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Milan, dal Cdm via libera alla cittadinanza italiana a Gerry Cardinale per "meriti speciali"

Il Cdm ha dato il via libera alla cittadinanza italiana al proprietario del club rossonero

08 Ott 2025 - 23:05
Gerry Cardinale (Milan) © Getty Images

Gerry Cardinale (Milan) © Getty Images

Il Consiglio dei ministri, riunitosi mercoledì 8 ottobre, ha dato il via libera all'attivazione della procedura per concedere la cittadinanza italiana "per meriti speciali" al proprietario del Milan Gerry Cardinale. La delibera in favore del finanziere americano, fondatore del fondo RedBird, è arrivata su proposta del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, e in considerazione del parere favorevole del ministro degli Esteri Antonio Tajani. La proposta, come spiega la nota di Palazzo Chigi al termine della riunione, passerà al vaglio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Come si legge nella nota dopo il Cdm, la scelta è stata presa in quanto Cardinale "ha dato un fortissimo impulso a iniziative di solidarietà e inclusione sociale attraverso lo sport, promuovendo attività rivolte in particolare a giovani detenuti, in condizione di fragilità ed esposti a rischio di marginalizzazione".

LA NOTA DOPO IL CDM

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, vista la proposta di attivazione della procedura di concessione della cittadinanza italiana avanzata dal Ministro della giustizia Carlo Nordio e in considerazione del parere favorevole del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica il conferimento della cittadinanza italiana, per meriti speciali, al sig. Gerald Joseph Cardinale, cittadino statunitense, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91. Il Sig. Cardinale, fondatore di RedBird Capital Partners, società proprietaria di AC Milan, ha dato un fortissimo impulso a iniziative di solidarietà e inclusione sociale attraverso lo sport, promuovendo attività rivolte in particolare a giovani detenuti, in condizione di fragilità ed esposti a rischio di marginalizzazione.