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RECORD

C'è una squadra in Europa che sta cambiando il calcio: il Bayern di Kompany è inarrestabile

I bavaresi hanno raggiunto lo stesso numero di vittorie consecutive del Milan di Capello '92-'93

di Andrea Cocchi
28 Ott 2025 - 16:15

Adesso cominciano ad accorgersene tutti. In Europa c'è una squadra che sembra imbattibile. E' il Bayern Monaco di Kompany. Così, tanto per dare un'idea: ha vinto tutte le partite disputate finora (13, tra Coppe e Bundesliga) segnando 47 reti e subendone 9. Certo, ha una rosa straordinaria ma non ci si può limitare solo a questo. Se vogliamo fare dei paragoni, visto che ne ha eguagliato il record datato 1992/93, il Milan di Capello, che ha ottenuto lo stesso risultato più di 30 anni fa, era oggettivamente più forte, almeno a livello di singoli. Seba Rossi in porta, Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini in difesa, Gullit e Lentini sulle fasce, Albertini e Rijkaard in mezzo con Van Basten e Massaro in avanti. Con la possibilità di variare gli stranieri (all'epoca se ne potevano schierare solo tre alla volta), mettendo in campo Papin, Savicevic e Boban. In rosa c'erano anche, per dire, Panucci, Donadoni e Simone. Una squadra impressionante che iniziò la stagione da rullo compressore, prima di un normale calo che avvicinò in classifica l'Inter di Bagnoli, a cui però non riuscì il sorpasso. Quella squadra vinse tutte le partite di Champions perdendo però la finale con il Marsiglia. 

Il Bayern le assomiglia, perlomeno nei risultati. Quel Milan diede cinque gol al Napoli, all'allora San Paolo, e sette alla Fiorentina, al Franchi. I bavaresi hanno umiliato la squadra che, alla lontana, sembra l'unica in grado di tenerle testa, e cioè il Lipsia, 6-0. Poi ne ha dati cinque all'Amburgo e quattro al Werder. Kompany ha assecondato la storia recente del Bayern, mantenendo quel sistema di gioco che prevede quattro difensori, due punte larghe, un trequartista e una punta centrale. Quest'anno sono arrivati elementi nuovi che hanno permesso di utilizzare un turnover anche massiccio senza far scadere il valore dell'undici titolare. In difesa si può scegliere tra Boey, Upamecano, Kim, Laimer, Guerreiro, Tah, Davies e Stanisic. Nei due di centrocampo ci sono Kimmich, Goretzka, Bishof e Pavlovic, sulle fasce Olise, Luis Diaz o Gnabry se non viene schierato da trequartista, ruolo in cui si è messo in mostra recentemente il giovanissimo Lennart Karl, classe 2008. Davanti l'inossidabile Kane con Nicolas Jackson come alternativa. Musiala, insomma, può guarire con calma.

Kompany ha messo in piedi una squadra capace di non dare riferimenti agli avversari. Può abbassare Kimmich e costruire a tre, con i laterali bassi che si accentrano per liberare lo spazio all'imbucata per l'uno contro uno delle ali. Può attaccare con un 2-4-4, far arretrare Kane fino a centrocampo e mandare gli esterni di difesa a piede invertito a occupare le posizioni più avanzate. Poi difende con un pressing spietato uomo contro uomo fin dal primo possessore di palla avversario. Questo Bayern, insomma, sembra proprio una delle avanguardie tattiche più interessanti insieme al Psg e al Bournemouth di Iraola.