L'INTERVISTA

Napoli, Koulibaly apre: "Qui a vita? Non direi di no"

Il difensore azzurro: "È vero che Osimhen mi ha chiamato. Gli ho detto che venendo a Napoli sceglierà la città giusta"

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Da anni, da quando nel 2014 è sbarcato a Napoli, è in assoluto uno dei migliori difensori del nostro campionato e da almeno due stagioni è sui taccuini dei direttori sportivi di quasi tutte le big europee, ma Kalidou Koulibaly non sembra avere alcuna intenzione di trasferirsi ("Sento dire che andrò via, ma io qui sto bene, non capisco perché si debba parlare di mercato quando non c’è niente all’orizzonte) e anzi lavora per il mercato in entrata degli azzurri: "Osimhen mi ha chiamato. Abbiamo parlato del razzismo, gli ho detto che venendo a Napoli non avrà di questi problemi, sceglierà la città giusta", ha raccontato a La Gazzetta dello Sport

"Anch’io ho provato l’amarezza dell’insulto razzista, ma mai a Napoli. L’ho tranquillizzato, gli ho detto che se dovesse venire farebbe la scelta migliore. Poi, il resto dovranno farlo i dirigenti”, ha aggiunto Koulibaly, che poi ha speso parole al miele per la città: “La mia famiglia sta molto bene a Napoli e questo mi rende felice, qui si vive tranquilli. Se sono qui da sei anni è solo grazie a loro, perché se non si fossero trovati bene, già sarei andato via. I miei figli parlano l’italiano così come il francese. In casa parliamo entrambe le lingue". 

E proprio stando a casa durante il lockdown, il difensore sembra aver ritrovato la forma di un tempo: “La quarantena mi ha fatto molto bene, ho lavorato a casa, mi sono attrezzato una palestra nel garage per ritrovare la forma fisica: ci sto arrivando. So che quest’anno non sono stato al massimo, anche se in Champions ho fatto bene. Questa non sarà la mia peggiore stagione. Ho pagato la partecipazione alla Coppa d’Africa, mi sono portato dietro la fatica, il fisico non mi seguiva, reagiva poco”.

Ma l'argomento principale resta il futuro, quello prossimo ("Col Barcellona dovremo provare a vincere. Conosciamo il loro valore, ma anche noi abbiamo giocatori di livello e possiamo competere") e quello più lontano: “Nel calcio non si sa mai cosa succede. Non ho mai parlato con la società per andare via. Se dobbiamo trovare una soluzione la troveremo, ma io non ho mai parlato di mercato. Leggo anch’io sui giornali del mio futuro. Ma io voglio pensare soltanto a giocare, sono al 100 per cento del Napoli e mi dà fastidio essere accostato, ogni giorno, a questo o a quel club europeo. Vedremo cosa deciderà il presidente, se mi proporrà il prolungamento del contratto, cosa che mi permetterebbe di concludere qui la carriera. Al momento, ho ancora tre anni di contratto: sono tanti, e non sto pensando a null’altro se non al Napoli”.

Napoli a vita dunque? “Non direi di no. Ma non vorrei illudere nessuno. Si sa come vanno le cose nel calcio. Magari dici che resti a vita e poi vieni ceduto. Allora dico ai tifosi che io darò il 200-300 per cento fino a quando vestirò questa maglietta. Con la gente di Napoli ho un rapporto speciale, un sentimento puro”.

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