Fisico e qualità, aveva convinto già Thiago Motta. Ora Tudor potrebbe studiare per lui una maglia da titolare col Borussia Dortmund
Il 12 maggio 2006, mentre l'Italia calcistica iniziava a familiarizzare col termine Calciopoli (quel giorno esatto 41 persone furono iscritte nel registro degli indagati dando informalmente via al processo) e non sapeva che due mesi dopo sarebbe diventata ancora una volta Campione del Mondo, molto più lontano, in Montenegro, nasceva Vasilije Adžić. L'autore del bellissimo gol del 4-3 che ha regalato la vittoria nel Derby d'Italia di ieri aveva già fatto intravedere il proprio talento nel Polet Stars, con cui ha iniziato nelle giovanili, ma soprattutto nel FK Budućnost Podgorica: nell'agosto del 2022 fa il debutto in prima squadra, entra nel finale del match contro l'Arsenal Tivat e va subito a segno.
Nasce come centrocampista ma presto fa intravedere grande duttilità e capacità di vedere la porta tanto che il suo raggio di azione man mano si avvicina alla porta avversaria. Caratteristiche che non sfuggono ai talent scout della Juventus, che l'estate scorsa lo avevano portato in Italia per una cifra vicina ai 4 milioni di euro, bonus compresi. Il suo acquisto, strutturato a fine 2023 per poi diventare ufficiale a luglio 2024, è pensato inizialmente per la Next Gen, con cui comunque gioca dieci partite segnando 4 gol, ma Thiago Motta lo porta spesso e volentieri in prima squadra: l'esordio arriva a ottobre in Serie A contro la Lazio. "Lo vedo molto bene, mi piace" dice di lui il tecnico italo-brasiliano.
Doti che hanno convinto pure Tudor, che ieri ha detto: "Stiamo lavorando con lui da 5-6 mesi. Crediamo che sia un giocatore forte, ha un tiro raro, ha una bella gamba oltre a corsa e umiltà". Non solo, ha anche grande fisico tanto che qualcuno in patria lo paragona a Sergej Milinkovic-Savic o addirittura a Kevin de Bruyne anche se lui, nel giorno della presentazione, aveva detto di avere due idoli: Lionel Messi e Zinedine Zidane. Sembrava potesse finire al Palermo in questa sessione di mercato, alla fine è rimasto per giocarsi le propre carte alla Juve e, a occhio e croce, ha fatto bene.
Adzic ha già esordito con la nazionale del Montenegro, segnando anche in amichevole. "Dopo Stevan Jovetic è la cosa più bella che sia accaduta al calcio montenegrino negli ultimi quindici anni" ha detto Andrija Delibasic, ds del Buducnost. Oltre al suo Paese, anche la Juve se lo vuole godere anche perché il classe 2006 si candida a una maglia da titolare contro il Borussia Dortmund, in Champions League: considerando le condizioni di Conceiçao e l'ennesima prestazione incolore di Koopmeiners, Tudor potrebbe essere stuzzicato dal promuoverlo dal primo minuto.