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"Tranquilli, tutto sotto controllo"

Il tecnico azzurro avvisa la Dinamo: "Aver vinto all'andata non cambia il nostro atteggiamento"

18 Mar 2015 - 20:28

Alla vigilia della sfida con la Dinamo Mosca, Benitez sfodera l'orgoglio e replica alle critiche post Verona: "Ci vuole tranquillità, bisogna essere seri e ragionare sempre: il Napoli è unito, tutta la squadra è con me, ho il pieno controllo della situazione e posso dire che torneremo a vincere. In campionato, in coppa Italia e in Europa. Qui a Mosca serve una partita intelligente: aver vinto all'andata non cambia il nostro atteggiamento". 

Vigilia da dentro o fuori. Vigilia fatta di convinzioni e speranze. C'è da allontanare il pessimismo post-Verona, c'è da conquistare un quarto di finale. E allora si riparte dalle parole del presidente De Laurentiis consegnate alla squadra ieri: "Mai mollare!". E così fa Maggio, al fianco di Benitez in conferenza stampa: " Sappiamo tutti che è un momento particolare. E' chiaro che in campionato stiamo passando una situazione altalenante ma siamo noi calciatori a non essere contenti per primi. Tuttavia siamo in corsa su tre competizioni, non è facile mantenere un certo tipo di ritmo e di attenzione nelle partite che affrontiamo. Dobbiamo cercare di stare uniti attraverso le difficoltà, le squadre avversarie non ti regalano niente e siamo noi a dover dare di più. In campionato abbiamo perso troppi punti, però siamo fiduciosi".

Fiducioso Maggio sul pronto riscatto del Napoli. E, soprattutto, esclusivamente concentrato sul Napoli. Tanto da annunciare a sorpresa la rinuncia alla maglia della Nazionale: "Ammesso e non concesso che il ct Conte mi rivoglia con l'Italia, io non me la sento più di affrontare questo doppio impegno tra club e nazionale. E' una decisione molto difficile per me, l'Italia ha rappresentato tanto ma sono arrivato ad una decisione presa tranquillamente con la mia famiglia. Ho pensato a cosa fare, se vestire la maglia della nazionale oppure no. Credo che dopo sette anni di nazionale sia arrivato il momento di lasciar perdere, in questi anni sono stato molto impegnato e ho trascurato la mia famiglia. E' una decisione difficile, ma l'ho presa. La nazionale è un capitolo chiuso".

Da qui, da questo annuncio arrivato a sorpresa, si ritorna poi al capitolo europeo, alla Dinamo Mosca: "Sicuramente aver vinto all'andata può creare pericolo, il pensare di venire qui poco concentrati. Però sappiamo e l'abbiamo visto, non sarà così perchè affronteremo la Dinamo con la mentalità giusta come all'andata, cercando la vittoria ed il passaggio del turno. Dobbiamo lavorare bene e solo così possiamo raggiungere l'obiettivo. Un quarto europeo è qualcosa di importante, intravedi la luce della finale e questo ti ingolosisce".

Un traguardo, per quanto parziale, fondamentale in questo momento della stagione: "Aver vinto all'andata - è intervenuto a questo punto Benitez - non cambia l'atteggiamento della squadra. Noi entriamo sempre in campo per vincere e così faremo anche qui a Mosca, indipendentemente da quanto successo all'andata. Questo ben sapendo che abbiamo di fronte una squadra pericolosa con un attaccante come Kuranyi che ci ha segnato al San Paolo e che sa rendersi sempre pericoloso. Faremo una partita accorta, seria, con orgoglio".  Una prova d'orgoglio quella che cerca Benitez, specie dopo il ko di Verona: "Vedere la squadra sbagliare tanto nella fase difensiva per gli errori di 2-3 giocatori non è stato facile perchè poi abbiamo subito gol. Dobbiamo essere più concentrati ed avere più intensità in campo. E' quello che sostanzialmente ci ha chiesto e vuole anche il presidente. De Laurentiis ha cercato di caricare la squadra ricordando a tutti i giocatori quale sia il loro livello, ha chiesto che siano tutti uniti senza ascoltare le critiche, critiche eccessive, pretestuose. IPer quanto riguarda me, posso dire di aver un punto di vista provilegiato rispetto a chiunque altro, io sto sempre con la squadra, ho il polso della situazione, sto sempre a contatto coi giocatori, il rapporto è saldo, siamo uniti. Ho il pieno controllo della situazione. Si scrivono e si dicono spesso cose non vere, come sul mio rapporto con Higuain: noi parliamo sempre e siamo in piena sintonia. La squadra è carica, pronta a dare tutto per vincere sempre, ogni partita, in Europa, in Coppa Italia e in campionato. Io sono venuto qua al Napoli per far crescere tutto l'ambiente e la strada è giusta per quello che abbiamo sin qui fatto. Poi, sul breve, quando perdo è logico che sono arrabbiato, ma se guardo al progetto vedo risultati più che soddisfacenti. Equilibrio, tranquillità: cento per cento convinto che possiamo ripartire e fare bene e superare questo momento".

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