“Attenzioneeeeeeee”. Per un tifoso over 50 e fedele ascoltatore di “Tutto il calcio minuto per minuto” l’urlo di battaglia era doc e aveva un solo padrone: Ezio Luzzi. Capace di interrompere un Ameri o un Ciotti impegnati nella partita scudetto per “cantare” un gol (con tutto il rispetto) del Licata o del Matera. Ezio Luzzi è ancora oggi ai microfoni: il 10 dicembre compirà 88 anni ma la parlantina su Radio Elle (elle come… Luzzi, elementare, Watson…) è sempre quella dei tempi migliori. E la sua autobiografia - pubblicata da Baldini & Castoldi con prefazione di Arrigo Sacchi e postfazione del suo collega Rai Emanuele Dotto - attraversa sessant’anni di sport.
Scritto (prima, sul Corriere dello Sport) e parlato poi, dal 1960 al ’98, attraverso i microfoni di RadioRai. Dalla Serie B (il suo “regno”) alle Olimpiadi passando per Mondiali ed Europei di calcio e scoprendosi anche, già in pensione, brillante co-conduttore con Ernesto Bassignano di una trasmissione cult di inizio Duemila, “Ho perso il trend”.
E per chi magari ripensa a Luzzi come a una “macchietta”, vale la pena ricordare che fu lui il primo a dare la notizia di Diego Maradona al Napoli nel luglio ‘84 così come ad informare sull’attentato ai Giochi di Atlanta del 1996.
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