VERSO MILAN-CAGLIARI

Milan verso il Cagliari, Pioli: "Non siamo più una sorpresa, dobbiamo confermarci"

Il tecnico rossonero: "Siamo cresciuti e i miei giocatori sono più pronti"

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Dopo il successo all'esordio contro la Sampdoria, il Milan di Pioli ospita il Cagliari nella prima gara interna della stagione: "Il nostro obiettivo è iniziare bene il campionato, a Genova lo abbiamo fatto e ora sarà una dura sfida contro i sardi - ha commentato Pioli -. Non siamo più una sorpresa quest'anno, dobbiamo confermarci ad alti livelli". Il pubblico tornerà a San Siro: "Dobbiamo mantenere questa compattezza con i tifosi".

LE PAROLE DI PIOLI IN CONFERENZA

Pensare al Cagliari è una priorità?
Assolutamente sì e lo abbiamo fatto durante tutta la settimana. L'obiettivo è iniziare bene questo campionato. A Genova abbiamo fatto bene, ora il Cagliari che è una squadra difficile. Sappiamo le nostre possibilità.

In cosa può crescere ancora questo gruppo?
Ciò che mi stimola è la volontà di migliorare dei miei giocatori. Ogni partita ci dà spunti per crescere e lavorare. Sono tante le situazioni in cui possiamo migliorare, tipo capire i momenti della gara per accelerare o rallentare.

Senza Ronaldo è un campionato più equilibrato?
Addio inaspettato, ma non penso che cambino le gerarchie. Ci sono sette squadre molto forti che lotteranno fino alla fine.

Com'è cambiato il Milan durante l'estate e dall'ultima sfida contro il Cagliari? 
Siamo cresciuti in consapevolezza, abbiamo presente le nostre qualità e il modo di giocare. L'importante è scendere in campo con idee chiare e non lasciarsi condizionare dalle difficoltà che ci saranno sempre. Non sarà semplice superare il Cagliari, ma dobbiamo giocare con intensità e qualità per tutta la gara.

E' cambiato l'approccio verso il Milan rispetto a un anno e mezzo fa?
Noi dobbiamo avere entusiasmo sempre, in allenamento e in ogni singola partita. Dobbiamo essere fluidi ed emozionarci per come giochiamo e cosa diamo ai tifosi. Quello che pensano i nostri avversari non lo so, ma sicuramente siamo cresciuti. Non siamo più una sorpresa, ma dobbiamo confermarci.

Hai paura di perdere Kessie?
Ora siamo concentrati solo sulla partita. Per tutto ciò che riguarda mercato e rinnovi c'è tempo e non ci riguarda.

Come sta Pellegri?
Sta abbastanza bene, ma non sarà convocato perché non è ancora al meglio. Valuteremo su come lavorare con lui per renderlo disponibile, mi auguro di averlo in gruppo dopo la sosta.

Quanto è importante il calore dei tifosi?
La magia dell'anno scorso è che pur senza i tifosi presenti, li sentivamo con noi. E' stato bellissimo già a Genova, lo sarà ancora di più domani a San Siro. Dobbiamo mantenere questa compattezza coi tifosi.

In che cosa può migliorare il suo Milan nel dettaglio?
Abbiamo lavorato bene anche in amichevole con un buon livello. Giochiamo con predominanza, adesso dobbiamo provare a essere più pericolosi. Non sempre riusciamo a trasformare in occasioni da gol le potenziale azioni pericolose. Nell'ultima parte di campo possiamo migliorare.

San Siro non sarà più un problema?
I numeri della passata stagione han parlato chiaro, il nostro obiettivo è fare meglio in casa anche perché difficilmente riusciremo a fare tanto bene in trasferta come l'anno scorso.

Come potete migliorare in attacco?
Leggendo meglio certo situazioni. Capire se usare la profondità o meno, o che tipo di giocate fare. Va al di là del singolo giocatore, sono letture di squadra da fare. Abbiamo giocatori di qualità che possono fare la differenza contro squadre che si chiudono.

Bakayoko potrebbe addirittura essere in panchina? I giovani sono pronti a reggere la pressione di San Siro?
Tiemoué non è un nostro giocatore. Non siamo più giovani come squadra, avremo effetti positivi con i nostri tifosi.

Si aspetta più gol quest'anno dai trequartisti?
Dobbiamo continuare a creare tante occasioni da gol, poi più giocatori portiamo in zona gol più diventiamo imprevedibili.

Ibra e Kessie come stanno? Ci saranno per la Lazio?
Stanno migliorando, spero settimana prossima possano rientrare in gruppo e averli a disposizione dopo la sosta.

La profondità data da Maignan a cosa è dovuta?
A Genova è dipeso dall'atteggiamento della Samp. Certo avere un portiere capace di calciare 70 metri con precisione è un vantaggio. Noi preferiamo iniziare palleggiando, ma abbiamo un'opzione in più così.

Krunic ha esordito bene con la Samp: può essere l'uomo in più per la stagione?
Vogliamo cercare di essere competitivi in tutte le partite e per questo abbiamo bisogno di tantissimi titolari. Dobbiamo alzare il livello di competitività interna. Krunic è un titolare, un giocatore intelligente e che gioca bene le due fasi. Io farò delle scelte partita per partita e tutti devono farsi trovare pronti.

Diaz è più maturo rispetto alla scorsa stagione?
L'ho trovato più pronto dello scorso campionato, ma è normale che sia così visto che l'anno scorso doveva ambientarsi. Quest'anno lui e altri sono più pronti, siamo più squadra. Brahim ha grande motivazione e abbiamo voglia di giocare e migliorare.

Cos'è scattato in Tonali?
Vale il discorso per Brahim. Voleva il Milan a tutti i costi, ha capito che questo gruppo può farlo crescere ed è orgoglioso di vestire questa maglia. L'atteggiamento farà la differenza, è una responsabilità ma anche un piacere. Ha voluto restare con noi e io mi aspettavo la sua crescita.

Cosa pensa delle convocazioni per le nazionali?
Il calendario era chiaro da tempo. Sono situazioni di competenza societaria e sanitaria, noi rispettiamo quello che ci viene detto di fare.

Bennacer può partire titolare? Cosa si aspetta da lui?
Sta meglio, è pronto per giocare dall'inizio poi vedremo. Mi aspetto prestazioni importanti perché sa riempire il campo e ha tutto nelle due fasi, ha grande qualità.

Il Milan è pronto a entrare nella leggenda in Europa?
Noi dobbiamo essere pronti per il Cagliari. La Champions l'abbiamo voluta con tutte le nostre forze perché è la competizione più importante. Faremo di tutto per essere protagonisti in un girone difficile.

Che Cagliari si aspetta?
Nelle partite precedenti in questa stagione il Cagliari è stato aggressivo e offensivo. Credo sia normale a inizio campionato dove la classifica mette meno pressione. Dobbiamo essere pronti a interpretare qualsiasi tipo di partita.

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