Nella sua gestione il croato ha alternato nove giocatori offensivi con un rendimento decisamente al di sotto delle aspettative
di Stefano RonchiL'avventura di Igor Tudor alla guida della Juventus si è appena chiusa con l'esonero dopo otto mesi intensi e complicati. Subentrato a Thiago Motta a marzo, a cavallo di due stagioni il tecnico croato ha gestito un pacchetto offensivo ampio ma disomogeneo, composto da nove attaccanti in parte non confermati, in parte ceduti e in parte rimasti in bianconero. Tutto senza riuscire mai a trovare davvero la quadra nel reparto.
Tra Serie A, Champions League e Mondiale per Club, il bilancio complessivo degli attaccanti di Tudor parla di 27 gol segnati, con un minutaggio distribuito in modo irregolare e un rendimento molto al di sotto delle aspettative. Alcuni hanno giocato con più continuità, altri invece sono rimasti ai margini del progetto o hanno inciso solo a tratti. Ma nessuno è riuscito ad andare in doppia cifra nel periodo preso in esame e a trascinare la squadra con i suoi guizzi.
L'attacco di Tudor alla Juve: i numeri
Nel complesso, gli attaccanti bianconeri hanno totalizzato circa 8.000 minuti di gioco effettivo. I 27 gol complessivi si distribuiscono in modo diseguale: una parte consistente è arrivata da Yildiz (8 gol), Vlahovic (7) e Kolo Muani (5), mentre i restanti sono stati firmati da Conceiçao (4), Nico González (2) e Jonathan David (1). Nessuna rete, invece, per Weah, Openda, Mbangula e Zhegrova, a testimonianza di un reparto ampio ma poco prolifico e sostanzialmente ancora da ricostruire.
Un dato significativo è anche il rapporto tra minuti e gol: Conceiçao segna una rete ogni 272 minuti, mentre Yildiz mantiene un’incidenza diretta ogni 209 minuti tra gol e assist. Troppo poco per una squadra abituata a navigare nei piani alti della Serie A ed essere protagonista in Europa.
Yildiz il più impiegato
Per minutaggio totale, Kenan Yildiz è stato il più impiegato da Tudor con 1.672 minuti complessivi tra tutte le competizioni. Dietro di lui Conceiçao (1.089) e Nico González (836), seguiti da Vlahovic (866) e Kolo Muani (769), tutti oltre quota 700 minuti. Nella parte bassa della classifica troviamo Openda (232), David (559) e Weah (384), fino a Zhegrova (36) e Mbangula (4 minuti), vere e proprie comparse nel ciclo Tudor. Dati che fotografano bene la rotazione continua e l'assenza di gerarchie fisse o bomber di riferimento nel reparto offensivo negli ultimi otto mesi bianconeri.