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Dopo la vittoria con l'Atalanta, contro il Qarabag al Maradona gli azzurri si rimettono in carreggiata anche in Champions con una prova solida
di Stefano Ronchi© IPA
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Dopo la bella ripartenza in campionato, il Napoli torna a correre anche in Europa contro il Qarabag. E lo fa con una prova solida e interessante sotto diversi aspetti. Contro la rivelazione della prima parte di questa Champions League, gli azzurri partono col freno a mano tirato, ma col passare dei minuti aumentano i giri e nella ripresa mettono alle corde gli azeri. Merito di una compattezza di squadra importante che ha consentito a Milinkovic-Savic di tenere la porta inviolata, della spinta degli esterni che hanno dato gamba e dinamismo alla manovra e di un atteggiamento tattico che ha esaltato le qualità e la duttilità di una rosa ampia e zeppa di talento.
Dopo mezz'ora al trotto e con pochi guizzi, contro il Qarabag nel primo tempo è toccato a Lang da una parte e Neres dall'altra dare imprevedibilità, rapidità e qualità al gioco azzurro. Due frecce "velenose" nell'arco di Conte. Nella ripresa, dopo il rigore sbagliato da Hojlund, poi ci ha pensato McTominay a sfondare il bunker azero facendo valere la fisicità nei duelli e spaccando la partita con due giocate decisive da "ariete". La prima, di testa, ha rotto l'equilibrio. La seconda, con la complicità della deviazione di Jankovic, invece ha chiuso i conti e archiviato la pratica.
Un uno-due cinico e implacabile, agevolato dal cambio di modulo con Neres seconda punta e da un maggior dinamismo nell'attacco della profondità. Una prova di maturità che, oltre alla pazienza e alla consapevolezza dei propri mezzi, ha messo in mostra anche una squadra camaleontica, unita e compatta. Tutto con tre punti pesantissimi in più per il cammino in Champions.