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VERSO JUVE-SPORTING

Verso Juve-Sporting, Spalletti: "L'obiettivo è lottare per lo scudetto, non vincerlo"

"Vlahovic sarebbe felice di restare. Yildiz mi ricorda Kvara, ma anche Di Natale. Cambiaso giocatore moderno e fortissimo"

di Stefano Ronchi
03 Nov 2025 - 19:06

Dopo la vittoria contro la Cremonese, in casa Juve è tutto pronto per l'esordio bianconero di Luciano Spalletti anche in Champions League. "Con lo Sporting sarà una partita difficilissima perché sono bravissimi a fare le sostituzioni dei ruoli e hanno una qualità incredibile di palleggio sulla trequarti", ha spiegato il tecnico. "Yildiz è a disposizione, mi ricorda un po' Kvara e un po' anche Di Natale - ha aggiunto -. Cambiaso è un calciatore moderno e fortissimo. Vlahovic sarebbe felicissimo di rimanere qui". 

LA CONFERENZA DI SPALLETTI

La gara con lo Sporting
"L'altra sera sono contento di aver fatto determinate scelte perché i giocatori mi han restituito informazioni per poter andare avanti e continuare col lavoro. Con lo Sporting sarà una gara difficilissima perché sa giocare a calcio. Sanno stare in campo e hanno un'idea di gioco ben precisa e complicata da codificare. Sono bravissimi a fare le sostituzioni dei ruoli. Poi hanno una grande qualità di palleggio sulla trequarti"

La posizione di Yildiz
"Un buon punto di partenza è chiedere al diretto interessato dove si trova meglio. Lui dice che gli piace interpretare un po' quella posizione di centro-sinistra. E' bravo se gioca da seconda punta, ma anche se gioca sull'esterno. Fa più fatica a fare rientri di 100 metri, ma anche quelli più bravi nel calcio moderno ormai lo fanno e devono sacrificarsi"

La parola scudetto
"Intanto ho parlato di lotta per lo scudetto e non di vittoria dello scudetto. C'è differenza. Dobbiamo confrontarci tutti i giorni con questo nome e questa storia che ci stimola a fare sempre di meglio. Finché la matematica non ce lo vieta, noi dobbiamo essere nelle condizioni di ambire a lottare per qualsiasi cosa. Parlando di slogan, non basta 'finoallafine', ma serve 'oltrelafine'"

La gara di Cremona
"La vittoria di Cremona è merito solo della squadra, io non ci ho messo mano. I giocatori sono stati attenti alle richieste e le risposte dal campo sono state quelle che mi aspettavo. Sono stati sempre blocco-squadra. Non sono stati lunghi tranne in alcune situazioni. Abbiamo fatto delle ricomposizioni che possono essere riusate per il futuro. Ora abbiamo un allenamento in più, quello di oggi, e serve per aggiungere informazioni. Quello che mi fa piacere sono gli occhi con cui mi guardano i giocatori. Questo per me è fondamentale e racconta la voglia dei calciatori e la disponibilità di voler far bene. Sono un buon gruppo dal punto di vista calcistico e umano"

Caccia alla prima vittoria in Champions
"La Champions è un privilegio. E' la suite del calcio. Dobbiamo avere un'idea di cosa vuol dire essere squadra e dobbiamo proteggerla con una grandissima personalità. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere quello che vogliamo fare. Uno può fare la scelta sbagliata, la scelta corretta o essere incerto. L'incertezza è peggio dell'errore. Giocare ogni tre giorni non può essere un alibi. Il calcio ora è questo. Non ci sono scappatoie. Bisogna andare dentro al campo ed essere curiosi di quello che troviamo e fare determinate scelte"

Sulle regole
"Sono dei ragazzi che si impegnano. La regola migliore è sempre il buonsenso. La Juve le regole le ha sempre avute. Si cerca di conoscersi meglio, di dare delle indicazioni e di aspettarsi dei modi condivisi. L'essenziale è aver voglia di lavorare in maniera corretta e di usare bene il tempo"  

Come sta Yildiz e chi le ricorda?
"E' a disposizione. Ho avuto la fortuna di allenare qualche grande calciatore. Uno dei più recenti con caratteristiche simili a quelle di Yildiz è Kvara. Ma anche Totò Di Natale, che ha avuto meno visibilità di altri, ma è stato un calciatore incredibile. In allenamento gli ho visto fare cose pazzesche"

Tante incertezze in questa squadra?
"Quando non c'è il supporto dell'entusiasmo a volte diventa tutto più pesante. Ci si impegna, ma i risultati non arrivano e la testa si appesantisce in un mondo che richiede ormai livelli extra-top"

Cambiaso e Vlahovic
"Sono due calciatori fondamentali per la nostra squadra. Cambiaso è un giocatore modernissimo perché non ci sono più ruoli prestabiliti, ma dei compiti da condividere con i compagni. Bisogna saper fare tante cose per comportarsi bene in tutte le posizioni. Cambiaso è un calciatore fortissimo che dà tantissime soluzioni. Ti dà la possibilità di scegliere dove farlo giocare per mettere gli altri nel proprio ruolo. Deve solo diventare più bravo di testa se vogliamo proprio trovargli un difetto. Dusan sa cos'è la Juve e che cosa ci si aspetta. E' abituato alle pressioni e alle insidie che ci sono a vestire una maglia del genere. Con lui ho parlato e sarebbe felicissimo di rimanere qui. Non lo preoccupa o lo disturba il fatto di non avere il contratto. Lui vuol giocare a calcio e l'altra sera ha dato risposte splendide sotto tutti gli aspetti"

Le aspettative per la gara con lo Sporting
"Mi piacerebbe vedere che c'è un piccolo pensiero a quello che abbiamo fatto oggi in allenamento. Qualche riferimento. Così sarei già contento"

LE PAROLE DI DI GREGORIO

Lo spogliatoio
"Quando si vince, lo spogliatoio sta meglio, ma non si può abbassare la guardia. La concentrazione è sulla gara di domani sera. Dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo fatto bene nelle ultime due gare"

Cosa è cambiato nel gruppo?
"Quando c'è un esonero i primi che si sentono responsabili sono i giocatori. Questo ci ha uniti ulteriormente, ci siamo parlati e abbiamo capito cosa migliorare. Ci sentiamo responsabili delle situazioni e di quello che capita" 

Koopmeiners difensore
"Siamo arrivati insieme. E' un professionista serio e un giocatore forte. Con la Cremonese ha fatto un ruolo che non aveva ancora fatto, ma ha dimostrato di poter giocare in quella posizione"

I margini di miglioramento
"Si può sempre migliorare. Me lo ripeto sempre. Deve essere continuo, in campo e nella vita. La mia stagione? Spero di far meglio e di aiutare il più possibile la squadra"

Obiettivo di squadra
"Quando sei la Juve, gli obiettivi sono chairi. E' una società che ha sempre vinto, quindi l'obiettivo è vincere o mettere le basi per vincere. Si affronta una gara alla volta cercando di fare più punti possibile per raggiungere l'obiettivo"

Spalletti ha parlato di scudetto
"Il mister è ambizioso come tutti noi. Alla Juve non ci si può accontentare, bisogna vincere. Dobbiamo fare di tutto per raggiungere l'obiettivo. Le sue parole sullo scudetto hanno dato valore alla direzione verso cui vogliamo andare tutti"

Il lavoro di Spalletti
"Abbiamo lavorato poco insieme in campo finora, ma la carriera del mister parla da sola. Ci ha colpito la fermezza, la volontà, l'ambizione e la voglia di aiutarci. Credo che la direzione sia quella giusta, speriamo di riuscire a far bene come con Udinese e Cremonese"

La scossa della società
"Responsabilità è stata la parola chiave dopo la sconfitta con la Lazio. Come singolo e nei confronti del gruppo e della società. Per stare alla Juve bisogna essere a un certo livello tatticamente, tecnicamente e caratterialmente. Non servono stimoli per la Champions. Arriviamo da un momento complicato con l'esonero dell'allenatore. Ci siamo parlati e dobbiamo continuare su quella squadra. La carica, la voglia, l'ambizione e la responsabilità dovranno essere la stessa delle ultime due partite" 

Ansia di dover vincere?
"Le partite qui vanno vinte sempre. Non userei la parola ansia per preparare una gara. Serve volontà per vincere la prima gara in Champions"