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Juventus, Allegri: "Meritato di andare in finale, ora testa alla qualificazione Champions"

Il tecnico dei bianconeri dopo il ko che ha dato la qualificazione: "Siamo stati bravi, è stato un test importante"

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La Juventus conquista la finale di Coppa Italia nonostante la sconfitta nella semifinale di ritorno contro la Lazio. Una sconfitta per 2-1 che Massimiliano Allegri, ai microfoni di Coppa Italia Live in onda sui canali Mediaset, ha commentato a denti stretti: "È stata una partita di sofferenza e lo sapevamo, abbiamo preso subito gol su palla inattiva e avuto delle occasioni con Vlahovic e Bremer. Abbiamo rischiato di capitolare, poi nel secondo tempo siamo cresciuti e abbiamo avuto situazioni favorevoli. Andare sotto su una ripartenza ci poteva fare crollare, ma abbiamo meritato di andare in finale. Non è mai semplice, ora bisogna concentrarsi sul campionato perché non abbiamo raggiunto l'obiettivo Champions".

"Non è facile in questo momento, perché si giocano partite pesanti che per un anno e mezzo non abbiamo fatto. L'anno scorso abbiamo lottato, ma in una situazione non idonea per il caos fuori. Quest'anno siamo stati dietro all'Inter fino a gennaio, poi c'è stato un crollo. Sono state partite pesanti per la Juventus, da vincere per blindare la Champions" ha detto Allegri.

Sui gol subiti ha poi specificato: "Sono stati errori grossolani, ma non dimentichiamoci che non qualificarci oggi avrebbe avuto dei risvolti psicologici anche sul campionato. Sono test di crescita per tutti, per i ragazzi che sono stati bravi. Abbiamo sbagliato qualcosa in fase di sviluppo, bravi in fase di palleggio per avere occasioni. Tra le due partite abbiamo meritato la finale". Vedi anche Coppa Italia, Lazio-Juventus 2-1: Castellanos illude, Milik regala la finale ai bianconeri Coppa Italia Coppa Italia, Lazio-Juventus 2-1: Castellanos illude, Milik regala la finale ai bianconeri

Interrogato poi sulle tante critiche subite dalla Juventus ha sottolineato: "Per la società a livello economico siamo stati bravi. Il calcio è bello perché una partita dà l'opportunità di svoltare e girare una stagione. Le critiche ci sono sempre perché la colpa è la nostra che abbiamo fatto un girone d'andata che nessuno si aspettava. Tutti pensavano potessimo combattere con l'Inter, ma io ero preoccupato per quando avremmo mollato la presa. Abbiamo lasciato per strada tanti punti".

E sulla mancata sostituzione di Chiesa: "È un giocatore che magari sta fuori per 70' e poi con una fiammata risolve una partita. Avevo bisogno di qualità, l'ho tenuto per averne di più e avere soluzioni".

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