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Chivu sceglie un'Inter 'conservativa' contro la Juve: il piano nerazzurro per il derby d'Italia

La sola novità potrebbe essere rappresentata dall'inserimento in difesa di Akanji

12 Set 2025 - 09:08
 © Getty Images

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Sarà un'Inter conservativa, con tutta probabilità, quella che si vedrà domani pomeriggio allo Stadium contro la Juve. Ma in che senso conservativa? Bene, a meno di cambiamenti repentini - Chivu è atteso in conferenza alla13.30 e potrebbe così darcene conto in prima persona - al momento tutto lascia intendere che rispetto all'anno passato l'undici iniziale potrebbe vedere una sola novità, tutt'al più due.

Quello di ieri, innanzitutto, è stato il primo allenamento a ranghi completi dopo il rientro dei vari nazionali: il solo che ha svolto una seduta di recupero è stato capitan Lautaro, l'ultimo a rientrare alla Pinetina dopo il doppio impegno con l'Argentina. Ma sul Toro non ci sono dubbi: sarà in campo al fianco di Thuram. La novità, al netto della rifinitura odierna, è rappresentata da Akanji che dovrebbe panchinare Bisseck e affiancarsi in difesa ad Acerbi e Bastoni: Chivu punta sulla rapidità e sull'esperienza dello svizzero per contenere l'attacco bianconero.

L'altro ballottaggio riguarda invece il centrocampo: se Barella è intoccabile e Calhanoglu, nonostante le ultime apparizioni sotto tono, continua a essere centrale nei piani del tecnico interista, resta da decidere chi tra Mkhitaryan e Sucic completerà il centrocampo: al momento è 50/50, difficile sbilanciarsi. Chivu ha avuto modo di lavorare in queste due settimane sull'inserimento di Diouf e non è certo un mistero che faccia molto affidamento sulle doti di incursore di Frattesi ma per i due è più probabile un utilizzo a partita in corso. Così come sulle fasce dove inamovibili paiono essere Dimarco e Dumfries.

Tutto questo si traduce ancora in un 3-5-2 che al momento rappresenta ancora il modulo base nerazzurro, per lo meno inizialmente: la posta in gioco, per quanto si sia solo alla terza giornata di campionato, è già alta, se non altro perché l'Inter arriva al derby d'Italia con tre punti di svantaggio sui bianconeri e il peso del ko interno contro l'Udinese sulle spalle. Meglio dunque affidarsi al noto, almeno inizialmente, tenendosi le nuove carte da giocare a partita in corso.

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