L'ANALISI

Inter, il make up perfetto può aspettare: 13 punti al traguardo

Nerazzurri concreti e solidi anche con il Cagliari: porta inviolata per la nona volta nelle ultime 13 gare. Scudetto sempre più vicino

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Non sarà bella, ma per tornare a vincere lo scudetto undici anni dopo serve altro. Il make up senza sbavature deve aspettare. Intanto niente trucco ma concretezza e cinismo. E soprattutto quest'Inter non è più pazza: Antonio Conte è riuscito con il lavoro a cambiare carattere e anima alla squadra, come si era prefissato all'inizio della sua avventura in nerazzurro. Lo dicono i numeri, con la striscia record di undici vittorie consecutive nelle prime undici giornate del girone di ritorno - superata la quota 10 del Milan 1989/90 di Sacchi - e il 12° successo di fila a San Siro.

Un ruolino di marcia da macchina perfetta: attacco da favola con la coppia delle meraviglie - ma quando la LuLa non va in gol ci pensano altri, come successo contro il Cagliari con Darmian, al terzo gol stagionale dopo quelli contro il Borussia M'Gladbach in Champions e in Serie A contro il Genoa, a vestire i panni di match-winner - e una difesa che si è fatta 'muro' di giornata in giornata ed è diventata la migliore della Serie A con 27 reti subite insieme a quella della Juve.

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La porta inviolata per la nona volta nelle ultime 13 giornate (quattro gol presi) è un dato che dice tanto sulla maturità raggiunta dall'Inter di Conte. Un'altra vittoria di misura (sesta partita di fila vinta con un gol di scarto) ma tanto basta per tenere il Milan a undici punti di distanza e per compiere un altro passo verso il traguardo, lo scudetto numero 19, interrompendo la serie di nove anni di dominio Juve.

Tredici i punti che mancano all'Inter per conquistare il titolo in otto giornate da disputare. "Conto alla rovescia? Dobbiamo avere il pedale sempre premuto, non possiamo fare calcoli. E non voglio farli io", ha detto Conte nel dopo partita tirando il freno a mano dell'entusiasmo. Ma la corsa a perdifiato per esultare insieme ai giocatori, l'abbraccio e bacio ad Hakimi, testimoniano l'importanza capitale della vittoria contro il Cagliari. Un'esultanza alla... Mourinho. Ora sotto con il Napoli, domenica sera al San Paolo. Ma prima due giorni di riposo per ricaricare testa e gambe in vista dello sprint finale.

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