Napoli, De Laurentiis all'attacco: "Il San Paolo è un cesso". De Magistris risponde: "Con 20 milioni lo ristrutturo io"

Il presidente contro il sindaco: "Mi ha tradito". Il primo cittadino lancia la sua controproposta

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La questione stadio ha fatto andare su tutte le furie Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli non ha gradito le parole del sindaco di Napoli De Magistris: "Ha detto che non abbiamo presentato un'offerta seria? A gennaio mi ha stretto la mano e ora mi ha tradito. Sono basito". Poi il numero uno del club partenopeo è andato all'attacco: "Il San Paolo è un cesso e mi vergogno".

AdL ha parlato in esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli:"Ho letto stamattina delle parole del sindaco De Magistris. Sono rimasto spaesato da queste parole. Il signor sindaco De Magistris, qualche mese fa, è venuto a cena con me a Roma e gli ho spiegato tutti i miei programmi per lo stadio. Gli ho spiegato che avrei messo a disposizione 20 milioni di euro per questi lavori, ed era felicissimo. Ci siamo stretti la mano ed abbiamo trovato l'intesa. Dopo questo incontro ho iniziato a ricercare persone competenti per eseguire questi lavori, alla fine ho scoperto che lo Juventus Stadium era stato fatto dall'architetto Zavanella, l'ho chiamato subito ed abbiamo trovato un accordo con lui. Per queste cose, chiaramente, occorre seguire un lungo iter burocratico tra studio di fattibilità ed altre pratiche richieste per questo tipo di interventi. L'ultima parola spetta sempre al Comune per approvare questo tipo di progetti. Oltre ai 20 milioni che avevo messo a disposizione, avevo previsto un ulteriore struttura da 45mila metri per un centro commerciale a Piazzale Tecchio, che sarebbe diventata zona pedonale".

Poi le bordate: "Il Sindaco può dire quello che vuole, io ho portato il Napoli, unica squadra in Italia, per sei anni consecutivi in Europa. Tutta la monnezza di Napoli che hanno trasmesso nel mondo è stata riqualificata dal Napoli calcio, che ha fatto onore alla città con i risultati sportivi. Nonostante la schifezza, della schifezza, della schifezza, della straschifezza del San Paolo, che ci viene dato solo il giorno della gara, per il quale non siamo responsabili della manutenzione. Noi siamo responsabili solo del manto erboso, che è stato definito il migliore d'Italia. Io mi vergogno di ospitare le gare in questo stadio, dove non ci sono i bagni e dobbiamo far venire i bagni chimici dalla Toscana. C'è sempre un problema in questo stadio, ho imparato ad amarlo così com'è grazie ai nostri tifosi ed i loro cori. L'altro giorno, nella gara contro la Juventus, c'era Andrea Agnelli che, abituato allo Juventus Stadium, si guarda intorno al San Paolo e resta smarrito.

Ora AdL vuole chiarezza: "Come faccio io a gennaio ad investire 20 milioni sul mercato in queste condizioni? Mi verrebbe voglia di venderli tutti i giocatori! Come si fa ad investire in questa città, con il Sindaco che ti tradisce in questo modo? Spero che le parole del Sindaco siano state frutto di un malinteso. Mi stanno dando un grande cesso a disposizione. Dovrebbero darmelo gratis questo cesso dove ci fanno giocare. Dovrebbero darmelo gratis, invece mi fanno pagare un affitto stratosferico".

C'è la possibilità di costruire un nuovo stadio: "Se entro il 30 ottobre io non ho ancora una convenzione Ponte, dichiarerò il de profundis dello Stadio San Paolo con la morte del cuore, e mi andrò a cercare un terreno per costruire un impianto da un'altra parte. Zavanella mi ha già fatto il progetto. Basta un mio fischio e ci saranno 100 industriali al mio fianco per questo progetto".

Il presidente azzurro è comunque disponibile a chiarirsi con il sindaco: "Non ho nulla contro di lui e venerdì sera (appuntamento settimanale di intervento radiofonico di De Magistris a Kiss Kiss Napoli, ndr) sono disponibile ad avere un confronto con lui".

Nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Napoli, avrebbe dovuto avere luogo la discussione sulla stipula della concessione ponte tra Comune e SSC Napoli per l'affidamento del San Paolo, anticipata da una delibera proposta dalla Giunta e da una discussione preliminare in Commissione Sport nella giornata di ieri. La seduta però è stata sciolta per mancanza del numero legale. Prosegue dunque l'impasse sul tema.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Luigi De Magistris, che tramite la web tv del Comune di Napoli ha parlato della questione stadio: "Il dialogo con De Laurentiis non si è interrotto, quello che vorremmo è poter operare in sinergia con il Napoli per rispettare un impegno preso con la città ma se non sarà possibile dovremo valutare le alternative. Dobbiamo chiudere la partita entro il 2015, prima delle elezioni amministrative. Il progetto è stato presentato ma non sono convinto, e se davvero l'investimento che De Laurentiis vuole fare è di 20 milioni, non ci siamo proprio. A quella cifra, rispondo che ce ne faremo carico noi tenendoci lo stadio e cedendolo al Napoli a domanda individuale. Non si tratta di un ultimatum, ma non sta nè in cielo nè in terra che De Laurentiis pensi di poter ottenere uno stadio come il San Paolo a una cifra così ridotta".

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