I 19 punti del francese e la gara-3 della Virtus riportano il fattore campo dalla parte delle Vu Nere: compaiono di nuovo i fantasmi in casa Olimpia Milano
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Chi avrebbe pensato che la Virtus Segafredo Bologna avrebbe risposto alla vittoria in trasferta dell'EA7 Emporio Armani Milano di gara-2 alla prima occasione possibile, nel terzo atto della semifinale playoff di LBA? Pochi. Chi avrebbe pronosticato un 68-78 come punteggio finale della gara-3 dell'Unipol Forum, dopo la comunicazione dell'ultim'ora delle assenze di Polonara e Clyburn per le Vu Nere? Quasi nessuno. Ad eccezione, evidentemente, di Isaïa Cordinier e del resto del gruppo bianconero.
19 punti (5/6 da 2, 1/4 da 3, 6/6 ai liberi), 4 rimbalzi, 2 assist, 1 palla recuperata, 3 falli subiti, 20 di valutazione e +14 di plus/minus in 25': miglior realizzatore di serata al pari di Toko Shengelia, Isaïa ha risposto per la prima volta "Presente!" alle richieste di coach Ivanovic dall'inizio della post season di LBA. Lo ha fatto sin da subito: 8 punti nel primo quarto, la lucidità di attaccare Mirotic dopo averlo già fatto muovere sul perimetro e, soprattutto, la puntualità nello sfruttare l'esplosività nelle gambe per aiutare in difesa sulla linea di fondo sui passaggi verso i lunghi di Milano.
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Dopo un finale di stagione regolare da protagonista, a partire dal secondo tempo del 30° turno di regular season contro Trapani e lungo tutti i playoff, il 28enne era stato l'assente più rumoroso in casa Virtus: 8 punti, 7.6 di valutazione e -2 di plus/minus di media nella serie contro Venezia; 7.5 punti, 4 di valutazione e -0.5 di plus/minus medi nelle due sfide di apertura alla Segafredo Arena contro Milano.
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La ricostruzione delle rotazioni di Dusko Ivanovic (Taylor-Shengelia nel quintetto titolare) ha offerto più fosforo nell'attaccare una Milano più lunga, meno stanca, più sana: o nei primissimi secondi dell'azione o nei pressi dello scadere dei 24", la Virtus ha trovato spesso la soluzione migliore. E i segnali più confortanti li ha mandati proprio Cordinier, con la schiacciata da poster su LeDay allo scadere del 2° quarto a suggellare una serata playoff tra le più pesanti della storia recente bianconera.
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Perfetto nel concretizzare a gioco fermo le iniziative al tiro in avvicinamento come il resto dei compagni (19/19 dalla lunetta per la Virtus), Cordinier ha dovuto pure gestire una complicata situazione di falli nella ripresa: l'uscita per il raggiungimento del limite (2'48" 4Q, 66-72) non rende giustizia al controllo mantenuto dall'esterno di Créteil, in una gara-3 dal metro arbitrale arduo da mantenere costante.
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Toccato anche il +11 a inizio 3° quarto (35-46), è stato Cordinier a firmare il parziale più pesante della gara - e, potenzialmente, della serie: con la tripla di Brooks a riportare avanti l'Olimpia per la prima volta dall'8-7 di inizio partita (8-7), sono un passaggio schiacciato di Isaïa alle spalle del recupero di LeDay (2 tiri liberi per Diouf) e una tripla segnata dallo #00, con tanto di contatto di LeDay stesso, a mettere un paio di possessi tra Milano e Bologna - da 57-56 a 57-62 -, divario che i biancorossi di Messina non sapranno più ricucire.
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Dopo una gara-3 "sconclusionata", stando alle considerazioni del post gara di Ettore Messina, a Milano non sono concessi più passi falsi: gara-4 non lascia il tempo di rifiatare (palla a due alle 20.45 di sabato 7 giugno, ancora all'Unipol Forum di Assago), e una nuova grande prestazione collettiva della Virtus potrebbe scrivere la parola "Fine" all'annata biancorossa.
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Coach Ivanovic non recupererà Polonara né Clyburn, a meno di rientri alla Shengelia, in vista della seconda trasferta milanese. La sensazione è che le Vu Nere abbiano puntato tutte le sue fiches su gara-3, quantomeno per garantirsi di tornare a Bologna per gara-5: se questo Isaïa Cordinier non fosse però d'accordo, sarebbe un bluff da annali della pallacanestro italiana.