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Inter, Spalletti: "Se siamo qui è perché ho uomini seri. Con la Juve match scudetto? No, solo sfida complicatissima"

Il tecnico nerazzurro: "Io scelgo, non boccio: tutti coinvolti. Sarri? Nessuna polemica con lui"

03 Dic 2017 - 19:05

Nelle parole e, soprattutto, nella testa di Luciano Spalletti non c'è spazio per la polemica. Non oggi, non di fronte alla sua Inter prima in classifica da sola dopo la cinquina rifilata al Chievo, dopo una partita in cui il tecnico nerazzurro ha potuto constatare la crescita di chi, spesso in panchina, ha saputo al momento opportuno rispondere alla grande: “Quando c’è un andamento della gara così è più facile. Quando la squadra riesce a fare tutte le cose giuste, al momento giusto, è un bel risultato per l’allenatore e per il gruppo".

"Tutti si sono divisi i propri compiti" ha continuato il tecnico nerazzurro. "La strada è quella giusta, la squadra ha cominciato bene e ha proseguito benissimo. Bisogna dire bravi ai giocatori e poi si cerca di trovare il cavillo per poter migliorare ancora". come si diceva, nessuna voglia di polemizzare, piuttosto il desiderio di precisare qualcosa di importante: "La polemica con Sarri? Io non tiro frecciate a nessuno, ho rispetto di tutti soprattutto di Sarri che è un professionista molto serio. Noi se riusciamo a intrufolarci in questa classifica vuol dire che stiamo lavorando in maniera seria poi anche io devo metterci qualcosa perché l’allenatore è un lavoro importante. Devo assumermi molte responsabilità. Questi sono 3 punti importantissimi contro un grandissimo Chievo, non è stato facile tenere questa misura e questo equilibrio: abbiamo avuto grandissima attenzione".

Da qui, poi, parole sui singoli. Su quelli che oggi avevano tutti gli occhi di San Siro addosso: "La prestazione di Ranocchia, quella di Joao Mario? Io faccio la formazione scegliendo, non la faccio bocciando. Siete voi che vedete le bocciature, io non boccio nessuno facendo la formazione. Chi gioca vuol dire che è più forte di quelli che stanno fuori. La crescita di Santon? E’ un giocatore che conoscevamo, nel bene e nel male. Ha grandissima qualità e fa sempre grandi scelte. Sa fare benissimo tutte e due le fasi, poi se è in un contesto che funziona diventa più facile anche per la sua autostima. Nagatomo non ti fa subire niente dalla sua parte perché ha grande velocità e corsa, l’anno scorso contro Salah non è andato mai in difficoltà. Poi però la fase offensiva non è la sua prima qualità e ci serviva qualcosa in più che Santon può darci".

Infine, sguardo sul prossimo impegno. Quello all'Allianz Stadium: "Juventus-Inter partita Scudetto? No, non sono per niente d’accordo con questa definizione. Per noi sarà complicatissimo, dovremo essere bravi a fare le cose che sappiamo fare". Poi, nella consueta conferenza stampa post-match, ha aggiunto: "Questo è il momento migliore per giocarsela, dobbiamo guardarli in faccia per vedere chi ne ha di più. Sono convinto che sarà un bellissimo spettacolo, una partita tosta. Al netto della nostra classifica, sarei sorpreso se i miei andassero a Torino giocando con timore. Non dovremo far nulla di diverso rispetto a quanto fatto finora".

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