L'attaccante nigeriano e i verbali della Guardia di finanza - da Repubblica - sul suo trasferimento in azzurro mentre il padre moriva. E sul cambio di agente...
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"Mi chiamò Gerard (il vecchio agente, ndr) per incontrarlo a Nizza. C'erano anche Luis Campos e il presidente del Lille, Gerard Lopez. Mi dissero che mi sarei dovuto trasferire al Napoli, che c'era già un accordo di massima e che, causa pandemia, per il Lille era una buona opportunità. Ma io non ne sapevo nulla". Sono le dichiarazioni - riportate da 'Repubblica' - che Victor Osimhen ha rilasciato alla Guardia di Finanza in qualità di persona informata sui fatti in relazione all'inchiesta sulle plusvalenze fittizie del club azzurro. A livello sportivo la Figc ha già archiviato la posizione del Napoli e non riaprirà le indagini, mentre il presidente De Laurentiis dovrà affrontare il processo a livello penale dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Roma con l'accusa di falso in bilancio relativo alle stagioni 2019, 2020 e 2021 per gli acquisti di Manolas e dell'attaccante nigeriano.
Da una parte il dolore per la morte del padre, dall'altra la fretta di chiudere la trattativa: "In quel periodo non avevo la testa per pensare al calcio, volevo solo sapere come stava lui - ha proseguito Osimhen, come scritto nei verbali pubblicati da 'Repubblica' - In seguito alla morte di mio padre ero arrabbiatissimo con il Lille e il mio agente, perché non ero riuscito a vederlo prima che morisse... Per rispetto del presidente del Lille andai comunque a Napoli, ma non avrei firmato nulla. Incontrai l'allenatore, che mi spiegò il progetto, e il giorno dopo De Laurentiis a Capri. Mi parlò della città e della società, ma io non capivo cosa dicesse con Giuntoli perché parlavano in italiano. Mi chiese se avessi visto il contratto, ma io non avevo ricevuto nulla. Rientrato in albergo, chiesi al mio agente la bozza del contratto. Mi disse che non l'aveva. Io mi meravigliai perché il presidente mi aveva detto il contrario. Alla fine, mi mostrò un foglio, uno pseudo accordo con il Napoli. Mi arrabbiai e volli tornare in Francia. Poi decisi di interrompere il rapporto con quell'agente". Alla fine l'affare si concluse. E sul rapporto con l'attuale agente, Roberto Calenda, prima del mandato: "A dicembre 2021 chiesi un prestito di 550.000 euro per spese familiari, che mi impegnai a restituire".