Il tecnico nerazzurro interviene alla vigilia del derby di Milano, tra obiettivi di classifica e l'emozione del primo derby da allenatore
di Stefano Ronchi© IPA
Dopo la sosta per le nazionali, per l'Inter arriva l'esame più sentito: il derby. Cristian Chivu, che ritrova la ThuLa dall'inizio, prende la parola in conferenza stampa per presentare la sfida al Milan di domani sera alle 20.45. Il tecnico romeno fa il punto sulla condizione della squadra, sulla voglia di confermarsi primi in classifica e, magari, di sovvertire la cabala visto che la vittoria nerazzurra nel derby manca da cinque partite. Di seguito tutte le risposte di Chivu alle domande dei cronisti.
LA CONFERENZA DI CHIVU
Il derby
"E' una gara diversa perché è bella, in mondovisione. Ma è sempre una partita e va preparata nel migliore dei modi come abbiamo sempre fatto. Ci sono sempre tre punti in palio, sapendo cosa rappresenta per i nostri tifosi questo match. Capiamo quanto ci tengono ad avere un lunedì sereno e a non subire lo sfottò dell'amico. Sappiamo cosa dobbiamo fare, il mondo intero ci guarda"
Dare una spallata al campionato
"Conosciamo la classifica, è corta ed è ancora presto. Dobbiamo fare di tutto per prendere i tre punti a prescindere dall'avversario. Domani non sarà normale, perché è un derby, una partita a sé e non esistono favorite. Si parte sempre sullo 0-0 e bisogna entrare in campo sempre con la determinazione e la concentrazione giusta. Il campionato per fortuna dura 38 giornate"
Il primo derby da allenatore
"Per me è sempre la prima fino alla fine del campionato. E' una gara come le altre. Ho avuto modo di viverlo da giocatore e so cosa rappresenta e come si vive il derby. A volte l'attesa è troppa, ma va gestita con maturità. I giocatori provano sempre a offrire il massimo per portare a casa il risultato. Spero che sia una gara bella e divertente, che serva da immagine per il calcio italiano in tutto il mondo. Serve l'atteggiamento e la correttezza giusta in campo"
Inter favorita nel derby?
"Io trasmetto attenzione e determinazione. So che a livello motivazionale questo gruppo offrirà qualcosa in più. Io vorrei questa concentrazione e determinazione sempre, anche quando si affrontano squadre meno blasonate. Nei derby non esistono favorite. Bisogna capire e sfruttare i momenti per portare gli episodi dalla tua parte tenendo alta l'attenzione e vincendo più duelli"
Mosse diverse anti-Milan?
"Conosciamo la qualità dei giocatori del Milan. Sono letali nello spazio e nello stretto. Questo però non deve stravolgere i nostri piani. Poi il tema tattico si può stravolgere da ambo le parti e bisogna preparare una squadra capace di affrontare più momenti e di saper fare più cose. Bisogna sfruttare l'esperienza, le qualità e le caratteristiche dei giocatori. Le cose più importanti sono i principi di gioco"
Pericolo ripartenze
"Avere un piano gioco è semplice, poi l'andamento del match determina il tema della gara. Allegri è un grande allenatore, un motivatore con esperienza. Sa essere semplice e pragmatico, ma sa sfruttare anche al massimo il suo gruppo. Da quando è arrivato, il Milan è diverso. Ci aspettiamo anche qualcosa di differente, dovremo essere attenti e disponibili dal punto di vista mentale. Dovremo sapere accettare di soffrire se ci sarà bisogno o essere dominanti senza perdere l'equilibrio. Bisogna fare anche i conti con la bravura degli avversari, sporcando le giocate, facendo qualche fallo in più, aggiungendo qualcosa al proprio piano gioco"
Lautaro Martinez e il campionato italiano
"Il campionato italiano è sempre bello e affascinante perché è il più difficile da affrontare e preparato dal punto di vista tattico. Bisogna portare in campo squadre compatte e organizzate. La Serie A non ha niente in meno di altri campionati, è solo una percezione perché si parla sempre di fase difensiva e gol subiti. E' un campionato bello e complicato. E' difficile rompere l'organizzazione difensiva avversaria. Lautaro quando arriva vicino all'area avversaria ha sempre la cattiveria giusta e sa come comportarsi e dove mettersi, mettendo energia anche nella prima pressione. E' un attaccante completo a livello internazionale. Può migliorare e siamo felici di averlo come capitano e come attaccante"
Niente ritiro pre-derby
"Il ritiro non dà garanzie di vittoria, lo so per esperienza. Non dà serenità o tranquillità. E' una mia scelta dare più tempo libero ai giocatori da trascorrere con le famiglie perché giochiamo molto e hanno poco tempo a disposizione per staccare. Questo gruppo è disponibile e serio. Mi basta una giornata insieme alla squadra domani, altrimenti l'attesa diventa troppo lunga. La mia coscienza è a posto, ho bisogno di creare comfort mentale ai ragazzi"
Cosa è mancato negli ultimi derby
"Non vado ad aprire certe ferite. Conosciamo il nostro percorso, sappiamo da dove arriviamo e dove siamo. Abbiamo più certezze. Non mi interessa il passato e quello che è stato fatto. Non mi serve aggiungere carica motivazionale, a me interessa sapere quello che siamo oggi. Devono dare il massimo, le piccole cose possono fare la differenza, dal punto di vista individuale e collettivo. Il calcio è un bel gioco e i giocatori non devono dimenticare da dove sono partiti e dove sono arrivati, ma senza la pressione di dover vincere sempre. Io voglio gente che si diverte e che nel divertimento trova la responsabilità e l'importanza di portare avanti un progetto e raggiungere gli obiettivi"
Sul tour de force in arrivo
"Il calcio cambia da una domenica all'altra. Io prendo una gara alla volta perché posso controllare solo quello. Non spreco energie per pensare troppo in avanti"
Thuram
"Sta bene, si è allenato con noi. Non ha più saltato un allenamento da quando è rientrato in gruppo. Non è nemmeno andato in nazionale ed è rimasto con noi. Aveva bisogno di qualche allenamento in più e ritrovare la condizione persa in quel mese"
Il rientro dei nazionali
"Stanno tutti bene tranne Denzel che ha avuto il problema alla caviglia. Purtroppo lui non ci sarà"