GP FRANCIA F.1

GP Francia: Verstappen "brucia" Hamilton, Perez sul podio. Ferrari ko: 11. Sainz, 16. Leclerc. 

Il pilota olandese allunga in vetta alla classifica vincendo il settimo appuntamento iridato davanti al rivale nella corsa al titolo. 

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Max Verstappen vince il Gran Premio di Francia superando al penultimo dei 53 giri in programma Lewis Hamilton che aveva tentato l'azzardo dell'unica sosta ai box contro le due dell'olandese della Red Bull che piazza anche Sergio Perez sul terzo gradino del podio. Domenica da dimenticare per la Ferrari che chiude fuori dai punti (11esimo Sainz, 16esimo Leclerc) e perde il terzo posto tra i Costruttori,  superata dalla McLaren, quinta con Norris e sesta con Ricciardo. Il team "papaya" passa da un deficit di due ad un vantaggio di sedici punti in classifica: 110 a 94.

Ha rischiato di gettare al vento pole position e vittoria con il taglio della prima "esse" dopo il via (perdendo il primo posto) ma Max Verstappen si è prontamente rifatto e con lui la Red Bull che, al ventesimo passaggio, lo ha rimandato in pista dopo il pit stop al comando della gara, davanti a Lewis Hamilton, fino a quel punto leader del GP ed incredulo di trovarsi alle spalle della RB16B numero 33. Poi una decina di giri a ritmo elevatissimo, proprio nel cuore della corsa, nel suo momento-chiave. Troppo elevato, giudicato addirittura insostenibile da parte dei duellanti olandese e britannico, senza la scelta di montare un nuovo treno di pneumatici. Il momento delle scelte insomma, la necessità di spezzare l'inerzia del GP e indirizzarlo verso il suo esito. La mossa vincente al 32esimo giro, quando Verstappen è rientrato ai box per il secondo cambio gomme e l'inizio della rimonta che ha portato il leader del Mondiale ad aprire una caccia ad Hamilton - al quale la Mercedes ha invece chiesto l'impresa di restare in pista - conclusa con un "facile" sorpasso al penultimo giro (commentando il quale Nico Rosberg non si è lasciato sfuggire l'occasione di punzecchiare il suo ex compagno di squadra-rivale di insolita arrendevolezza), al quale Verstappen è arrivato anche grazie allo scarso contributo di Valtteri Bottas... alla causa. Raggiunto da Verstappen, il finlandese - in quel momento secondo - ha opposto resistenza solo per un paio di curve, finendo per andare lungo in una variante ed essere infilato alla staccata successiva. Per poi (inaspettatamente) innervosirsi con il suo team per la scelta errata di non fermarsi una seconda volta ("I told you it was a two-stopper", il commento ironico del finlandese nel "team radio") ed infine perdere il terzo gradino del podio a vantaggio dell'altro pilota Red Bull Perez. Il messicano rafforza così il suo terzo posto nella classifica generale (84 punti), guidata naturalmente da Verstappen che triplica  il proprio vantaggio su Hamilton: da quattro a dodici punti (131 a 119), grazie anche al punto-bonus del giro più veloce del Gran Premio, messo a segno da Max. Ed ora il conto delle vittorie tra i due sfidanti per il titolo è perfettamente in pari: tre a testa, con Perez fortunosamente vincitore - due settimane a Baku - dell'unica domenica di "vacanza" di Max e Lewis. Mondiale Costruttori al momento saldamente in pugno alla Red Bull: 215 punti contro i 178 della Mercedes, alla quale continua a mancare un" adeguato apporto" di punti da parte di Bottas, ormai ai titoli di coda della sua avventura con le Frecce: d'argento o nere che dir si voglia.

A Le Castellet fa un brusco (e largamente inatteso) passo indietro la Ferrari. Una domenica da dimenticare, per le Rosse. Anzi da capire, per non ripeterla. Consapevoli di affrontare un Gran Premio complicato, i piloti della Rossa si erano comunque difesi in qualifica, ma la gara ha raccontato un'altra storia. Sainz è finito lungo in via di fuga (spiattellando gli pneumatici) già nei giri di schieramento, poi ha costantemente corso nei quartieri bassi della top ten, tagliando però il traguardo undicesimo e fuori dalla zona punti. Peggio ancora ha fatto Leclerc, solo sedicesimo alla fine. a fine gara Sainz si è detto sconcertato dal deficit di performance sul passo gara, Leclerc ha parlato di una SF21 che "mangia gli pneumatici" ed il Team Principal Binotto ha riassunto la situazione parlando di problemi di surriscaldamento in parte dovuti anche alla pressione degli pneumatici, di estate difficile per via delle elevate temperature appunto e di "bastosta" nel Mondiale Costruttori. Ecco, appunto:  un inatteso flop (almeno in questa misura, come detto) quello ferrarista in Francia, che è anche un "prego, s'accomodi" alla McLaren (quinta con Norris, sesta con Ricciardo) che mette la freccia e rimpiazza la Scuderia di Maranello sul terzo gradino del podio Costruttori. Domenica positiva per Daniel Ricciardo (forse sulla strada giusta per riproporre la miglior versione di se stesso). Norris da parte sua "accusa" un passivo... francese di due soli punti da Bottas nella corsa al quarto posto della generale, che vede ora il  pilota britannico avanti di diciassette punti sul finlandese: 76 a 59.

Nell'ordine d'arrivo del Paul Ricard le Rosse finiscono alle spalle anche delle Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll, nona e decima. nel Mondiale, Leclerc e Sainz (sesto e settimo con 52 e 42 punti) non "muovono" le rispettive classifiche. Punti iridati dal sapore patriottico anche per il "local boy" Pierre Gasly che si prende il settimo posto (e sale a 37 punti nella generale, appena cinque meno di Sainz...) e per il team bleu Alpine, ottavo al traguardo grazie ad un Fernando Alonso che (disperso Esteban Ocon, già dalle qualifiche) nel GP di Francia è stato - soprattutto nelle fasi iniziali - uno dei piloti più combattivi e sta ritrovando la grinta dei tempi migliori. 

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