Spalletti sorride: la difesa ritrova uomini e soluzioni, ma il nuovo equilibrio potrebbe cambiare volto al centrocampo
di Stefano RonchiDopo settimane con gli uomini contati in difesa, la Juve inizia finalmente a intravedere la luce in fondo al tunnel nel reparto arretrato. Luciano Spalletti può tornare a sorridere: Lloyd Kelly e Juan Cabal sono ormai vicini al rientro. Due recuperi pesanti, che non solo restituiscono certezze al reparto difensivo, ma riaprono anche il dibattito sul modulo e, di riflesso, sul ruolo di Teun Koopmeiners, utilizzato a sorpresa nelle ultime gare da braccetto difensivo a sinistra.
Le ultime settimane non sono state semplici per Spalletti, costretto a inventare soluzioni d'emergenza dietro. Kelly, alle prese con un affaticamento muscolare, ha ormai superato i test fisici più delicati e si prepara a tornare in gruppo nei prossimi giorni. Cabal, fuori per un problema più serio, sta invece completando la fase di recupero: le sue condizioni migliorano e il colombiano ha già ripreso a lavorare parzialmente con i compagni.
Due rientri che valgono oro per una squadra che, tra Serie A e Champions, ha necessità di avere più opzioni a disposizione e ottimizzare le rotazioni. Arrivato con l'etichetta di difensore duttile e moderno, Kelly in questa stagione ha collezionato finora 12 presenze stagionali (9 in campionato e 3 in Champions), impreziosite da 2 gol e un assist. Cabal, invece, si è fermato subito dopo un buon inizio: 3 presenze totali, 1 gol, 1 assist e appena 46 minuti in campo prima dello stop. Numeri limitati, certo, ma sufficienti per far capire quanto entrambi siano mancati alla Juve per dare alternative ed equilibrio a una retroguardia che, finora, ha dovuto fare di necessità virtù.
Il recupero dei due difensori, del resto, apre anche un ventaglio di possibilità che fino a pochi giorni fa impraticabili. L'ipotesi che Spalletti possa passare alla difesa a quattro non è più un semplice esercizio tattico, ma un'opzione reale. L'attuale impostazione a tre - adottata più per necessità che per convinzione - ha garantito solidità in fase di contenimento, ma ha spesso sacrificato l'ampiezza del gioco e la spinta sulle corsie.
Con Kelly e Cabal di nuovo a disposizione, il tecnico potrebbe ragionare su una linea difensiva a quattro, con due centrali di ruolo e due terzini veri. Una scelta che, per caratteristiche, si sposa meglio con le idee di calcio di Spalletti: costruzione dal basso, ampiezza e inserimenti degli esterni. E soprattutto consente di ridisegnare anche il centrocampo, oggi ridotto a soluzioni ibride per sopperire alle assenze.
Ed è proprio qui che entra in scena Teun Koopmeiners. Spalletti lo ha schierato in difesa nelle ultime partite, ottenendo risposte positive dalla sua capacità di leggere le situazioni, impostare e dettare i tempi anche da dietro. Un esperimento riuscito, ma destinato forse a esaurirsi con il ritorno degli specialisti.
Con Kelly e Cabal pronti a riprendersi i propri posti, l'olandese potrebbe tornare nel suo habitat naturale, la mediana. In quella zona del campo la concorrenza però non manca: Locatelli, McKennie e Thuram si contendono due maglie, e l'eventuale reinserimento di Koopmeiners potrebbe cambiare ulteriormente gerarchie ed equilibri. Spalletti dovrà decidere se continuare a sfruttarlo come difensore di costruzione o riportarlo in mezzo per dare geometrie, qualità e inserimenti alla manovra.
Molto dipenderà dal modulo scelto. In caso di difesa a quattro, l'ex Atalanta potrebbe tornare al centro del gioco, al fianco di Thuram o Locatelli. Se invece si resterà con la linea a tre, è probabile che Spalletti lo mantenga dietro, dove le sue qualità di impostazione hanno fatto la differenza in queste ultime partite.
In ogni caso, il ritorno dei due difensori segna una svolta. La Juventus recupera solidità e margine di manovra, Spalletti riacquista libertà tattica e il gruppo ritrova fiducia. Il tecnico sa che l'equilibrio passa proprio da qui: avere più scelte, meno adattamenti e la possibilità di ruotare gli uomini senza snaturare il sistema.