Spalletti tocca quota 1000: la classifica degli allenatori con più punti in Serie A
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Il tecnico orientato a passare al 4-3-3 dopo le prime tre partite post Tudor. Il messaggio del presidente Exor
di Antonella PelosiLa sosta per cambiare la Juve. Luciano Spalletti è arrivato sulla panchina bianconera al posto dell'esonerato Tudor e ha preso in mano la squadra ereditata dal tecnico croato: gli impegni ravvicinati tra campionato e Champions con Cremonese, Sporting Lisbona e il derby contro il Torino non gli hanno consentito di fatto di dare un'impronta 'spallettiana' alla sua creatura. Non ancora. In questo senso per Spalletti la pausa di campionato per gli impegni delle Nazionali arriva al momento giusto per abbandonare la difesa a tre 'tudoriana' e cominciare a lavorare con il suo classico 4-3-3, un modulo che ha segnato la sua carriera e che potrebbe rappresentare la svolta per una squadra in crisi di gol.
Dopo le prime tre partite della sua gestione, il tecnico toscano ha maturato la convinzione che la Juve abbia bisogno di maggiore ampiezza, fluidità e sfruttamento delle risorse offensive, a partire da Zhegrova, una delle note più positive del derby ("Il ragazzo è svelto e sveglio, può diventare una spina nel fianco perché ha questa follia di tirare fuori cose che non sa nemmeno lui", ha detto di lui Spalletti nellle dichiarazioni post Torino), e Conceiçao, esterni capaci di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Il nuovo modulo consentirebbe inoltre di dare un ruolo centrale a Vlahovic e Yildiz, al centro del nuovo progetto offensivo, e di rilanciare un centrocampo più dinamico e tecnico.
La sosta per le nazionali diventa così il laboratorio tattico ideale per testare la nuova veste bianconera, con Spalletti deciso a plasmare una Juventus più propositiva, meno attendista e finalmente capace di sfruttare il potenziale offensivo a disposizione: escludendo i rigori di Vlahovic e Yildiz contro l’Udinese, per ritrovare un gol su azione di un attaccante juventino in Serie A dobbiamo risalire addirittura al 20 settembre a Verona, con la conclusione da fuori area di Conceiçao. E la difesa a quattro con Gatti e Kelly centrali (Bremer e Rugani) e Kalulu e Cambiaso a garantire copertura e spinta.
ELKANN: "SPALLETTI DEVE PORTARE LA JUVE A VINCERE"
"Oggi è importante che la Juventus vinca e un allenatore come Spalletti, con la sua esperienza, deve portarla a vincere. Che è quello che tutti i tifosi si aspettano". Così John Elkann, presidente di Stellantis e di Exor, a margine della presentazione della partnerhip del gruppo auto con Milano Cortina, parla degli obiettivi della Juventus. E ancora: "Il rapporto della mia famiglia con la Juve è il più duraturo che esiste nel mondo. Il nostro rapporto con la Juventus è determinante, nasce dal mio bisnonno, è stato un rapporto forte. La mia generazione con Andrea Agnelli ha dato tanto, gli sono riconoscente e anche le nuove generazioni sono molto coinvolte. Il nostro rapporto è inossidabile; se uno pensa al 2006 è uno dei più difficili, ma ne siamo usciti più forti. Nel 2022 abbiamo avuto un momento difficile e ne stiamo uscendo. Noi siamo aperti a chiunque è interessato alla Juventus, l'importante è che il nostro rapporto non venga mai messo in discussione".
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