita. Letteratura allo stato puro.

Dario Torromeo
Patrizio Oliva – La mia storia
Calzetti Mariucci editori
Pagine 184
€ 18,00

Dario Torromeo
Storie maledette della boxe
Edizioni Diarkos
Pagine 508
€ 20,00

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