IL LIBRO

Milan: 1899 più 120 uguale la storia delle storie

Cervi, Sanfilippo, Ansani e Sacco: in quattro per un volume che rilegge e riscrive il grande cammino rossonero

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La memoria è un bell’esercizio sempre, figuriamoci in tempi così così, quando il presente non è un granché e guardarsi indietro aiuta a sentirsi bene. Le celebrazioni per i 120 anni del già Milan Football and Cricket Club, per i suoi milioni di innamorati semplicemente Milan, arrivano sull’onda di anni grigi, tonalità che cambiano a seconda di classifiche e vicissitudini societarie, ma che sempre grigie sono, e di grigio sanno. Però il compleanno è importante, è di quelli a cifra tonda, e allora il momento è quello perfetto per riaprire il cassetto, tirate fuori i vestiti e le foto buone - tantissime - e riavvolgere il nastro aggiungendo però qualcosa al già noto, al già detto. Che è quello di ricordi personali, di storie dentro la storia di campo e di scrivania del sodalizio rossonero, di nomi e cognomi passati con l’evidenziatore.

Momento colto da un libro che c’è in giro, edito da Hoepli, si intitola “1899 A.C.Milan -Le storie” ed è davvero un romanzo e piacevolissimo di questi 12 decenni diavolisti, la storia in senso cronologico come strada principale e tanti, ma tanti giardini, piazzette, bar in cui sostare sottoforma di racconti paralleli fondamentali non solo per il completamento del tutto, ma per andare dentro al Milan, e al milanismo, alla cultura del Milan: un qualcosa che forse si sta perdendo non tanto per il momentaneo declino del club, ma anche o soprattutto anche a causa dell’attuale approccio, dell’attuale fruizione del calcio, figlia dei tempi nostri. San Siro e Nereo Rocco, Van Basten e l’eterna Maldineide, il geniale e avaro Schiaffino e la sciura Carla, ultrasessantenne che se ne va imbacuccata nei gelidi popolari di San Siro a febbraio per vedere il “Gianni” (serve specificare chi sia?) e che sembra uscita da una scena di Romanzo Popolare di Monicelli, cult-film per i vecchi ragazzi rossoneri usciti dai ‘70, Tognazzi, Beppe Viola e Vincenzina davanti la fabbrica. C’è anche questo, e ci mancherebbe pure che non ci fosse, visto che uno degli autori del volume è Claudio Sanfilippo, poliedrico cantautore da premio Tenco, uno che discende da quella scuola unica di estro, talento, ironia, cultura milanista e milanese, di quella Milano che sapeva ridere e vivere di notte, lavorare e accogliere di giorno. E chi veniva accolto, non casualmente, sceglieva per la domenica la parte rossonera, più aperta e raggiungibile della borghesia molto chic e poco radical striata di nerazzurro. Un rossonero purosangue, come i suoi compagni di cordata tra i quali non ci sono giornalisti o frequentatori quotidiani del mondo della pedata e di Milanello in particolare: Gino Cervi, Marco Ansani e Gianni Sacco, il primo è filologo e scrittore, gli altri insegnano all’Università di Pavia, culla di ingegni. Perfetti narratori e diavolisti abili, bravi a mettere insieme senza cadere mai nel pericolo della scontatezza i tantissimi pezzi, i tantissimi colori contenuti da questa storia infinita chiamata Milan e a raggrupparli negli unici due che per un milanista contano, il rosso e il nero, quelli con cui sono realizzate le magnifiche illustrazioni di Osvaldo Casanova che contribuiscono a dare qualcosa in più, esattamente come un’accelerazione di Kakà o un palla c’è-palla non c’è del Professor Seedorf. Il padre nobile Herbert Kilpin apprezzerebbe il tutto, a partire da quel titolo che ricorda l’anno in cui decise che era il momento di fare qualcosa di bello per Milano. L’ha fatto per tutto il mondo, spiace per chi non è d’accordo, ma il Milan “l’è semper un gran Milan”.

1899 A.C. Milan - Le storie

Di Michele Ansani, Gino Cervi, Gianni Sacco, Claudio Sanfilippo Hoepli editore, pag. 446 € 29,90

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