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Freschezza e gioventù contro classe e profondità: ecco Trento-Milano

Il rientro di Nebo e Causeur aumenta le scelte a disposizione dell'Olimpia, ma l'entusiasmo di Niang, Ellis e Galbiati spingerà ancora il volo dell'Aquila

17 Mag 2025 - 07:00
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Una sfida che in stagione ha un precedente con 34 punti di scarto e un altro che ha deciso l'assegnazione di un trofeo non può non essere un "classico", specialmente se la più attrezzata sulla carta tra le due squadre è uscita sconfitta in entrambi i casi. Dolomiti Energia Trentino-EA7 Emporio Armani Milano, #4 vs #5 dei playoff di LBA 2024/25, è quindi la serie più equilibrata dei quarti di finale ai nastri di partenza.

GARA 1: sabato 17 maggio, ore 18, Il T Quotidiano Arena

GARA 2: lunedì 19 maggio, ore 20, Il T Quotidiano Arena

GARA 3: giovedì 22 maggio, ore 20.45, Unipol Forum

GARA 4 (eventuale): sabato 24 maggio, orario da definire, Unipol Forum

GARA 5 (eventuale): martedì 27 maggio, orario da definire, Il T Quotidiano Arena

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COME ARRIVANO

10 vittorie consecutive per inaugurare la regular season di LBA, 6 successi di fila per chiudere il campionato e conquistare il fattore campo ai playoff: escludendo il settore centrale della stagione, consumato dalle fatiche di EuroCup e comunque coronato dallo storico successo in Coppa Italia, l'annata di Trento in Italia è il riconoscimento più visibile e meritato a un progetto lungimirante e sano. L'infortunio di Andrea Pecchia, "coltellino svizzero" nel reparto ali, limita alcune scelte per un roster già meno profondo di per sé rispetto a quello dell'Olimpia: fare di necessità virtù, in quel del Trentino, è però una filosofia di vita.

Più che i risultati, altalenanti come nel resto della stagione - 7 vittorie e 4 stop dalla ripresa della LBA a inizio marzo, con strisce al massimo di 3 successi consecutivi - a strappare un sorriso sull'avvicinamento di Milano ai playoff di Serie A sono le condizioni fisiche del roster: Josh Nebo sembra tornato a pieno regime (non ancora a pieno ritmo) già dalla trasferta di Trapani, le impressioni destate da Causeur contro Scafati sono incoraggianti, la gestione del minutaggio di Mirotic e Shields ha beneficiato dell'uscita anticipata in Eurolega. Se la serie si giocherà sul piano della profondità di rosa, l'Olimpia di coach Messina non ha rivali.

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I FACCIA A FACCIA STAGIONALI

Trento-Milano 91-57 (LBA, 6° turno, 3 novembre 2024, Il T Quotidiano Arena): la resistenza di una Milano sfibrata dagli infortuni (Nebo, Dimitrijevic, Diop, Shields assenti) dura poco più di 10'. Il parziale di 27-11 del secondo quarto è decisivo per una fuga grazie alla quale l'Aquila non si guarderà mai più indietro, anzi: il dominio fisico della gara (46 rimbalzi raccolti dagli uomini di Galbiati a fronte dei 33 di Milano, 10 tiri tentati in più dal campo per i bianconeri) è totale. Per i trentini 5 uomini in doppia cifra: emblematico che il top scorer di serata, per l'unica volta in tutta la stagione, sia capitan Toto Forray (16 punti in 18', 4/6 da 3).

Milano-Trento 63-79 (Frecciarossa Final Eight, 16 febbraio 2025, Inalpi Arena): ancora Toto Forray a suo modo decisivo, nella pagina più piacevole scritta finora nella storia dell'Aquila. Uscito per limite di falli verso la fine del 3° quarto, la leadership dell'argentino riesce a trasmettersi al resto del gruppo bianconero, capace di respingere i tentativi di rientro di un commovente Mirotic (20 punti con 14 viaggi in lunetta per la stella di coach Messina). L'MVP della finale di Coppa Italia è Jordan Ford: 23 punti in 24' per il californiano, imprendibile per la stanca difesa biancorossa così come il resto degli esterni bianconeri (Ellis, Niang, Cale).

Milano-Trento 89-87 (LBA, 23° turno, 23 marzo 2025, Unipol Forum): nell'ultimo e più equilibrato confronto stagionale tra Olimpia e Aquila. Milano tocca anche la doppia cifra di vantaggio nel terzo quarto, aggrappandosi alla fisicità di Shields e ai canestri dalla distanza di LeDay; Trento beneficia però di una delle tanti grandi serate stagionali di Anthony Lamb (4/6 da 3, 18 punti come Jordan Ford) per rosicchiare il distacco e, con la schiacciata di Mawugbe, pareggia a quota 82 con 2' sul cronometro. Decisivi, nel tiratissimo finale, i tiri liberi e la tripla del "solito" Nikola Mirotic.

L'UOMO PIÙ IN FORMA

Tra le stagioni da migliori prospetti e/o italiani del campionato di Ellis e Niang, tra l'annata da candidato MVP di Anthony Lamb e quella da Coach dell'Anno di Paolo Galbiati, l'abbondanza di scelte in casa Dolomiti Energia Trentino è complicata. Per i precedenti stagionali contro l'Olimpia e le 4 prestazioni da almeno 20 punti nelle 11 gare post Coppa Italia, Jordan Ford sarà ancora la variabile impazzita pronta a far saltare il banco: in una serie che potrà andare molto bene o molto male, considerando la diversità fisica e tecnica dell'ex Sacramento Kings rispetto a tutti gli altri giocatori schierabili da coach Galbiati, le sensazioni alla vigilia sono però tutte dalla parte di Ford.

Armoni Brooks è il più "caldo" tra gli esterni schierati da Messina negli ultimi 2 mesi di LBA - 5 gare da almeno 15 punti nelle ultime 10 gare disputate, con picchi da 27 e 29 punti - ma, paradossalmente, rischia di non essere nemmeno nei 12 che andranno a referto all'inizio della serie: l'esperienza da veteranissimo di Fabien Causeur impone scelte crudeli in quanto a turnover degli stranieri. Con 7 uomini per 6 posti (Dimitrijevic e Gillespie paiono già certi della tribuna), sembra che tocchi al tiratore texano rimanere col cerino in mano. A meno che il coach dell'EA7 decida di ruotare 7 stranieri nella serie...

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L'INCOGNITA

Perdere per infortunio Andrea Pecchia, presente in 28 delle 30 gare stagionali - almeno 11' sul parquet in 27 occasioni -, presenterà di certo il punto di domanda più grande, non solo per la duttilità dell'ex Cremona ma anche per la "novità" della situazione. Nella settimana di Coppa Italia, lo staff di coach Galbiati ha saputo ovviare all'assenza di un elemento chiave della rotazione (Bayehe) con quintetti più "sperimentali", sfruttando le leve di Niang: e se in questo caso fosse l'aumento del minutaggio di Denis Badalau, ex della partita, 19enne rumeno che ha trovato i primi impieghi "reali" in LBA alla terzultima e ultima gara di stagione regolare?

Se quello sulla testa di Josh Nebo è un interrogativo con risposte potenzialmente solo positive, quello sulla tenuta mentale collettiva di Milano potrebbe ottenere repliche meno soddisfacenti. Così, d'altronde, è stato fin qui nel 2024/25: varie situazioni "pesanti" o da dentro o fuori (finale con Trento in Coppa Italia, sfida a Trapani e Virtus in LBA, le 4 sconfitte consecutive tra marzo e aprile in Eurolega) hanno visto Milano come assente ingiustificata sul parquet. Un roster finalmente al completo, d'altro canto, è la miglior garanzia anche sotto questo punto di vista.

LA CHIAVE TATTICA

Per rappresentare gli sforzi in termini di ritmo e pallacanestro ad alta intensità, una delle caratteristiche che ha reso così grande la stagione di Trento è la tenuta del sistema difensivo sul perimetro. La statistica più emblematica, specialmente in rapporto alle lacune mostrate da Milano in materia, è la percentuale di triple realizzate concesse agli avversari: se l'Olimpia è stata la più "permissiva" tra le qualificate ai playoff (38%), le squadre che hanno affrontato l'Aquila in LBA si sono fermate mediamente al 32% coi piedi oltre l'arco dei 6,75 mt. Tamponare il talento realizzativo di Milano sarà complicato, ma Trento ha già dimostrato di avere l'atletismo per farlo.

18.3 assist avversari: anche "grazie" ai 21 e 24 registrati da Trento nelle sfide di LBA, il numero di canestri concessi da Milano grazie a una circolazione offensiva troppo "facile" è un tasto che Ettore Messina e il suo staff hanno più volte toccato nella parte finale della stagione. Il rientro di un ombrello difensivo come Nebo potrebbe aumentare gli azzardi e i rischi presi dall'Olimpia sulle linee di passaggio, con tanto di canestri in contropiede o nei primi secondi dell'azione a rendere ancor più dolce la ricompensa del sacrificio difensivo.

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