Real, su Lopetegui l'ombra di Conte

La vittoria in Champions non basta: se perde il Clasico l'ex ct spagnolo salta

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L'aria che tira non è di quelle buone e non è bastata nemmeno quella familiare di Champions per spazzare via le nubi. Julen Lopetegui resta appeso a un filo. Non importa se il suo Real ha in qualche modo mandato in archivio la pratica Viktoria Plzen. Lassù si sono fatti la bocca buona a furia di successi facili facili e tutto questo arrivare in affanno alla meta è un boccone che non va giù per niente. La dead line resta il Clasico, il primo senza Ronaldo e Messi dopo una vita, e proprio l'assenza di CR7 sembra aver spezzato un incantesimo, un equilibrio che era poi la certezza di essere i più forti.

Intanto l'ex ct della Spagna rimane attorcigliato dentro fili di incomprensioni e scelte sbagliate che lo inseguono da mesi. Poteva essere il suo Mondiale, il Mondiale della Roja, e invece in rosso sono rimasti solo i suoi conti: disperso in Liga, mai convincente in Europa, in cima (per ora) a una lista lunga così di allenatori pronti a sedersi al suo posto. E finita la musichetta della Champions, di sedie libere ce n'è sempre meno.

E così, mentre i titoli dei giornali spagnoli sono impietosi, si impenna il titolo di Antonio Conte. Strana questione, per dire la verità: Guti e Solari, due ex della Casa blanca, restano opzioni facili e, di conseguenza, in pole per sostituire Lopetegui. Conte, però, è il nome grosso da consegnare all'esigente popolo madridista. Che, tanto per cominciare, chiede certezze.

Non stupisce, quindi, che Florentino Perez, sotto traccia, stia lavorando per l'ex Chelsea. Un lavoro minuzioso, con tanto di contatto nei giorni scorsi con i legali dell'allenatore pugliese per capire in che modo scavallare l'ostacolo Abramovich. Conte, come ricorda calciomercato.com, ha un contratto in essere da 10,8 milioni e, manco a dirlo, non ha alcuna intenzione di rinunciare al malloppo. Quindi serve uno sforzo economico da parte del Real e una volontà ferrea di arrivare alla fumata bianca. Difficile, non impossibile. Ma tutto dipende dal Clasico, dalla sfida del Camp Nou di domenica. I giorni si contano sulle dita di una mano. Che si tratti di un conto alla rovescia o della spinta per una rinascita merengue dipende soltanto da Lopetegui e dal suo Real.

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