Secondo Tuttosport rapporto freddo con la dirigenza, serve un'inversione di risultati per evitare un cambio in corsa
di Stefano FioreLa Juventus di Igor Tudor è in una fase delicata: sei partite senza vittoria, un crollo preoccupante contro un Como ben organizzato e una squadra che sembra aver perso certezze. La prestazione opaca al Sinigaglia ha evidenziato un gruppo rigido, incapace di adattarsi ai cambiamenti tattici proposti dal tecnico croato. E all'orizzonte c'è la sfida al Real Madrid in Champions League.
Non è tutto. Il rapporto tra Igor Tudor e il direttore generale Damien Comolli appare sempre più freddo. Nei recenti confronti alla Continassa, scrive Tuttosport, Comolli ha chiesto chiarimenti sulle scelte tattiche e sulle alternative al sistema di gioco, spingendo per una difesa a 4. Tudor, però, ha ribadito la sua fedeltà a un’idea di gioco che, pur con possibili aggiustamenti visti ieri a Como, non intende snaturare.
Il prossimo mese sarà cruciale per Tudor. Con sfide come Real Madrid, Lazio, Udinese, Sporting e il derby contro il Torino, il tecnico è chiamato a invertire la rotta. Non si tratta solo di punti, ma di ridare ambizione, qualità e prospettive a un ambiente demoralizzato. La Juventus, pragmaticamente, sta già valutando tutte le opzioni: dalla conferma di Tudor alla possibilità di un cambio in panchina.
Se la situazione non dovesse migliorare, la dirigenza potrebbe considerare alternative. Tra i nomi circolano figure di spicco come Luciano Spalletti e Roberto Mancini (come confermato a Pressing da Sandro Sabatini), ma anche giovani emergenti come Raffaele Palladino, che troverebbe nel dt Modesto un valido alleato. Non mancano piste straniere vicine a Comolli, come Marco Rose ed Edin Terzic. Tuttavia, la Juventus sembra ancora orientata a sostenere Tudor, almeno fino a fine stagione, per evitare stravolgimenti prematuri.