L'ex centrocampista del Real: "Non voglio dire che io sia tifoso dell'Inter, però..."
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"Se dovessi scegliere tra un sistema d'allarme, un pastore tedesco o un Acerbi davanti casa, sceglierei Acerbi. È pura mentalità": investitura magari poco ortodossa ma certamente suggestiva quella di Toni Kroos nei confronti del difensore dell'Inter, protagonista assoluto nella semifinale di Champions contro il Barcellona, non solo per il gol da centravanti tanto puro quanto anomalo che ha portato il match ai supplementari, preludio del trionfo nerazzurro. "Ma anche Dumfries e Bastoni sono delle macchine: hanno ribaltato la partita due volte. Chapeau anche al Barça: una pubblicità straordinaria per il calcio, perché sembrava che potesse succedere di tutto da un momento all'altro".
L'ex centrocampista tedesco del Real Madrid è intervenuto all'interno del podcast "Einfach mal Luppen" condotto dal fratello Felix. Al centro della discussione, la grande prestazione dell'Inter contro i blaugrana: "Non voglio dire che io sia un tifoso dell'Inter, ma forse gli ultimi dieci anni mi hanno davvero influenzato, tanto da spingermi un po' contro il Barça. Però in qualche modo ero contento per l'Inter, felice quando il risultato era sul 3-3. Per come giocano a calcio i ragazzi del Barcellona, bisogna però davvero fare i complimenti a Hansi Flick: è semplicemente uno spettacolo. Ma chi è stato migliore? Entrambe le squadre sapevano esattamente come far male all'altra. L'Inter ha difeso in maniera incredibile, ma ha segnato sette gol".