Difesa su Della Valle, presenza a rimbalzo, lettura delle scelte difensive estreme di Poeta: ecco dove la Virtus si è dimostrata superiore nelle due gare alla Segafredo Arena
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Jannik Sinner ne ha avuti 3 consecutivi, nella finale del Roland Garros contro Alcaraz. Altrettanti punti per chiudere i conti, tradotti in gare per raggiungere le 3 vittorie nelle LBA Finals 2025, ce li ha la Virtus Segafredo Bologna: il doppio vantaggio costruito a scapito della Germani Brescia nelle sfide della Virtus Segafredo Arena rendono i bianconeri di coach Ivanovic i favoriti anche per la gara-3 del PalaLeonessa A2A (palla a due stasera, 20.30).
Un 2-0 che assume maggior valore se si considera quanto Brescia e le decisioni dello staff di coach Poeta abbiano regalato a Bologna, cioè nulla: a livello di carattere, applicazione e lettura del piano partita, la Germani si è dimostrata più che degna del palcoscenico. Alla prima finale scudetto della sua storia, i biancoblu hanno costretto la Virtus a innalzare il livello: un riconoscimento che di per sè vale quanto un trofeo, per tutto l'inaspettato percorso vissuto sin qui dai lombardi.
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Una delle sliding doors della serie, inevitabilmente, la si ricorderà a 50" dal termine del 3° quarto di gara-1: non si avrà la controprova di quanto Brescia avrebbe potuto fare nel finale del primo atto e in gara-2 se avesse senza l'infortunio di Maurice Ndour. La lesione all'adduttore richiede tra le 2 e le 3 settimane di stop, prima di rientrare: le condizioni speciali di una finale scudetto potrebbero portare forzature, ma dal 61-65 di gara-1 in avanti c'è il rischio di aver perso uno dei principali protagonisti delle Finals.
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L'effetto coperta cortissima delle rotazioni bresciane senza il senegalese (aumentati i minuti di Mobio e Burnell) si è mostrato immediatamente: 10 i rimbalzi offensivi raccolti da Bologna negli ultimi 10' del 90-87 di gara-1, con la Virtus tenuta a galla da Shengelia nei primi 3 quarti e sostenuta dai possessi extra garantiti da Diouf, Cordinier e Pajola nel finale.
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In gara-2, invece, le indicazioni di Poeta sono state ancor più drastiche: dopo non averlo mai fatto tra stagione regolare e gara-1 per non esporsi alla circolazione di palla virtussina, la Germani ha iniziato a raddoppiare (se non triplicare!) sistematicamente le ricezioni spalle a canestro di Shengelia. Il georgiano e i suoi compagni sono stati bravi a leggere le direzioni degli aiuti di Brescia per trovare tiri da 3con spazio e in ritmo (Hackett e Taylor le bocche da fuoco che più ne hanno beneficiato), convertendo le 27 triple - eguagliato il massimo dei playoff, registrato in gara-1 con Milano, 5° dato più alto della stagione di LBA da quando Ivanovic siede sulla panchina virtussina - col 40.7% (3° miglior percentuale dei playoff delle Vu Nere dopo il 40.9% di gara-1 con Venezia e il 57.1% di gara-5 con la Reyer).
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Non di una sola metà campo è però fatta la pallacanestro, specialmente quella di Dusko Ivanovic: nonostante una Brescia capace di generare buoni tiri con la maggior parte dei quintetti schierati da Poeta, il merito della Virtus è quello di aver progressivamente tolto Amedeo Della Valle dalla serie. Il conto, in termini di dispendio di energie fisiche e psicologiche, si è presentato salatissimo agli occhi del miglior italiano dell'ultima regular season nella seconda metà di gara-2: solamente in altre 2 partite negli ultimi 4 anni ADV aveva tentato meno dei 3 tiri nel 75-65 della Virtus Segafredo Arena. Una cura sfiancante, quella riservatagli in primis da Hackett e Pajola (3/12 comunque in gara-1 per Della Valle, costretto a tirar fuori i conigli dal cilindro per venire a capo della fisicità sulla palla bolognese), che ha obbligato Brescia a trasformare altri giocatori in creatori di gioco in attacco.
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Intuire cosa possa fare di più Brescia per ribaltare la serie è assai complicato: Zizic ha gradualmente diminuito il proprio impatto difensivo ma Diouf si sta dimostrando affidabile anche nel contenere tutti i cm e i kg dell'MVP Bilan, Nikola Ivanovic e Dowe hanno sopperito a momenti alterni alle fatiche di Della Valle ma non hanno l'esplosività nel breve di Taylor e Morgan. L'unico tassello mancante all'appello della Germani, Demetre Rivers, si trova suo malgrado nell'unica posizione in cui anche Bologna può scalare qualche marcia, con un Cordinier impreciso nel concludere ma nelle condizioni fisiche per trovare nuovamente una serata all'altezza. Un enigma senza fine, quello a cui la Virtus Segafredo Bologna ha proposto al resto della Serie A negli ultimi mesi: Brescia troverà una soluzione disperata?
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