Roma: Di Francesco rischia l'esonero, al suo posto Montella o Paulo Sousa

La furia di Pallotta dagli Stati Uniti: solo Monchi è riuscito a salvare l'allenatore, decisiva questa settimana

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Se fosse per James Pallotta, Eusebio Di Francesco non sarebbe già più l'allenatore della Roma. I fulmini del presidente dopo il clamoroso 2-2 di Cagliari sono arrivati dagli Stati Uniti, solo un pochino (ma non troppo) attenuati dall'oceano che c'è in mezzo. Delusione, rabbia, diciamo pure ira. Senso di disistima per un gruppo che non sa gestire un vantaggio, che si arrende alla prima difficoltà. Il presidente giallorosso viene descritto come furioso da chi ha avuto modo di parlargli, una furia che solamente un intervento del direttore sportivo Monchi è riuscito parzialmente ad arginare. La posizione dell'allenatore ora è a fortissimo rischio. Non è la prima volta nella stagione, ma adesso l'esonero è davvero a un passo. Una settimana, questo è il tempo che sembra concesso a Difra per dimostrare che può ancora portare avanti questa squadra. Una settimana in cui c'è da gestire una trasferta quasi inutile a Pilzen contro il Viktoria ma soprattutto il ritorno all'Olimpico per la partita contro il Genoa di Prandelli che fa seguito alla figuraccia rimediata a Cagliari. E intanto la squadra è stata spedita in ritiro dal presidente.

Resta da capire cosa succederebbe in caso di esonero. I nomi candidati alla successione sono due: Vincenzo Montella e Paulo Sousa. Proprio negli ultimi giorni Montella è tornato a parlare dopo parecchio tempo, rivendicando la sua professionalità e la sua serietà dagli attacchi che il mondo Milan gli ha rivolto dopo il burrascoso addio. Sembra quasi un messaggio indiretto, un voler dire "Io sono qui", l'attestato di una voglia matta di tornare su una panchina. Paulo Sousa in tempi abbastanza recenti ha detto chiaramente che allenerebbe la Roma con grandissimo piacere, provocando una reazione stizzita per non dire peggio dello stesso Di Francesco. In Inghilterra. soprattutto nel mondo del bookmakers, parlano ancora di un'ipotesi Antonio Conte, ipotesi al momento improbabile se si pensa che l'allenatore leccese ha declinato il prestigioso invito del Real Madrid e ha fatto sapere di non voler prendere una squadra in corsa. Un paio di mesi fa lo scossone di Pallotta ottenne lo scopo di risvegliare la Roma dal torpore e di rilanciarla. Ora la squadra è ridotta ai minimi termini dagli infortuni e staccatissima dalla vetta in classifica. Può darsi che il parafulmine Monchi non sia più sufficiente per riparare Di Francesco dai fulmini di Pallotta. E poi chi glielo fa fare, probabilmente a fine stagione se ne andrà pure lui.

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