Nonostante i grandi investimenti estivi, i bianconeri potrebbero tornare nuovamente sul mercato per rinforzare il proprio attacco
di Martino CozziIn casa Juventus c'è aria di rivoluzione, l'ennesima. Questa volta, però, non si tratta né di dirigenti né di allenatori, ma della possibilità di vedere grandi novità in attacco, reparto nel quale la società bianconera ha investito molto in estate senza raccogliere, almeno per ora, i frutti sperati. Le scelte del neo AD Damien Comolli non sembrano convincere e nel corso dei prossimi mesi verranno fatte delle valutazioni per capire su chi poter puntare o meno nella prossima stagione.
Il nome più caldo è ovviamente quello di Dusan Vlahovic, il cui contratto scade a giugno 2026. Al momento, su ammissione dello stesso dirigente bianconero, i discorsi per il rinnovo sono in stand-by: "L'accordo con Vlahovic è di parlare di futuro a fine stagione: non aspettatevi nulla prima, perché non ci saranno novità", ha dichiarato ieri nel corso di un incontro con la stampa in seguito alla nomina di Amministratore Delegato. Il messaggio, però, arriva forte e chiaro: "Nessun club italiano può permettersi più stipendi da Premier, ma questo non vuol dire non essere competitivi. E noi, come tutti gli altri, dobbiamo rispettare lo Squad Cost Ratio della Uefa che impone il rapporto del 70% tra costi della squadra e ricavi". Tradotto: il rinnovo è possibile solamente a cifre inferiori ai 12 milioni attualmente percepiti dall'attaccante serbo. I bianconeri, comunque, sono consapevoli di poter perdere Vlahovic a parametro zero già nella prossima sessione di mercato, motivo che potrebbe portarli a investire nel corso della sessione invernale.
E, a proposito di rinnovi, anche quello di Kenan Yildiz al momento resta bloccato. Nelle ultime settimane ci sono stati dei contatti tra Comolli e l'entourage del calciatore ma per il momento il lieto fine non è scontato come sembrava fino a qualche settimana fa. Attualmente, l'accordo tra la Juventus e l'attaccante turco è fino al 2029 e l'obiettivo è quello di prolungarlo fino al 2030 con conseguente aumento dell'ingaggio: al momento Yildiz guadagna 1,7 milioni di euro e punta ad arrivare a una cifra simile a quella percepita da David, circa 6 milioni di euro. Tra la domanda e l'offerta, però, sembra ballare circa 1 milione di euro annuale, motivo per il quale i colloqui sono stati momentaneamente sospesi e potrebbero riprendere più avanti nel tempo. Non è da escludere un intervento in prima persona da parte di John Elkann, da sempre grande estimatore dell'attaccante ex Bayern Monaco, che nell'ultimo complicato periodo ha messo davanti a tutto la squadra nonostante un ginocchio infiammato e bisognoso di riposo. Un atteggiamento che è piaciuto molto alla società e che potrebbe essere determinante anche in fase di rinnovo.
Tra le grandi incognite del futuro ci sono sicuramente Johnatan David e Lois Openda. Il primo, arrivato a parametro zero, non sta rispettando le aspettative di inizio stagione: partito per fare il titolare si è ritrovato relegato in panchina quasi subito, complice anche le ottime prestazioni di Vlahovic. Nelle ultime ore si è parlato di un suo possibile addio con destinazione Milano, sponda Milan, un'operazione che però al momento pare difficile. Il futuro di Openda, invece, dipenderà sia dalle sue prestazioni ma anche dalla qualificazione alla prossima Champions Legaue. Per i bianconeri, infatti, scatterà l'obbligo di riscatto in caso di piazzamento tra le prime quattro, mentre il mancato raggiungimento dell'obiettivo potrebbe far saltare tutto quanto, con l'attaccante belga che tornerebbe al Lipsia in attesa di una nuova sistemazione. In attesa del nuovo direttore sportivo, in casa Juventus si è già cominciato a programmare il futuro: per tornare a vincere serve un reparto offensivo capace di fare la differenza in tutte le partite.