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L'ANALISI

Spalletti il nome di peso, Mancini da "ds", Palladino low cost: chi dovrebbe scegliere la Juve

È corsa a tre per la panchina bianconera: pro e contro di ogni candidato 

di Marco Mugnaioli
27 Ott 2025 - 20:29

Metabolizzato l'esonero di Igor Tudor per la Juventus è già tempo di guardare avanti: serve un nuovo allenatore. Impossibile già per l'infrasettimanale contro l'Udinese, per cui ci sarà Massimo Brambilla, tecnico della Next Gen, più credibile pensare che il nuovo mister possa esordire nella partita in trasferta contro la Cremonese del primo di novembre. Al momento la rosa dei candidati è ridotta a tre nomi: Luciano Spalletti, Roberto Mancini e Raffaele Palladino. Ma chi di loro sarebbe più adatto per entrare in corsa in un momento così delicato per i bianconeri? I pro e i contro di ogni opzione. 

LUCIANO SPALLETTI

Luciano Spalletti rappresenterebbe l'usato sicuro. Dopo due scommesse perse (Thiago Motta e Tudor) i vertici bianconeri potrebbero optare per un profilo del calibro dell'ex Ct. Un allenatore che conosce alla perfezione la Serie A e le sue dinamiche, pronto per entrare in corsa, con il carisma (e il pedigree) per farsi rispettare in uno spogliatoio pieno di grandi giocatori. Qualche dubbio in più sorge pensando a come Spalletti potrebbe mettere in campo la Juve. Col Napoli, il miglior progetto tattico della carriera, giocava prettamente 4-3-3 con sporadiche incursioni al 4-2-3-1. Nell'ultimo periodo con la Nazionale si era "arreso" al 3-5-2 per valorizzare al meglio i giocatori a disposizione, ma non è mai sembrato un abito tattico completamente interiorizzato. Vero è che la Juve con Thiago Motta ha giocato per larghi tratti con la difesa a 4, una soluzione tattica sparita con l'avvento di Tudor. Scelta probabilmente da attribuire alle lacune della Juve nel reparto dei terzini: oltre a Cambiaso ci sarebbero solo Kalulu da adattare e Joao Mario. 

ROBERTO MANCINI

Anche Roberto Mancini ricade nella categoria del tecnico esperto che sa cosa voglia dire allenare una big. La carriera del Mancio non è in fase ascendente dopo il burrascoso addio alla Nazionale e l'avventura con l'Arabia Saudita non finita nel migliore dei modi. L'ex ct però potrebbe essere l'uomo giusto per iniziare un nuovo progetto tecnico. La Juve negli ultimi anni ha speso molto senza ottenere risultati: diversi acquisti non hanno reso secondo le aspettative (Openda, Koopmeiners e Nico Gonzalez solo per citarne alcuni), per non parlare della costruzione della rosa, insufficiente sugli esterni e in mezzo al campo e con eccessiva abbondanza nel ruolo di punta centrale. Mancini e la sua indiscussa abilità nello scegliere giocatori (Retegui l'ultima intuizione di una lunga serie di campioni scovati) potrebbe aiutare a costruire una squadra competitiva sopperendo anche alla mancanza di una figura chiave come quella del ds. A livello tattico l'ex Inter ha sempre optato per la soluzione che potesse valorizzare al meglio i giocatori a disposizione e così potrebbe fare nella sua Juventus. Resta però il problema ingaggio: l'ex ct ha pretese economiche che le casse della Juve, già appesantite da altri due tecnici (Thiago Motta e Tudor) a libro paga, potrebbero non sopportare. 

Roberto Mancini
Raffaele Palladino
Luciano Spalletti
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RAFFAELE PALLADINO

Raffaele Palladino è il candidato più indietro nella corsa alla panchina della Juve. L'ex Fiorentina rappresenterebbe l'ennesima scommessa dopo Tudor e Thiago Motta: non si è mai messo alla prova con una big, pur avendo ottenuto buoni risultati a Monza e con la Viola. Palladino però ha alcune carte da giocare a suo favore: il passato bianconero (circa 60 presenze con la Juventus), la predilezione per la difesa a tre e, non ultimo nei criteri di valutazione, uno stipendio contenuto. Palladino potrebbe portare avanti il 3-4-2-1 di Tudor come ha fatto nel periodo di Monza o optare per un modulo con due punte per sfruttare al meglio il potenziale offensivo dei bianconeri. 

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© Getty Images  | Luciano Spalletti
© Getty Images  | Luciano Spalletti
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© Getty Images | Luciano Spalletti

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