Inter, Icardi a mani vuote: niente gol da due mesi e rinnovo tutto da definire

Spalletti pungola club e capitano, ma si gode il ritrovato Nainggolan...

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L'Inter torna a vincere in Serie A ma continua il digiuno di Mauro Icardi, che anche a Parma ha fatto parecchia fatica sotto porta. Il capitano nerazzurro non segna in campionato dal match con l'Udinese dello scorso 15 dicembre (su azione non segna invece da Roma-Inter del 2 dicembre): sette partite che, tra l'altro, coincidono con il tormentato caso-rinnovo che ancora non è arrivato e che certo non fa bene a Maurito, come spiegato sabato da Spalletti. "Quando si lasciano a metà poi diventa più difficile per tutti - le parole del tecnico nel post partita del Tardini -. Secondo me qualche discorso di troppo si è fatto, mi sembra sia corretto ora andare a parlare di queste cose che ci siamo tirati dietro per mesi. E' evidentemente condizionato da alcune situazioni nell'ultimo periodo".

E le situazioni dell'ultimo periodo, come detto, riguardano prima di tutto un complicato prolungamento dell'attuale accordo fino al 2021. Una questione gestita dall'a.d. Marotta da una parte e da Wanda Nara dall'altra. E dopo le parole di Spalletti - che nel post partita di Parma ha chiaramente chiamato in causa anche la società - domenica sera a Tiki Taka (su Canale 5) si attende la replica della moglie-manager dell'argentino, che in tutta questa vicenda svolge un ruolo importante per definire il futuro di Icardi.

Intanto l'Inter può però godersi un ritrovato Nainggolan, che al Tardini ha confezionato il primo assist con la maglia dell'Inter in campionato. Una partita da ninja, quella del Ninja, tornato sui suoi standard dopo un lungo periodo poco semplice tra situazioni accadute dentro e, soprattutto, fuori dal campo. "Non sono mai arrivato al 100%, poi mi sono fatto male e ci sono state delle problematiche non calcistiche - ha ammesso il belga nel post partita -. So che qualcosina ho sbagliato. Adesso abbiamo fatto un patto con la società, mi hanno dato una grande mano e voglio ripagarla". Il primo passo verso il completo perdono è stato l'assist per Lautaro: ora Spalletti, che l'ha fortemente voluto e poi difeso, da lui si aspetta quel qualcosa in più che faccia la differenza da qui ai prossimi tre mesi.

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