NUOVI DETTAGLI

Minacce a Conte: "Sappiamo dove vivi". Lettera partita da Firenze

Nella busta c'era anche un proiettile. Il tecnico è stato sentito dai carabinieri

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Momento difficile fuori dal campo per Antonio Conte dopo le minacce ricevute nei giorni scorsi. Una busta contenente una cartuccia calibro 8 e una lettera minatoria alla sua persona e alla sua famiglia è stata fatta recapitare nella sede dell'Inter. Una busta partita da Firenze con una lettera scritta in maniera forbita e senza errori di punteggiatura su cui la Procura sta indagando. Lo stesso Antonio Conte è stato sentito a Milano.

Nella lettera, scritta in stampatello maiuscolo e con l'inchiostro nero, sono presenti riferimenti espliciti con tanto di nome e cognome all'allenatore e alla sua famiglia, figlia e genitori inclusi. "Sappiamo dove vivi" con il plurale che potrebbe far pensare all'iniziativa di più persone e non del singolo. Nella busta c'era anche un proiettile, una cartuccia calibro 8 di quelle utilizzate per la caccia.

La Prefettura di Milano ha messo sotto sorveglianza discreta Antonio Conte che è stato sentito ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano per volere di Alberto Nobili, capo dell'antiterrorismo milanese. E' stato aperto un fascicolo contro ignoti per minacce aggravate e detenzione di munizioni. La busta portava un timbro postale di Firenze, da dove è stata spedita.

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