Inter-Milan, le immagini dell'Euroderby di ritorno
Un doppio derby vinto senza subire gol e l'Inter si regala la finale di Champions League, la sesta della sua storia, dopo 13 anni dall'ultima volta. Era il 2010, era l'Inter di Josè Mourinho e di Milito. Oggi è l'Inter di Simone Inzaghi e di un altro argentino, Lautaro Martinez, che proprio il Principe eroe di Madrid ha portato a Milano. È festa grande in casa nerazzurra: il 10 giugno a Istanbul appuntamento con la storia. Un traguardo costruito dopo una fase a gironi che sembrava complicata e che invece ha dato certezze. E con il passare dei giorni è diventato realtà. Se il campionato si è vista un'Inter ad alti e bassi, una squadra incostante, in Europa ha trovato la sua espressione migliore. E non è finita qui.
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Porto, Benfica e poi il Milan. Dopo l'euroderby di andata deciso nei primi 11', l'Inter si ripete in quello di ritorno, raggiungendo la finale senza mai perdere nella fase a eliminazione diretta di questa edizione. Corre un paio di rischi ma non dà mai l'impressione di poter cadere, cedere a un avversario che deve rimontare a tutti i costi. È una squadra solida e grandi meriti vanno a Inzaghi, spesso criticato per le sue scelte e dato addirittura in bilico in panchina, dopo le tante, troppe sconfitte in campionato. Il raggiungimento della finale di Champions è anche il suo riscatto e un'ulteriore conferma che le Coppe sono il suo giardino preferito. L'unico altro allenatore italiano, prima di Simone Inzaghi, a condurre l’Inter in finale di Coppa dei Campioni/Champions League era stato Giovanni Invernizzi nel 1972.
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Una bella soddisfazione per il tecnico nerazzurro, che ha saputo gestire al meglio i suoi uomini, in tutti i reparti. Ha finalmente potuto contare su Lukaku tornato a essere quello vero, e sulla sua grande intesa con Lautaro. Anche ieri è stata LuLa. Per il 25° gol stagionale di Lautaro Martinez. Contro nessun altro avversario il Toro ha segnato più gol con l'Inter che contro il Milan (8): è il giocatore che ha segnato più reti al Milan in tutte le competizioni da quando è arrivato in nerazzurro nel 2018/19. "Un sogno che avevamo coltivato già dai sorteggi. Dovevamo crederci, ma l'abbiamo ottenuto con merito", ha detto Inzaghi dopo la gara di ieri. Al fischio finale l'abbraccio con i suoi collaboratori e una pacca sulle spalle di Barella, emozionato in lacrime. Ma consapevole che il lavoro non è ancora finito. Istanbul aspetta l'Inter. Prima altri obiettivi da raggiungere. Con un sogno da realizzare.
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