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Bologna-Brescia, due strade diverse per il sogno scudetto

La Virtus ha cambiato faccia dall'arrivo di Ivanovic, la Germani si è fidata dell'esordiente Poeta ed è cresciuta in maniera costante durante l'anno

12 Giu 2025 - 07:00
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Virtus Segafredo Bologna-Germani Brescia è un inedito per la pallacanestro italiana. Lo è per il contesto playoff, a maggior ragione per una finale scudetto: i lombardi non erano mai arrivati a giocarsi il titolo all'atto conclusivo, né mai hanno incrociato il cammino delle Vu Nere nelle 7 precedenti edizioni di Serie A in cui la squadra ora guidata da coach Poeta era giunta alla post season. Nei 16 titoli ottenuti dalla Virtus nella sua storia, la Germani non ha mai rappresentato un ostacolo: riuscirà il gruppo di Ivanovic a superarlo per aggiungere lo stendardo n°17 al soffitto della Segafredo Arena?

GARA 1: giovedì 12 giugno, ore 20.30. Segafredo Arena

GARA 2: sabato 14 giugno, ore 20.30, Segafredo Arena

GARA 3: mercoledì 17 giugno, ore 20.30, Palaleonessa A2A

GARA 4 (eventuale): venerdì 19 giugno, orario da definire, Palaleonessa A2A

GARA 5 (eventuale): domenica 22 giugno, orario da definire, Segafredo Arena

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COME CI ARRIVANO

L'1-0 "per gentile concessione" di Milano, una sconfitta in cui sono emersi tutti i limiti di talento e fisicità rispetto a una squadra potenzialmente di alta Eurolega, due vittorie di letture e scelte drastiche all'Unipol Forum: la Virtus Segafredo Bologna si è resa protagonista di una delle semifinali più altalenanti e impronosticabili della storia recente del basket italiano. Con le spalle al muro, senza gli infortunati Clyburn e Polonara, gara-3 e gara-4 a Milano hanno mostrato tutta la fiducia reciproca tra Dusko Ivanovic e il gruppo guidato da Shengelia: la rinascita di Cordinier e Pajola dopo un mese abbondante di brutte serate, la scoperta di Taylor come point guard titolare e le ennesime prove da campioni di Toko e Daniel Hackett hanno riportato entusiasmo a palate nel capoluogo emiliano. 

Doppia vittoria in trasferta a Trapani, la prima accettando i ritmi infernali imposti dal PalaShark e la seconda imponendo il proprio attacco a metà campo, prima di concludere la serie alla prima occasione possibile davanti ai 5164 del Palaleonessa A2A: la semifinale giocata dalla Germani Brescia varrebbe di per sé gli elogi e i complimenti riservati ai vincitori di uno scudetto. Li varrebbe per gli aggiustamenti difensivi proposti da coach Poeta, per la presenza nei momenti chiave delle partite di Ivanovic (gara-1) e capitan Della Valle (gara-2 e gara-3), per il 16/18 al tiro nelle tre sfide ad Alibegovic e compagni di Maurice Ndour, per il rendimento in crescita di Dowe e del resto della panchina. I biancoblu hanno già riscritto la storia del club: 3-0 senza fattore campo su Trapani, prima finale scudetto di sempre per la società di Graziella Bragaglio e dell'AD Mauro Ferrari.

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I FACCIA A FACCIA STAGIONALI

Brescia-Bologna 98-97 (LBA, 9° turno, 1 dicembre 2024, Palaleonessa A2A): match folle al PalaLeonessa. Nel secondo periodo Brescia vola sul +10, poi si spegne: Belinelli firma due triple che valgono il sorpasso e il 46-51 per le V nere a metà partita. Nel terzo periodo la Virtus (ancora allenata da coach Banchi) vola sul +8 e sembra in pieno controllo: 64-72 quando mancano solo dieci minuti. Brescia rientra sul -1 con Ivanovic (82-81), viene ricacciata sul -8 da Hackett-Shengelia ma non molla: Burnell firma il pari sul 93-93 e troneggia nel finale: tripla del controsorpasso, due liberi per il 98-97 e l'errore che concede solo 3.5" alla Virtus per rispondere. Hackett sbaglia e consegna il successo a Brescia. MVP Burnell con 24 punti davanti a Ivanovic (22), alla Virtus non bastano Shengelia (20) e Belinelli (16)

Bologna-Brescia 91-79 (LBA, 26° turno, 14 aprile 2025, Segafredo Arena): "Scegliere chi, nel 91-79 del lunedì di LBA, sia risultato più decisivo degli altri nella prova di forza del collettivo di coach Ivanovic, è abbastanza semplice. Testa e spalle sopra tutti, anche per il linguaggio del corpo e il valore simbolico dei momenti di protagonismo nella gara, Isaïa Cordinier": simile all'intro del commento di gara-3 di semifinale playoff delle Vu Nere, nel Monday Night emiliano di metà aprile servì una serata da 21 punti (6/10 da 2, 3/3 da 3), 4 rimbalzi, 3 assist e 2 palle recuperate in 31' del francese per rimontare il -15 di metà secondo quarto (26-41 al 15') e regalare alla Virtus il 3° di 7 successi consecutivi per chiudere la regular season al 1° posto.

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L'UOMO PIÙ IN FORMA

Toko Shengelia e Nicola Akele saranno fondamentali nel gestire spaziature e minuti contro i quintetti con e senza Bilan, reduci da una semifinale dal grande rendimento per status (21.3 punti di media nelle 3 vittorie per il georgiano) e per efficacia (la difesa di Akele ha limitato, per quanto possibile, il talento da fuoriclasse di Mirotic). Per le speranze virtussine di chiudere al meglio la stagione, tuttavia, nessuno sarà più importante di Isaïa Cordinier. Il francese visto nella serie con Venezia e nelle sfide casalinghe con l'Olimpia rischia di essere addirittura dannoso per l'attacco virtussino, quello visto nelle ultime due gare con Milano (19 punti in gara-3, 14 in gara-4, grande attenzione difensiva in entrambe) è tutto ciò che serve a questa Bologna per rendere un inferno la serie degli esterni di Brescia.

Dal 24 maggio a oggi, Amedeo Della Valle ha segnato il 58.3% delle 24 triple tentate, ha sbagliato solo uno dei 23 tiri liberi guadagnati, ha distribuito 4.5 assist a gara: da gara-4 con Trieste e durante tutta la serie con Trapani, il 32enne di Alba ha trovato l'efficacia che in stagione ha saputo centellinare al meglio. Nei due precedenti stagionali con le Vu Nere, l'ex Olimpia ha totalizzato un 6/19 poco lusinghiero dal campo ma è arrivato caldo nel momento giusto della stagione, nonostante le partite coi siciliani gli abbiano riservato il trattamento di Petrucelli, uno dei migliori difensori del campionato. Tra Hackett, Cordinier e Pajola, coach Ivanovic dovrà sfruttare tutte le risorse a disposizione per limitare la creazione di ADV.

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L'INCOGNITA

Ammesso che possa esserlo già da gara-1, quale Will Clyburn sarà a disposizione di coach Ivanovic per questa finale scudetto? Il coaching staff virtussino ha dimostrato di trovare un assetto alternativo (e forse più coerente) senza l'ex Efes e CSKA nelle vittorie a Milano, facendo circolare il pallone in modo molto più continuo e rapido o attaccando con blocchi sulla palla nella fascia centrale del campo: l'intensità della panchina bresciana suggerirebbe di centellinare la coscia di Clyburn insieme allo starting five bolognese. Problemi di relativa abbondanza, che quasi ogni squadra vorrebbe avere, ma che porteranno comunque a scelte difficili nel corso della prossima settimana della Virtus Segafredo Bologna. 

24 punti (7/7 da 2, 2/2 da 3, 4/7 ai liberi), 6 rimbalzi, 2 assist, 2 palle recuperate, 30 di valutazione e +11 di plus/minus nella vittoria di misura dell'andata; 14 punti (3/6 da 2, 2/3 da 3, 2/4 ai liberi), 5 assist e 4 rimbalzi, 22 di valutazione, +3 di plus/minus nella sconfitta di 12 punti al ritorno, ultimo ad abbandonare la nave di coach Poeta. Se Jason Burnell avesse giocato sempre e solo contro la Virtus Bologna nel 2024/25 staremmo parlando di un'annata jordaniana: replicare questo rendimento, ancora mia visto ai playoff, non è scontato, considerato il nuovo protagonismo trovato da Nicola Akele nel suo ruolo nelle rotazioni virtussine...

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LA CHIAVE TATTICA

Se l'antidoto per la creazione perimetrale della Germani è già stato individuato (Hackett, Pajola e Cordinier sono state le "custodie", fisiche e tecniche, di Ivanovic, Della Valle e Dowe nella rimonta di aprile), per la Virtus rimarrà un rebus la gestione dell'attacco lombardo quando sarà Miro Bilan a muoversi e a ricevere. Tanti minuti per Ante Zizic, ideale per opporre stazza in caso di post basso ma meno indicato per una difesa di squadra più aggressiva sulle linee di passaggio? Più minuti per Momo Diouf, adatto a raddoppiare sulla palla e impedire ricezioni facili ma fisico a cui l'MVP ha dimostrato di sapersi "appoggiare" volentieri per avvicinarsi a canestro? Qualche soluzione alternativa, con coach Ivanovic ad affidarsi alla capacità di aiutare e recuperare di alcuni suoi esterni (Cordinier e Pajola)?

Dowe, Cournooh, Burnell, Mobio: trovare impatto positivo da tutti e 4 gli elementi della panchina di Brescia è uno dei tanti piccoli capolavori dello staff di Giuseppe Poeta. Contro Trapani, l'energia e la possibilità di cambiare su tutti i blocchi contro la second unit avversaria hanno permesso di mantenere alto il rendimento della Germani nel corso di tutti i 40', quello che era mancato nelle 2 sfide stagionali con Bologna. Chris Dowe in particolare, però, sembra cavalcare il periodo migliore da quando veste biancoblu: le seconde linee bresciane saranno capaci di sorprendere ancora?

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