Il tecnico rossonero: "Se voglio rispondere alle polemiche della Fiorentina? No"
di Alessandro Franchetti© Getty Images
Sette partite e primo posto in classifica, per godersi un'aria che, in casa Milan, non si respirava da tre anni. Massimiliano Allegri ammortizza l'emergenza infortuni con una vittoria in rimonta che pesa come un macigno ma mantiene, come consuetudine, un profilo assolutamente basso evitando, innanzitutto, polemiche con la Fiorentina, furiosa per il rigore concesso su Gimenez: "Se voglio rispondere a loro? No - dice subito -. La squadra ha fatto una buona partita e fino al gol di Gosens, che potevamo evitare, non ha concesso nemmeno un tiro in porta. Dopo lo svantaggio abbiamo avuto una bella reazione e va bene così. Che messaggio lanciamo al campionato? Nessuno. Ci godiamo questa vittoria e ci prendiamo i tre punti. Da domani cerchiamo di recuperare energie, lavorando con entusiasmo, ma senza esaltarci troppo per questi risultati perché il cammino è ancora lungo".
Nel cammino c'è da capire quale sia la posizione migliore per Leao: prima o seconda punta? "Quando aveva Gimenez nel secondo tempo era sicuramente più libero di andare ma ci si può anche abituare a giocare senza centravanti perché questa sera Fofana, soprattutto nel secondo tempo, ha iniziato a fare inserimenti da mezzala ed è un vantaggio molto importante".
Intanto una decisione è stata presa: è Leao il rigorista? "Confusione prima del tiro? Non c'è stata confusione, ho indicato a Rafa di tirare il rigore: li aveva provati e li aveva tirati bene. Anche Fofana è un buon rigorista, bisogna migliorare la percentuale di rigori sbagliati. Non l'ho guardato? Non li guardo mai. Ha Torino non ha portato bene, oggi è andata meglio...".
L'inserimento di Gimenez, però, ha di fatto cambiato la partita: come mai non l'ha messo dal primo minuto? "Se avessi avuto te in panchina - dice rispondendo a Bobo Vieri -, magari partivo con Gimenez, ma in panchina non avevo nemmeno una punta e le partite durano 45 minuti. Ho aspettato il cambio perché c'era un corner ma dopo l'ammonizione di Athekame avevo subito chiamato Gimenez. Ho dovuto fare una lettura di una partita: sono stato fortunato e mi è andata bene. L'importante era tenerla in equilibrio e nel primo tempo avevamo avuto occasioni".
Resta il tempo per il miglior dato statistico possibile: il Milan non era primo da solo da tre anni, che messaggio è per le avversarie? "Nessun messaggio, dobbiamo goderci questa vittoria. Mancano tanti punti per il nostro obiettivo e da domani dobbiamo recuperare più energie possibili: venerdì siamo qui di nuovo e speriamo di recuperare forse Loftus e Nkunku. Se saremo questi giocheremo lo stesso nel migliore dei modi. Dobbiamo giocare con questo entusiasmo ma senza esaltarci perché il cammino è ancora lungo".