© Getty Images
© Getty Images
Il tecnico bianconero dopo il successo sulla Roma: "Yildiz non sa ancora quanto è forte"
di Alberto Gasparri© Getty Images
© Getty Images
Due vittorie pesanti contro Bologna e Roma e la Juventus è tornata prepotentemente nel giro della Champions League. Obiettivo minimo per i bianconeri, che dopo il successo sulla squadra di Gasperini possono forse iniziare a sognare qualcosa di più. Inter, Milan e Napoli corrono veloci, ma la Signora sembra aver trovato la strada giusta per dire la sua. Luciano Spalletti, intanto, si gode la bella prestazione pre-natalizia dello Stadium anche se non mancano delle critiche ai suoi. "Sono contento perché vincere queste partite sono mezze imprese, perché loro stanno bene in campo, loro hanno il ritmo di quello che ti sbriciola, ti stritola se non sei bravo qualche volta a tenere palla, se non sei bravo qualche volta a ripartire. Nel primo tempo lo abbiamo fatto poco, loro ci hanno costretto a dover butta via molta corsa sulla fase difensiva, perché fanno bene questo accerchiamento da destra a sinistra e quando tu devi riposizionare la squadra nella fase difensiva, una volta nel mezzo spazio di destra, una volta nel mezzo spazio di sinistra, una volta sul calcio d'angolo, sullo spigolo di destra, di sinistra, butti via roba che poi ti manca per avere delle ripartenze come abbiamo fatto nel secondo tempo", le sue parole.
Adesso la Juve può puntare più in altro del quarto posto? "Tutte le partite sono difficili, è chiaro che vincere imparando delle cose avendo squadre davanti che ti fanno vedere a loro volta delle cose diventa un doppio salto di conoscenze. Sono le vittorie che ti infondono fiducia e danno consapevolezza di potersela giocare alla pari con gli altri. Stasera noi abbiamo giocato alla pari. La squadra non ci stava, anche sul 2-1 siamo andati a ribaltare l'azione e questo è un dato di fatto importante".
"La partita è una scatola vuota che va riempita di cose, non puoi riempirla solo con la qualità. Yildiz nel secondo tempo è venuto giù e ha coperto la fascia sinistra. I suoi avversari sanno quanto è forte più di quanto sappia lui stesso, lui non ha una visione corretta della sua forza - ha aggiunto - . Nel primo tempo come ritmo, sostanza, solidità e continuità li abbiamo sofferti, anche perché non siamo riusciti a ripartire in quei 10-12 palloni riconquistati in cui c'era la possibilità di ribaltare l'azione. Nel secondo tempo è andata meglio, siamo stati più in partita, Yildiz è cresciuto e abbiamo avuto la possibilità di creare situazioni importanti".
Sulla fase difensiva di Zhegrova: "Non la potrà mai fare in maniera solida, in fase difensiva diventa una cosa liquida e non ha quelle caratteristiche lì. Uno rientra in quella posizione ma poi c'è il fatto che ogni tanto deve attaccarti alla maglia dell'avversario perché oramai è tutto un duello fisico e la possibilità di fuggire dalle mini prigioni perché la Roma ti mette pressione, Gasperini dice che ha squadra forte e dice bene. Se manca quella continuità diventa dura".