PARLA IL PRESIDENTE

Lazio, l'orgoglio di Lotito: "Non siamo più la Lazietta, ora dettiamo le linee strategiche nazionali"

Il numero uno del club biancoceleste: "Siamo un grande club, stabile e padrone del proprio destino"

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Claudio Lotito tira fuori l'orgoglio biancoceleste, rivendicando il ruolo e il prestigio che la sua società sono riusciti a ottenere negli ultimi anni: "Non esiste più la Lazietta, quello è stato un momento storico, adesso è grande Lazio - ha detto in un'intervista a Lazio Style Channel, parlando dei lavori di rinnovamento del centro sportivo di Formello - Siamo liberi di decidere il nostro destino e dettiamo le linee strategiche del calcio nazionale. Lo facciamo per una capacità che ci viene riconosciuta, non per altri motivi. Ringrazio tutti quelli che mi danno sostegno per fare sempre più grande la nostra Lazio".

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Lotito è convinto che anche tra i calciatori l'immagine della Lazio sia cambiata in meglio: "Ho trascorso molti giorni a seguire da vicino i lavori del nostro centro sportivo, fino a tardi. Vogliamo ribadire l'orgoglio di appartenere a questi colori, siamo riusciti a cambiare la mentalità dei giocatori, che ora sanno di far parte di uno dei club più importanti, ci scelgono perché convinti di far parte di una delle società migliori, con strutture all'avanguardia. Accettando quindi di rappresentare ogni tifoso con fierenzza ed orgoglio. Parlando con gli addetti ai lavori, ho visto un cambiamento radicale della valutazione della Lazio e del club".

Sui lavori di ristrutturazione, si è scelto di fare le cose in grande: "Ho fatto rifare il muro di cinta del Centro Sportivo e davanti al muro verrà posto un grande scudetto illuminato, con scritto S.S. Lazio S.p.A. Training Center. Ho fatto rifare il cancello, verranno esposte due ali di aquila con il becco al centro. Direte, ma che centra? Perché c'è differenza quando arriva un calciatore e si ritrova a guardare un muro in tufo, brutto, o una cosa ampollosa, importante. Penserà di essere arrivato in un club grandissimo per tradizioni, storia, e identità. Sono situazioni che servono per rendere grande la Lazio non solo per immagine, ma anche per comunicazione. Vogliamo essere i primi in tutti i campi. Non voglio solo organizzare la prima squadra, ma tutto il sistema Lazio".

Tra le novità, un'attenzione particolare alla salute dei tesserati, particolarmente importante nell'immediato futuro, con un campionato che dovrà a lungo fare i conti con l'emergenza Covid-19: "Oggi il club ha delle cose che hanno pochissime altre società. Lo dico perché abbiamo realizzato 3 palestre meravigliose, una per la prima squadra, una per la primavera e una per le giovanili. Abbiamo costruito 3 magazzini con spogliatoi e diverse lavatrici di alto livello. Vi ricordate quando mi prendevano in giro per le sanificazioni? Queste lavatrici sanificheranno e consentiranno di mettere in sicurezza gli indumenti. Abbiamo realizzato 3 centri fisioterapici, 9 spogliatoi di altissimo livello. Gli spogliatoi della primavera sono spogliatoi che hanno la stragrande maggioranza dei club di Serie A, anche quelli blasonati. Faremo il nuovo studio televisivo per l'ospitality. Abbiamo uno studio medico con tutte le specializzazioni, ottica, dermatologia, tutto. Se arriva un giocatore gli facciamo ecografie di ogni tipo. Anche per la prostata. Abbiamo diviso tutte le strutture con le porte di cristallo automatiche, nell'area medica c'è scritto Lazio Lab, e c'è anche una sala operatoria. Abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza i nostri tesserati".

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