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L'INTERVISTA

Rakitic: "Modric il croato più forte di sempre, Ronaldo mi voleva alla Juve"

Lo storico compagno di reparto racconta Luka a 360 gradi regalando anche qualche retroscena inedito

04 Ott 2025 - 10:08

Luka Modric è atterrato sul mondo Serie A come un marziano. Un impatto che nessuno si sarebbe mai aspettato. Anche se in realtà qualcuno che credeva ancora nell'ex Pallone d'oro c'era: "Bisogna capire che è totalmente diverso dagli altri per il suo modo di vivere e lavorare. Il calcio oggi è più giovane che in passato, ma dà la possibilità a chi lavora molto bene – lui ha la sua squadra di lavoro, un preparatore fisico con cui lavora tutti giorni – di prolungare la carriera. Luka ama la sua professione, vive per il calcio", questa la spiegazione di Ivan Rakitic riguardo all'apparente elisir di giovinezza del suo partner nella mediana della generazione d'oro croata. Ma il fisico, anche se curato nei dettagli, non basta a rimanere anche a 40 anni a un certo livello: "Ha un’intelligenza calcistica che lo mette davanti a tutti e lo dico con grande rispetto per gli altri: ci sono giocatori più forti, più rapidi ma l’intelligenza di Luka è troppo superiore. Modric capisce il gioco e lavora ogni giorno fisicamente, infatti ora sta meglio che mai". 

In pochi conoscono Modric come l'ex Barcellona, convinto a scegliere la Croazia al posto della Svizzera anche dalla possibilità di giocare al suo fianco: "La prima volta che l'ho incontrato è stato nel 2006, amichevole Croazia-Argentina a Basilea. Io giocavo per il Basilea e valutavo già il cambio di federazione. Andai allo stadio con i biglietti del club, Luka quel giorno esordiva in nazionale e la gente mi diceva 'guarda che puoi giocare con lui'...". Com'è andata a finire lo sappiamo tutti: oltre 100 presenze con la maglia croata e uno straordinario percorso straordinario culminato in una finale mondiale. Per questo nessuno meglio di Ivan può raccontare il Luka dietro le quinte: "Non è un uomo da discorsi frequenti ma, quando parla, è bene stare molto attenti. Parla in modo serio, concreto, non grida mai ma dà indicazioni chiare. Gli piacciono gli scherzi però, quando si fa sul serio, è molto concentrato e cura tutti i dettagli". 

Poi Rakitic, nel corso dell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, parla dei rumors che spesso nell'arco della sua carriera l'avrebbero voluto in un club italiano, in particolare alla Juventus: "Cristiano Ronaldo nel 2019 mi chiamò per dirmi 'vieni con noi alla Juve'. E vi dico la verità, mi sarebbe piaciuto giocare in Italia, è il rimpianto della mia carriera". E sempre a proosito di mercato, Rakitic regala un retroscena sull'apporodo di Luka al Milan: "Pensavo che chiudesse la carriera al Real, ma vederlo al Milan mi dà grandissima allegria. Per questo deve ringraziare Igli Tare: è stato lui a portarlo a Milano". 

Un rimpianto, quello del mancao approdo nel nostro campionato, ingigantito da quanto racconta Modric dell'Italia e della Serie A: "Ci siamo sentiti ieri. Luka è molto contento, mi ha invitato a Milano, dice che il calcio è molto diverso rispetto alla Spagna ma si trova benissimo. Se vincerà subito? E' possibile ma si deciderà a marzo. A me piacciono le squadre che crescono durante l’anno: non devi essere al top a novembre o febbraio, ma in primavera".

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