Il tecnico rossoblù dopo il poker al Salisburgo: "Tutto è andato per il verso giusto"
di Daniele Pezzini© Getty Images
Vincenzo Italiano si gode un grande Bologna dopo il poker rifilato al Salisburgo in Europa League: "I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l'attenzione e abbiamo subito quelle due o tre azioni pericolose, però ci può stare, alla fine tutto è andato per il verso giusto - le parole del tecnico a Sky -. La squadra avversaria era comunque pericolosa, con velocità e fantasia. I nostri difensori sono usciti affaticati, ma sono stati attenti nei momenti cruciali. I nuovi ingressi potevano permetterci di fare altri gol. Classifica? Siamo tutti lì e a pochi punti dall'ottavo posto. In una classifica così corta e con risultati a sorpresa possiamo fare il nostro. Stiamo continuando a fare bene e dobbiamo continuare così".
Italiano ha poi parlato della mentalità europea della sua squadra: "Tante squadre portano dentro gli esterni per creare l'uno contro uno, lo fanno in tante occasioni. Lo si è visto anche in Champions lo scorso anno. Per i difensori è una fatica doppia, così come per gli esterni. Quando però poi riconquisti palla, diventi pericoloso e porti giocatori dentro l'area".
Ancora sugli aspetti tattici: "Gli altri quando hanno la palla cercano soluzioni all'interno del campo con i trequartisti. Nel momento in cui riconquisti palla, in pochi secondi hai la possibilità di far male. Non buttano mai via palla e quindi gli esterni devono essere aggressivi e pronti a ripartire. Devi lavorare bene come fatto oggi, in Europa nessuno viene per speculare sul risultato e cercano tutti di farti male. Abbiamo giocato sempre con squadre con giocatori piccolini che chiedono palla sui piedi, noi abbiamo spinto tanto sulle ripartenze. Alla fine riesci a fare tanti gol, ne abbiamo fatto 4 e potevamo farne di più".
Infine un plauso a Bernardeschi, forse il migliore in campo: "Federico è arrivato da un calcio con molto meno ritmo rispetto a quello italiano ed europeo. Quando dissi all'inizio che doveva riadattarsi, intendevo proprio questo. Ha spunto, velocità e tiro: doveva solo registrare le vecchie abitudini, con uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e ora deve mantenere questo livello così elevato".